alberto bianchi

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In Islanda hanno risolto in maniera differente:
cognomi islandesi
In Islanda ancora esiste l'usanza vichinga di non usare cognomi ma patronimici

131263.jpg

In Islanda non esistono i cognomi! Almeno non come li intendiamo noi.

Infatti il cognome viene “assegnato” secondo l’antica tradizione vichinga. L’Islanda è l’unico paese che conserva ancora questa usanza.

Il cognome è formato dal nome del padre e da un suffisso finale diverso per maschi e per femmine: i maschi finiscono sempre con -son (figlio), le femmine con -dóttir (figlia).

Quindi se il padre si chiama Johann Sveinsson il figlio avrà il cognome Johannssonn e la figlia avrà il cognome Johannsdóttir, cioè il nome del padre più il rispettivo suffisso.

Le donne mantengono il cognome anche dopo il matrimonio.

Non è raro che il figlio prenda il nome della madre, soprattutto nel caso di ragazze madri.

Ad esempio, la famosa cantante Björk si chiama in realtà Björk Guðmundsdóttir, Björk figlia di Guðmund

Il mondo delle saghe è pieno di questi esempi.
 

arciera

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Dans ses motifs, la Cour constitutionnelle considéra que le système en vigueur résultait d’une conception patriarcale de la famille et des pouvoirs du mari, qui avait ses racines dans le droit romain et n’était plus compatible avec le principe constitutionnel de l’égalité entre homme et femme. Credo non ci sia bisogno di spiegazioni. La sentenza non fa una piega.[DOUBLEPOST=1389179679,1389179401][/DOUBLEPOST]@alberto bianchi neanche del cognome si fidavano. Forte individualismo questi guerrieri vichinghi. Io oggi sono propensa a dire che da adulti si dovrebbe scegliere a quale ramo della propria famiglia si vuole appartenere. Oggi non creerebbe alcun problema, al massimo si perderebbero dei contatti come se si perdesse l'agenda telefonica
 

alberto bianchi

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@arciera, sono d'accordo sulla libertà di scelta del cognome.Farlo da adulti, oltre a far perdere dei contatti come dici tu, si potrebbe anche perdere qualche diritto e l'identità stessa per l'inefficienza dei vari apparati dell'amministrazione pubblica. Può succedere che la variazione del cognome venga recepita in ritardo o non recepita per niente, col rischio di vederti negata una prestazione legittima come un ricovero ospedaliero o una pensione. O vai in giro con un borsone pieno di carte che documentino l'evoluzione dell'identità nel tempo o con una chiavetta Usb con l'archivio fotografico dei tuoi documenti, oppure rischi magari di passare delle notti in qualche caserma dei carabinieri o della questura.
La scelta del cognome al momento della nascita del bambino, potrebbe sembrare un sopruso , come il battesimo, nei suoi confronti ma sicuramente riduce di molto gli inconvenienti futuri.
Io propenderei per l'assegnazione primaria del cognome della madre perché è lei che sopporta il maggior onere della procreazione. ..e poi, come dicevano i latini "Mater semper certa est, Pater nunquam".
 

arciera

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Non è possibile che vista la certa inefficienza dei nostri uffici sia colpita la nostra libertà di scelta. Se c'è questo rischio, che lo si corra. Siamo tutti d'accordo? C'è chi si sente a proprio agio con una determinata famiglia e c'è chi porta un odio profondo per quel cognome che lo ha tradito, perchè portarselo dietro? Così non si fa torto a nessuno, nè alle femmine nè ai maschi.
 

jac0

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In Islanda hanno risolto in maniera differente:
cognomi islandesi
In Islanda ancora esiste l'usanza vichinga di non usare cognomi ma patronimici

131263.jpg

In Islanda non esistono i cognomi! Almeno non come li intendiamo noi.

Infatti il cognome viene “assegnato” secondo l’antica tradizione vichinga. L’Islanda è l’unico paese che conserva ancora questa usanza.

Il cognome è formato dal nome del padre e da un suffisso finale diverso per maschi e per femmine: i maschi finiscono sempre con -son (figlio), le femmine con -dóttir (figlia).

Quindi se il padre si chiama Johann Sveinsson il figlio avrà il cognome Johannssonn e la figlia avrà il cognome Johannsdóttir, cioè il nome del padre più il rispettivo suffisso.

Le donne mantengono il cognome anche dopo il matrimonio.

Non è raro che il figlio prenda il nome della madre, soprattutto nel caso di ragazze madri.

Ad esempio, la famosa cantante Björk si chiama in realtà Björk Guðmundsdóttir, Björk figlia di Guðmund

Il mondo delle saghe è pieno di questi esempi.
Anche il mondo delle seghe mentali è straricco. Mi chiedo:
per il principio di induzione il figlio di Johannssonn come si chiama:
Johannssonnssonn? E il figlio di questi?
Johannssonnssonnssonn?
E il figlio di questi?
Johannssonnssonnssonnssonn? E il figlio di questi?
Johannssonnssonnssonnssonnssonn?
Allora chiamatelo jac0!
 

alberto bianchi

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Anche il mondo delle seghe mentali è straricco. Mi chiedo:
per il principio di induzione il figlio di Johannssonn come si chiama:
Johannssonnssonn? E il figlio di questi?
Johannssonnssonnssonn? E il figlio di questi?
Johannssonnssonnssonnssonn? E il figlio di questi?
Johannssonnssonnssonnssonnssonn?
Allora chiamatelo jac0!
Bene, chiamiamolo Jaco, perchè con il sistema vichingo si bloccherebbero tutti i calcolatori del mondo. Sbaglio o i campi non possono superare i 17 caratteri ?
 

Luigi Criscuolo

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In Islanda hanno risolto in maniera differente:
non mi sembra che il sistema islandese sia molto differente da quello latino si è sempre figlio o figlia di un maschio.
In Spagna si usano sia il cognome del padre che quello della madre sta al soggetto interessato metterli in ordine di importanza ma ci sono entrambi. Tale usanza è conservata in tutti i paesi latino americani: mio padre aveva una badante equadoregna di nome fa Digna Emperatriz di nome e Beltran Ontenada di cognome.
In Russia i figli portano sempre il patronimico del padre: Ivan, figlio di Vladimir Todorov è registrato all'anagrafe come Ivan Vladimirovic' Todorov, viene chiamato dal suo capoufficio Ivan Vladimirovic', dai colleghi e dagli amici Vanja, dalla madre Vanjusha o Ivanushka. Sua sorella Irina, viene registrata all'anagrafe come Irina Vladimirovna Todorova, è chiamata dal capoufficio Irina Vladimirovna, le colleghe la chiameranno Ira e la madre o il fidanzato Iroc'ka. Se si sposasse con il Sig. Aleksander Petrovic diventerebbe Irina Vladimirovna (figlia di Vladimiro) Petrova (moglie di Petrovic). I suoi figli saranno (nome + Aleksandrovic) Petrovic se maschi e (nome +Aleksandrovna) Petrova se femmine.
In ogni caso sono i gameti di origine maschile che connotano ed accompagnano la prole nella loro vita.
La sentenza della corte dei diritti dell'uomo secondo me è una forzatura nei confronti di una legge di uno stato. In Italia ci sono già dei casi dove è per la prole è possibile avere il cognome della madre. Se dovesse scattare la moda di assumere il cognome della madre si potrebbero generare delle confusioni identitarie se uno dei figli preferisse assumere il cognome della madre mentre gli altri decidessero di mantenere quello del padre. Prevedo complicazioni nelle ricostruzioni degli alberi genialiogici.
 

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