marsco66

Nuovo Iscritto
Salve a tutti, ho un piccolo problema morale/economico/ereditiero di una certa rilevanza/complessità da affrontare e risolvere e spero in un vostro aiuto.
Premesa. Da sempre i miei genitori hanno avuto come immobile una casa con al piano terra tre locali commerciali (che chiamerò 1, 2, 3), una cantina (c) un garage (g) ed un primo piano (1p) con relativo appartamento. Nel 1984 mio padre ha aggiunto un altro piano facendoci un appartamento (grezzo) simile a quello sotto (finito e dove abitano) ma piu piccolo di circa 10 mq (2p). Le indicazioni erano che alla loro morte un piano sarebbe andato a mia sorella (1p) e quell'altro (2p) a me. poiché lo stato di quest'ultimo era grezzo, mi dettero due locali (2, 3) (tot 80mq) lasciando le altre proprietà 1, c, g, a mia sorella (80 mq).
Ora vengono i miei problemi. Poichè i soldi non c'erano ovvero bisognava risparmiare, ho sempre contribuito pesantemente (solo manodopera, i materiali erano a carico loro) ed in crescendo nel completamento di tutti il lavori eseguiti nell'immobile e nelle parti comuni e non mie come se fossi stato figlio unico. In particolare ho cominciato rifinendo il tetto e passando poi per: Completamento dei muri perimetrali in tufo, pittura totale della casa (500 mq di pareti in tutto), rifacimento di un bagno, dell'impianto elettrico dell'appartamento, di tutto l'impianto di riscaldamento, del piazzale, ecc, ecc. Ho inoltre finito il mio appartamento comprando il materiale e facendoci i lavori (da solo) e andandoci in seguito a vivere. Ora viene il problema. Alla morte di mio padre, giustamente, è arrivata mia sorella evidenziando i suoi diritti di erede sollevando eccezioni. A quel punto svegliandomi dal terpore (e si ero ingenuo!) mi sono fatto due conti ed è venuto fuori che:
Ho eseguito lavori su parti comuni e non mie per 20 anni e per un totale di circa 41 k€. Per eseguire i lavori di completamento del mio appartamento ho speso 70 k€. totale 110 k€. Il differenziale di prezzo di mercato trà le proprietà di mia sorella e mie è di circa 10 k€. totale credito 100 k€ (dico io). Mi direte voi, dovè è stato il guadagno? Ora stiamo vendendo una casa e da questa ricaveremo dei soldi che mia madre ha già detto che dividerà in parti uguali. Sarà mia intenzione (con mia solella presente) esporgli per quanto sopra con la speranza che mi riconosca qualcosa. Domanda (rabbiosa): qualora fosse refrattaria, ci vedete gli estremi/possibilità per chiedergli un risarcimento danni a mia madre?

Grazie
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
ma tu mentre facevi i lavori vivevi in casa con i tuoi? e tua sorella? perchè se ad esempio loro ti mantenevano è già più normale che tu dessi una mano con i lavori sulla casa...
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Come fai a dimostrare di vantare un credito di 100.000 € da tua madre ? Hai fatture per acquisto di materiale a tuo nome ? Il lavoro da te eseguito come lo quantifichi? Che cosa ti ha indotto ad effettuare tutti questi lavori ? Dovevi pensarci prima di fare i lavori a farti fare una donazione del grezzo, dai genitori e poi farci i lavori. Ora credo non possa accaparrare alcun diritto.
 

