Gugli

Membro Attivo
Buongiorno a tutti...
espongo il caso di una locazione di un piccolo appartamento arredato collocato al piano terreno di porzione di villetta (a ridosso di collina) dove al piano primo abitano i proprietari...
a parte il fatto che circa un mese uno dei coniugi è deceduto quindi penso che ci dovrebbe essere una cessione del contratto all'unico figlio, ma quello che vorrei sottoporre alla vostra attenzione è che dopo pochi mesi arrivano i dolori nel vedere parte della cucina, bagno e camera con manifestazioni di infiltrazioni (sbolla il muro in basso appena sopra lo zoccolo) e di muffa a causa delle insistenti precipitazioni, ovviamente il proprietario ha sminuito rendendosi disponibile a fare un solo intervento di tinteggiatura del muro annerito dallo scolo di una vecchia canna fumaria in cucina inutilizzata (piove dal tetto ma loro dicono che è tutto a posto)
Nel contratto i conduttori, due giovani sposi inesperti, hanno accettato la divisione delle spese di luce a gas nonostante nel contratto abbiano specificato (mentendo) che esistono due contatori, in particoare quelli della luce in realtà sono: l'uno funzionante elettronico l'altro un vecchio contatore di quelli neri per intendersi...quindi contatore unico e unico immobile accatastato ... forse ancora a ripostiglio o garage... il problema è che ovviamente quando si accendono due elettrodomestici insieme salta tutto e loro non avevano capito, poi c'è il problema che non c'è l'altezza di 270 ma di 250 cm per l'agibilità e vorrebbero far verificare da un tecnio oltre a questo anche tutti i requisiti come l'ottavo della luce la dimensione delle stanze e via dicendo oltre alla richiesta dell'Ape che non è stata allegata al contratto nonostante fosse un doc citato in allegato perchè vorrebbero dare risoluzioine anticipata per immobile abusivo e non idoneo all'uso e immediata appena trovano un'altra sistemazione prendendo accordi in forma bonaria pena richiesta visita ASL.. e contestuale revisione della cifra pattuita a fronte dei vizi riscontrati (c'è da dire che hanno visto l'immobile tramite agenzia e non sapevano niente di norme su altezze etc ... ma forse l'agente immobiliare le conosce, mi chiedo? allora può mettere sul mercato un immobile senza agibilità e non precisarlo? e magari giocare a carte scoperte facendo)
che ne dite?
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Consiglio ai conduttori di rivolgersi ad un'associazione che tutela i diritti degli inquilini, ad esempio al SUNIA. Lì dopo l'iscrizione l'avvocato spiegherà il da farsi.
Lo strano è che i conduttori abbiano accettato la divisione delle spese delle forniture quando le utenze erano esistenti (come scritto nel contratto) nell'immobile locato. Siamo in un caso di falso materiale?
 

Gugli

Membro Attivo
In effetti ci sono stati ... il sunia ha proposto un sopralluogo da parte di un tecnico al costo di 65 euro ... ma loro hanno preferito appoggiarsi a persone di loro fiducia. Ilò sopralluogo è stato fatto e in effetti è emerso che in particolare nell'angolo della camera, che è anche l'angolo esterno della casa, quando piove il pavimento 'trasuda' acqua e l'umidità relativa in quel punto oscilla dal 77 all'80%. Lamentano dolori al mattina e mi apre che in questo caso ci sia il presupposto per potersi avvalere della risoluzione anticipata del contratto con risarcimento del danno da vizio occulto. In sostanza i locatori potrebbero non avere diritto all'indennità di preavviso di 6 mesi come concordato ... ma se i propietari dovessero resistere non credo sia sensato adire a vie legali piuttosto mettere cercare di elencare tutte le criticità e addivenire ad un ulteriore accordo rispetto a quello in essere ... chiedendo tutte le certificazioni e possibilmente la diminuzione del canone in quanto non credo si possa vivere con l'acqua sul pavimento.
Che ne dite?
 

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