ladyhawk64

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera a tutti.
Due anni fa ho ereditato un appartamento locato da mia madre. Fin da subito, mia madre ha concesso uno sconto di canone dopo insistente richiesta dell'inquilino. Il tutto a voce. Poco dopo mia madre è venuta a mancare e sono subentrata io... Premetto che l'inquilino in questi due anni non è dei più regolari: talvolta pagava in ritardo e voleva pagare in contanti e andando IO da lui a ritirare i soli e lasciargli regolare ricevuta. Un anno fa gli ho concesso una riduzione dell'affitto (a voce) dopo che lui, tra l'altro se lo era auto ridotto in quanto disse si trovava in difficoltà.
Le cose da allora però sono cambiate, lui si è dimostrato agressivo, in perenne ritrdo con le mensilità ed io non posso più permettermi un affitto così basso anche perchè le spese sono alte. Mia madre non ha mai chiesto il conguaglio ed io quest'anno lo farò.

La mia domanda è la seguente: volendo avrei la possibilità di metterlo in mora in quanto il contratto specificava un affitto di X e 250€ di spese. Spese che lui, come specificato dalle ricevute, ha sempre pagato in parte fino ad ora che ha smesso. Avrei intenzione di rivolgermi alla UPPI, ma volevo avere qualche parere in merito all'iter della messa in mora...
vi ringrazio
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'UPPI potrà fornirti al riguardo i migliori suggerimenti del caso; il che però non sempre accade. Personalmente ritengo che se il contratto locativo è regolare (anche fiscalmente) dopo la diffida al saldo degli insoluti - per cui basta una raccomandata - puoi procedere all'azione di sfratto per morosità. In tal sede sarà compito dell'inquilino dare la prova dei
pagamenti eseguiti. Diversamente lo sfratto gli verrebbe convalidato dal giudice.
 

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