marsco66

Nuovo Iscritto
Solo una piccola parte! poi mi sono sposato e sono andato ad abitare nell'appartamento che mi sono fatto da solo (materiale e manodopera fatturati). E' vero, come dici te che occorre dare una mano, ma questo significa anche che tutti i figli dovevano parteciparvi e non uno solo. Senza contare che molti di questi lavori da me fatti, non riguardavano parti comuni ma ad uso esclusivo di mia madre che sarano poi trasferiti a mia sorella...
Grazie
 

marsco66

Nuovo Iscritto
Si e no!
I lavori sono stati quantificati con preventivi fatti da altri sui stessi lavori fatti da me e riguardano solo la manodopera (ho comunque testimoni oculari).
Cosa mi ha indotto ad effettuare questi lavori? L'ingenuità e la buona fede da figlio sedicenne (ho cominciato a quest'età) e continuato con rassicurazioni fino alla morte di mio padre. Comunque, se è vero che i stessi sono reali e che hanno aumentato il valore dell'immobile, per quale motivo non posso accaparrare alcun diritto di rivalsa? E per quelli fatti per la parte privata? Non è la stessa cosa di quando un figlio riscontra disparità durante la divisione ereditaria (i figli sono uguali in tutto. nel dare e nell'avere)? Del resto, non mi sono alzato la mattina e arbitrariamente ho cominciato a lavorarci. Il problema era che non avevano i soldi e i lavori andavano fatti...! Comunque C'era sempre il consenso arbitrario di tutti (genitori, sorella) e i lavori continuavano per mesi. Il mio problema ora è, ovviamente, morale/economico è non riesco a pensare come il detto "chi ha avuto, ha avuto; chi ha dato, ha dato...".
Grazie!
 

chiacchia

Membro Storico
Proprietario Casa
Da come dici tu hai ragione, ma dovrebbe essere anche tua sorella disposta ad avere una coscienza, del resto se vorresti fare una causa sai quando inizia e non sai quanto finisce con il risultato???? Ti conviene volare basso farti volere bene da tua sorella e chiedergli candidamente, ma non mi spetta un regalo o qualcosa in più visto che facendo i lavori ho mantenuto la proprietà in buono stato e ho finito l’altro appartamento? Poi resta alla coscienza di tua sorella, e fai attenzione che la sua coscienza se non è tanto coscienziosa si porta tua madre a casa sua o ci andrà a vivere insieme poi si fa donare e intestare la parte di tua madre la disponibile e la sua e poi…… alla morte di tua madre quando si verrà a sapere inizierà il calvario.
Parlo per esperienza vissuta.
Auguri
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
In questi casi, come dice Chiacchia, è una questione di coscenza. Se tua sorella, si facesse il mea culpa, e si rendesse conto di quanto fatto da te, trattandosi di un fratello, dovrebbe comportarsi di conseguenza. Ti dico cominque di non sperarci, è un libro già letto, quando ci sono interessi in mezzo, si dimentica del proprio sangue, e si pensa solo ai soldi, solo ai soldi, sempre soldi. Non ci rendiamo conto che comunque alla fine del nostro cammino, lasceremo tutto, e sicuramente avremo la coscenza poco pulita sapendo di aver fatto del male ad un consanguineo. L'unica speranza per chi crede, è almeno nella giustizia divina, poichè quella umana fa acqua da tutte le parti.
 

celefini

Membro Attivo
Proprietario Casa
Di rientro questa mattina dall'estero, ho ripreso la lettura quotidiana. Ringrazio Barracuda, per i complimenti, ma quello che ho scritto è la pura verità. Io in una situazione simile ci sono già passsato. A presto !!
 

marsco66

Nuovo Iscritto
Cinicamente, perso per perso, esporrò le mie ragioni e farò in modo che le capiscano bene. Da quel momento in poi si vedrà. Certo è che qualora non mi venisse riconosciuto nulla, mi togliero qualche soddisfazione "demolendo fisicamente" quello che ho fatto per loro. Mi costerà un po di fatica in piu, ma almeno sfogherò un po' di rabbia.
Del resto se non hanno sollevato obiezioni mentre costruivo, non vedo perchè dovrebbero farlo mentre demolisco e comunque, con trepidazione, li aspetterò al varco!:rabbia:
x celefini! hai ragione da vendere, ma come la coscienza, anche il perdono, forse, non è di questo mondo!
 

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