Cara Arciera il sottoscritto per circa 20 dei suoi anni di vita lovarativa ha lavotato in 7 aziende diverse (nonostante l'aspetto ero e sono un irrequieto e quando non mi garbavano le cose me ne andavo); in tutte avevo il rismborso a piè di lista delle spese sostenute durante le mie trasferte. Però mi è bastata la prima volta che, emulando un collega, sono stato chiamato dall' ufficio amministrativo perché nella nota spese avevo presentato uno scontrino di una stazione di servizio dove, assieme all'immancabile panino, acqua minerale e caffé, era inserito una confezione di pocket coffee da 4 pezzi, che mi è stato contestato. Senza fatica ho preso atto di questa piccola, ma eccessiva, pretesa, pertanto quando mi fermavo nei grill facevo sempre due scontrini uno per lo stretto necessario da inserire in nota spese e l'altro per le mie cose voluttuarie. Dirò di più quando, lavorando in un'altra azienda, l'ufficio amministrativo ha chiesto a tutti i commerciali di farsi rilasciare lo scontrino parlante (quello in cui, come in farmacia, si inserisce la PIVA della azienda) ho adottato la politica di non presentare gli scontrini dei lunch fatti nei grill, ma appena potevo andavo al ristorante.
Ora il problema è chi ha il compito di controllare le spese deve saper dire di no davanti alla presentazione di pezze giutificative palesemente ingiustificate, altrimenti ad un ulteriore controllo dei conti da parte della GdF chi ha avallato le spese deve essere condannato assieme a chi ha sgarrato perché ne è complice.
Per quanto riguarda la giustificazione della politica è ora di finirla. Se io litigo con il mio vicino di casa perché fa pisciare il suo cane sul mio zerbino e gli assesto un ****otto in faccia rompendogli gli occhiali vengo condannato per lesioni gravi. Se io, come appartenente ad un movimento politico (di destra o di sinisra) vengo alle mani con una persona per questioni di viabilità e con lo stesso ****otto rompo i medesimi occhiali se vengo, giustamento condannato, posso dire che la sentenza è una sentenza politica.
Basta!! Basta!! Basta!! e poi ancora Basta!!