lianassi

Membro Attivo
Buongiorno a tutti e auguri di Buon Anno (speriamo sia davvero buono),
desideravo un aiuto da voi. Il problema è questo:
mia madre possiede un terreno a Monreale da circa 50 anni, zona C2 alta edificabilità, dove già esiste una villa e vorrebbe costruirne un'altra prefabbricata per mia sorella.
Abbiamo contattato un geometra che ci ha detto che, per avere la concessione edilizia, bisogna "dare" una parte del terreno al Comune di Monreale, pena....la nn concessione. Quindi dovremmo arretrare il cancello per lasciare l'accesso al terreno "donato" al Comune, alzare un enorme muro tutto intorno al terreno "donato" per evitare di ritrovarci la gente in casa(coppiette, droga, ladri ecc). Tra l'altro il ns/terreno è situato in un punto in cui non ci sono altri sbocchi stradali, praticamente siamo l'ultima villetta della strada e intorno a noi il vuoto, quindi mai potranno essere costruite altre strade. Il terreno "donato" dovrebbe essere di circa 150 mq, dove presumibilmente il Comune dovrebbe realizzare: 1 parco pubblico, un parcheggio e 1 altra cosa che nn ricordo:shock:
Ovviamente mia madre si è molto "adirata" (per utilizzare un eufemismo); donazione o pizzo? Donazione a che titolo?
Se dovesse costruire abusivamente, dovrebbe pagare una multa e non dovrebbe cedere il terreno. A questo punto conviene costruire abusivamente, pagare e tenerti tutto il terreno!!!
Qualcuno di voi sa dirmi se è realmente così come dice il geometra? Sarei curiosa di conoscere il genio che ha introdotto questa norma alquanto "bizzara e intelligente". Vuoi essere onesto e fare tutto in regola? Naaaaa
Grazie a chi mi darà una risposta
Letizia
 

maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Riporto l' art. 16 del
TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E REGOLAMENTARI IN
MATERIA EDILIZIA.

