Buongiorno,
Cercando di non dilungarmi troppo vi spiegherò la mia situazione.
Sono un pensionato cardiopatico vedovo, con una figlia e un nipote (e genero) che vivono con me, nella mia casa.
Mia figlia ha un'attività, e la sua (nostra) banca, per concedergli un fido di 30.000 euro per delle ristrutturazioni, ha consigliato di aprirlo del doppio, di cui i 30.000 euro in eccedenza, li avrebbero investiti in fondi, così facendo gli interessi si sarebbero anullati.
Non contenti, hanno proposto gli stessi fondi anche a me, dove ingenuamente ho investito i risparmi di tutta la vita.
Il risultato è immaginabile: i fondi di entrambi una volta sommati, attualmente valgono circa 150 euro.
Non contenti di averci volatilizzato oltre 250.000 euro, ora pretendono pure il rientro immediato del fido, che attualmente ammonta a circa 40.000 (già inviate ingiunzioni pignoramenti ecc ecc).
Io non sono garante, il fido è intestato solo a mia figlia, ma io purtroppo non vivrò ancora per molto, anzi vivrò ancora per molto poco, e quindi sorge il problema eredità.
Da questo, vorrei un vostro cortese consiglio:
secondo voi, è preferibile nominare erede mia nipote minorenne, a cui lasciare la sola mia abitazione, e lasciare a mia figlia un legato con diritto d'abitazione e tutto il resto (arredi gioielli di famiglia e i pochi rispoarmi rimasti), o megli lasciare erede mia figlia con diritto di abitazione e tutto il resto, e lasciare un legato a mia nipote lasciandogli la casa ?
Cioè, comprendendo le due figure di mia figlia e mia nipote (minorenne), come posso evitare che la banca, dopo averci svuotato, riesca anche ad impadronirsi della casa ?
Chiedo perchè mi risulta che il diritto di abitazione abbia un valore (che non so calcolare) e che non sia pignorabile.
Oltretutto se il valore del diritto di abitazione è circa la metà del valore dell'immobile, presumo che non ci sia nemmeno lesione della legittima impugnabile da alcuno.
Ringrazio anticipatamente per qualunque consiglio utile.
Antonello.
Cercando di non dilungarmi troppo vi spiegherò la mia situazione.
Sono un pensionato cardiopatico vedovo, con una figlia e un nipote (e genero) che vivono con me, nella mia casa.
Mia figlia ha un'attività, e la sua (nostra) banca, per concedergli un fido di 30.000 euro per delle ristrutturazioni, ha consigliato di aprirlo del doppio, di cui i 30.000 euro in eccedenza, li avrebbero investiti in fondi, così facendo gli interessi si sarebbero anullati.
Non contenti, hanno proposto gli stessi fondi anche a me, dove ingenuamente ho investito i risparmi di tutta la vita.
Il risultato è immaginabile: i fondi di entrambi una volta sommati, attualmente valgono circa 150 euro.
Non contenti di averci volatilizzato oltre 250.000 euro, ora pretendono pure il rientro immediato del fido, che attualmente ammonta a circa 40.000 (già inviate ingiunzioni pignoramenti ecc ecc).
Io non sono garante, il fido è intestato solo a mia figlia, ma io purtroppo non vivrò ancora per molto, anzi vivrò ancora per molto poco, e quindi sorge il problema eredità.
Da questo, vorrei un vostro cortese consiglio:
secondo voi, è preferibile nominare erede mia nipote minorenne, a cui lasciare la sola mia abitazione, e lasciare a mia figlia un legato con diritto d'abitazione e tutto il resto (arredi gioielli di famiglia e i pochi rispoarmi rimasti), o megli lasciare erede mia figlia con diritto di abitazione e tutto il resto, e lasciare un legato a mia nipote lasciandogli la casa ?
Cioè, comprendendo le due figure di mia figlia e mia nipote (minorenne), come posso evitare che la banca, dopo averci svuotato, riesca anche ad impadronirsi della casa ?
Chiedo perchè mi risulta che il diritto di abitazione abbia un valore (che non so calcolare) e che non sia pignorabile.
Oltretutto se il valore del diritto di abitazione è circa la metà del valore dell'immobile, presumo che non ci sia nemmeno lesione della legittima impugnabile da alcuno.
Ringrazio anticipatamente per qualunque consiglio utile.
Antonello.