mozarteus

Nuovo Iscritto
la zia di mia moglie ha venduto nel 1957 con atto notarile regolarmente registrato, alla sorella, l'area fabbricabile costituita dal solaio di copertura,a fini edificabili, di una abitazione singola. vorrei gentilmente sapere:
1)non avendo la sorella usufruito del diritto di edificabilità, in quanto nella zona non è mai stato concesso, fino ad ora, il permesso di edificare perchè non previsto dai vari regolamenti edilizi susseguitisi dal 57 in poi; se tale diritto,come mi viene detto, si è estinto come è possibile visto che questo diritto non è mai stato esercitato per la ragione suddetta.
se ad esempio tra qualche mese il comune cambia regolamento edilizio che permette di costruire nella zona dove insiste l'abitazione,quale scenario si puo prospettare.
2)il lastrico solare, come credo, visto che vi è un atto di vendita notarile è di proprietà di mia suocera? questa domanda la pongo in quanto la zia ha messo in vendita la casa e vorrei sapere se si puo accampare qualche diritto e anche se si puo bloccare la vendita se non viene riconosciuta, dalla agenzia immobiliare, la proprietà del lastrico solare cosi come da contratto che l'agente immobiliare ben conosce. grazie, sperando di essere stato sufficentemente chiaro nell'esposizione del quesito.
 

nuoviorizzonti

Membro Attivo
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Dubito che nel 57' ci potessero essere diritti di edificazione .. ma ormai è storia passata;

Se il piano regolatore cambia gli "scenari" possono essere tutti e nessuno, dipende dalla zona, potrebbe divenire residenziale con la possibilità di completare l'opera o ricostruirla exnovo come divenire un area a vincolo, idrogeologico, paesaggistico, ambientale, agricolo ecc ecc ecc,

La zia può vendere tutto ciò di cui è proprietaria ad eslusione di quello che è riportato sull'atto con la sorella (suocera).
 

adimecasa

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Se l'atto di vendita è stato registrato come dice, hai un titolo di proprietà e nessuno può impedirti di farne quello che vuoi, ciao adimecasa.;):daccordo:
 

Jrogin

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Membro dello Staff
Professionista
la zia di mia moglie ha venduto nel 1957 con atto notarile regolarmente registrato, alla sorella, l'area fabbricabile costituita dal solaio di copertura,a fini edificabili, di una abitazione singola.
Il mio parere è che se l'atto di vendita del solaio è valido, registrato e trascritto, la zia di tua moglie NON può vendere ciò che non è più di sua proprietà.
Mentre non dovrebbero esserci problemi a vendere il resto, poichè non mi risulta che esistano diritti di prelazioni tra confinanti di civili abitazioni.
 

mozarteus

Nuovo Iscritto
buongiorno. la ringrazio per la risposta.
le devo, però, una ulteriore precisazione per avere una risposta piu esauriente. al momento della vendita dell'area fabbricabile costituita dal solaio di copertura dalla casa, il solaio era ed è ad oggi coperto da un tetto che forma una soffitta con altezza centrale di 90 cm. per finire ad h. 0. siccome la vendita era sempre intestata a nome della defunta mamma di mia moglie, lei e le altre due sorelle hanno proceduto alla volturazione del bene. per fare cio si sono affidate,prima, ad un geometra che ha provveduto all'accatastamento del bene come soffitta. Con l'accatastamento, le sorelle, munite anche del contratto notarile comprovante la vendita del bene, sono andate dal notaio che con suo atto ha trasferito il bene alle figlie.
cosa è successo: premetto che la zia di mia moglie ha 91 anni è sorda spaccata e intende e non intende e non tutto. è successo che l'agenzia immobiliare che aveva la promessa di vendita della casa si è presentata al notaio, con il compratore, per concludere l'atto di vendita. Il notaio dopo aver preso tutte le informazioni del caso ha obbiettato che non si poteva procedere all'atto perchè vi erano altri proprietari di parte dell'immobile. A questo punto l'agenzia , facendo firmare alla zia un mandato per rivolgersi a un avvocato, ha fatto inviare una lettera dello stesso dove era scritto che le sorelle si erano appropriate della soffitta di proprietà della zia e con questo atto non permettevano l'effettuazione della vendita del bene in questione. l'avvocato minacciava pertanto di adire alle vie legali per conto della zia.vorrei sapere se è giusta l'interpretazione dell'avvocato e come mai il notaio ha proceduto, se quello che dice l'avvocato è giusto, alla volturazione della soffitta a nome delle sorelle. le sorelle sono o no proprietarie di qualcosa di reale oppure l'atto di vendita è stato una bufala. per completezza di informazione le dico anche che la vendita tra le sorelle( mamma e zia) è stata fatta perchè quando la casa fu comprata nel 1957 il babbo delle due aveva intestato la casa solo alla zia.quindi per equità era stata fatta questa vendita a sua sorella. non capisco come per riparare a diciamo un torto, a chi questo torto ha subito gli si debba concedere con un acquisto. dove sta la ragione di questa assurda storia. cordialmente.
 

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