1. Salvo i casi di gratuità previsti all'articolo 17, comma 3, il rilascio del permesso di
costruire avviene previa corresponsione di un contributo commisurato all’incidenza
degli oneri di urbanizzazione nonché al costo di costruzione.
2. La quota di contributo relativa agli oneri di urbanizzazione va corrisposta al comune
all'atto del rilascio del permesso di costruire e, su richiesta dell’interessato, può essere
rateizzata. A scomputo totale o parziale della quota dovuta, il titolare del permesso può
obbligarsi a realizzare direttamente le opere di urbanizzazione con le modalità e le
garanzie stabilite dal comune, con conseguente acquisizione delle opere realizzate al
patrimonio indisponibile del comune.
3. La quota di contributo relativa al costo di costruzione, determinata all'atto del
rilascio, è corrisposta in corso d'opera, con le modalità e le garanzie stabilite dal
comune, non oltre sessanta giorni dalla ultimazione della costruzione
4. L'incidenza degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria è stabilita con
deliberazione del consiglio comunale in base alle tabelle parametriche che la
regione definisce per classi di comuni in relazione:
a) all'ampiezza ed all'andamento demografico dei comuni;
b) alle caratteristiche geografiche dei comuni;
c) alle destinazioni di zona previste negli strumenti urbanistici vigenti;
d) ai limiti e rapporti minimi inderogabili fissati in applicazione dall'articolo 41-
quinquies, penultimo e ultimo comma, della legge 17 agosto 1942, n. 1150, e
successive modifiche e integrazioni, nonché delle leggi regionali.
5. Nel caso di mancata definizione delle tabelle parametriche da parte della regione e
fino alla definizione delle tabelle stesse, i comuni provvedono, in via provvisoria,
con deliberazione del consiglio comunale.
6. Ogni cinque anni i comuni provvedono ad aggiornare gli oneri di urbanizzazione
primaria e secondaria, in conformità alle relative disposizioni regionali, in
relazione ai riscontri e prevedibili costi delle opere di urbanizzazione primaria,
secondaria e generale.
7. Gli oneri di urbanizzazione primaria […]sono relativi ai seguenti interventi: strade
residenziali, spazi di sosta o di parcheggio, fognature, rete idrica, rete di distribuzione
dell'energia elettrica e del gas, pubblica illuminazione, spazi di verde attrezzato.
8. Gli oneri di urbanizzazione secondaria sono relativi ai seguenti interventi: asili nido e
scuole materne, scuole dell’obbligo nonché strutture e complessi per l’istruzione
superiore all’obbligo, mercati di quartiere , delegazioni comunali, chiese e altri edifici
religiosi, impianti sportivi di quartiere, aree verdi di quartiere, centri sociali e
attrezzature culturali e sanitarie. Nelle attrezzature sanitarie sono ricomprese le opere, le
costruzioni e gli impianti destinati allo smaltimento, al riciclaggio o alla distruzione dei
rifiuti urbani, speciali, pericolosi, solidi e liquidi, alla bonifica di aree inquinate.
9. Il costo di costruzione per i nuovi edifici è determinato periodicamente dalle regioni
con riferimento ai costi massimi ammissibili per l'edilizia agevolata, definiti dalle
stesse regioni a norma della lettera g) del primo comma dell'art. 4 della L. 5 agosto
1978, n. 457. Con lo stesso provvedimento le regioni identificano classi di edifici con
caratteristiche superiori a quelle considerate nelle vigenti disposizioni di legge per
l'edilizia agevolata, per le quali sono determinate maggiorazioni del detto costo di
costruzione in misura non superiore al 50 per cento. Nei periodi intercorrenti tra le
determinazioni regionali, ovvero in eventuale assenza di tali determinazioni, il costo
di costruzione è adeguato annualmente, ed autonomamente, in ragione
dell'intervenuta variazione dei costi di costruzione accertata dall'Istituto nazionale
di statistica (ISTAT). Il contributo afferente al permesso di costruire comprende
una quota di detto costo, variabile dal 5 per cento al 20 per cento, che viene
determinata dalle regioni in funzione delle caratteristiche e delle tipologie delle
costruzioni e della loro destinazione ed ubicazione.

http://www.vc.archiworld.it/testounico.pdf

:daccordo:
 

lianassi

Membro Attivo
Grazie tantissimo Marco, era ciò che pensavo. Nella mia ignoranza credo che si debbano pagare gli oneri e tutto ciò che serve per poter avviare i lavori in modo LEGALE. Il problema è che il Comune vuole gli oneri e in più un pezzo di terreno(che ripeto non è stato acquistato adesso, ma è di proprietà di mia madre da quasi 50 anni) a che titolo nn si capisce. Un amico mi ha consigliato di presentare il progetto senza la fantomatica donazione e vedere cosa risponde il comune per iscritto. Se dovessero rigettare il progetto devono indicare a quale norma o codicillo si appoggiano. Tranne se...a Monreale, qualche assessore ha avuto sto colpo di genio!!!
Grazie ancora
Letizia
 
L

leontino

Ospite
prova a chiedere in comune se è possibile monetizzare la cessione del terreno, cosicchè il comune riceverebbe una somma con la quale acquistare pari terreno in altro luogo più utile ai suoi bisogni.
 

lianassi

Membro Attivo
Grazie Leo e grazie anche a Klunk che mi ha mandato un mess priv "illuminante"....
x Klunk....nn posso risponderti perchè non ho ancora raggiunto i 5 messaggi inviati
Un saluto a tutti
 

icecream75

Nuovo Iscritto
ciao.. che tipo di mess illuminante.. mi interesserebbe la notizia.. grz lia

Aggiunto dopo 1 :

se c'e' qualcuno che ha esperienza in merito ... e' gradita una sua risposta

:-d
 

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