vecchiosem

Membro Attivo
Buonasera
pongo questo quesito
Ho ereditato una quota 1/4 divisa tra me e mia sorella, di un appartamento lasciato da una zia
La defunta aveva espresso la volontà di lasciare l'intero immobile a un solo fratello
Non avendo però lasciato alcun testamento, il notaio ovviamente ha ripartito le quote per il numero dei fratelli ossia 4.
A me e mia sorella spetta la quota attribuita a nostro padre deceduto più di 20 anni fa.
Entrambi, vorremmo lasciare la nostra quota allo zio designato in quanto riconosciamo le volontà espresse dalla zia.
Cosa dobbiamo fare legalmente per poter lasciare la nostra quota a lui e non agli altri ?
Che documentazione occorre ?
Donazione?

Saluti e Grazie
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Non potete lasciare "rinunciando"... ma potete "donare" la vostra quota...occhio che ci sono tasse da pagare.

Altrimenti (se questo "zio" non ha discendenti) gli concedete il comodato o il diritto di abitazione.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
se rinunciate semplicamente all'eredità non dovete, tu e tua sorella, avere figli, perché secondo la legge, in caso di rinuncia subentrano per rappresentazione i vostri figli. In questo casa dovrebbero rinunciare anche loro e non avere figli a loro volta. Anche rinunciare alla eredità ha i suoi costi, perché si tratta di atti che devono essere registrati. Inoltre non si può rinunciare a favore di qualcuno dei legati perché la vostra rinuncia andrà ad aumentare in parti uguali la parte di eredità spettante a chi l'ha accettata.
Anche con la donazione bisogna stare accorti che il valore della donazione non superi la quota disponibile del vostro patrimonio che andrà in successione al momento della vostra dipartita. Perché in caso di violazione i vostri eredi potrebbero chiedere la collazione e la conseguente riduzione della donazione.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Perché se li avesse, i proprietari resterebbero sempre i due fratelli?

Perchè se l'intento è quello di rispettare la volontà (non verbalizzata) del de-cuius...la "concessione" del comodato comporta che alla dipartita dello zio i suoi eventuali eredi non avrebbero nulla (quindi effetto diverso da quello della piena proprietà).
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Perchè se l'intento è quello di rispettare la volontà (non verbalizzata) del de-cuius...la "concessione" del comodato comporta che alla dipartita dello zio i suoi eventuali eredi non avrebbero nulla (quindi effetto diverso da quello della piena proprietà).
Ma se la volontà del de cuius era quella di lasciargli la proprietà alla sua morte sarebbero subentrati gli eredi. Mentre, se godesse del comodato o del diritto d'abitazione, gli eredi resterebbero col "un palmo di naso".
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Appunto.

Se vogliono rispettare le volontà non espresse devono scegliere con la discriminante dei figli.

Se non ne esistono e non vi sono prospettive in tal senso possono risparmiare tasse e concedere l'uso.
Alla dipartita dello zio resterebbero pieni proprietari senza che alcuno debba pagare ulteriori tasse al fisco.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
D'accordo con te se non ci fossero figli, in caso contrario, se la volontà del de cuius era quella di lasciare l'eredità allo zio, al suo decesso sarebbero subentrati regolarmente i figli. Quindi, in questo caso il consiglio di concedere l'immobile in comodato o con diritto d'abitazione non sortirebbe lo stesso effetto.
 

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