attelocin

Membro Junior
Proprietario Casa
Attuale valore catastale (fino al 2011) locale commerciale 300.000 euro
Locale sfitto da 7 anni, condizioni stabile molto compromesso
In corso trattative x affitto con patto futura vendita:
-versano un acconto futura vendita di 20.000 eurox6 anni= 120.000 euro
-fanno lavori messa a norma/migliorie a loro spese = 60.000 euro
-scalano dal prezzo bloccato al 2012 (280.000) 120.000 e 60.000 =100.000 euro saldano nel 2018
L'avvocato da me interpellato si è alquanto allarmato per le condizioni prospettandomi scenari apocalittici su eventuali controversie. La possibilità di interferire nei suoi ragionamenti, ponendogli domande, è stata ridotta al nulla. La mia impressione/timore è che la posizione dello stesso fosse quella di "incominciamo a seminare per futuri raccolti (dare cioè a lui la gestione del problema, sì ma a che prezzo?)
Mi chiedo e vi chiedo se la mia intenzione è quella di risolvere un problema e sono disposta anche a non guadagnarci un gran chè è mai possibile che in questo paese non si possa dare x scontata la buona fede?
L'agenzia delle entrate, così mi è stato detto dall'avvocato, potrebbe subodorare che ci sia del nero dietro questo accordo. Inoltre vendere a un prezzo inferiore al v.c. farebbe intervenire in automatico un accertamento con sicura sanzione.
Mi chiedo che valore catastale tenere in considerazione oggi 2012? Per vendere oggi come mi devo regolare ? faccio riferimento a quello precedente o devo rivalutarlo del 60%? Mi sembra un assurdità. Sono tre anni che è in vendita e questa è la prima e unica occasione concreta che mi è capitata. Sarebbe assurdo non coglierla.
Posso eventualmente far fare una certificazione sullo stato attuale e tenerla come eventuale prova che lo stabile non valeva sicuramente 280.000 euro?
Grazie
 

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