Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
A Roma gli inquilini hanno dovuto (per il 2014) e dovranno (per il 2015) pagare una parte (o,16 per mille) della TASI.
Ora mi chiedo: il Comune può sapere solo (attraverso il collegamento col Catasto) chi sia il proprietario di un immobile a cui richiedere il tributo locale; ma non può sapere se quell'immobile è locato o no, perchè lo sa solo l'Agenzia delle Entrate cui si presenta il modello RLI e a cui si pagano le imposte nazionali e non mi sembra che ci sia anche un collegamento con l'Agenzia delle Entrate per le locazioni.
Temo che si inneschi un meccanismo di questo genere: il Comune si accorge che l'importo della TASI non corrisponde al totale, calcolato in base alla rendita catastale e all'aliquota-->manda un avviso (spero) o una ingiunzione di pagamento al proprietario-->quest'ultimo allora si dovrà attivare e dovrà dimostrare (in caso di avviso) di aver pagato correttamente la sua quota perchè l'immobile è (o era, perchè per la cosa ci vorranno almeno 3-5 anni) locato, ovvero, in caso di ingiunzione, dovrà fare ricorso, sempre per dimostrare la stessa cosa. Quindi altre seccature per per questi delinquenti e reietti che hanno "osato" acquistare un immobile, che lo hanno temerariamente locato (sfruttando e succhiando il sangue della povera gente che non può permettersi un acquisto) e che, quindi, sono da considerare quanto meno mucche da mungere (insieme alle altre due categorie da massacrare, che sono i pensionati ed i professionisti: non so come si metterebbe il governo se non ci fossero proprietari immobiliari, pensionati e professionisti a dargli tanti "pensieri" più o meno carini, ma anche tanti soldi.....). Che ne pensate (solo del possibile "meccanismo" illustrato per la TASI, non del resto, che sono solo mie considerazioni, su cui non desidero innescare una discussione)?
 

meri56

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Il Comune "conosce" gli inquilini che hanno chiesto la residenza negli immobili locati.
Che poi voglia utilizzare tale conoscenza è un altro paio di maniche. Io che vivo in un piccolo comune quando cambia l'inquilino vado all'ufficio tributi e lo segnalo.
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Il Comune "conosce" gli inquilini che hanno chiesto la residenza negli immobili locati.
Il fatto che abbiano chiesto la residenza non significa che siano inquilini, eppoi dubito molto che un Comune grande come quello di Roma (mafia capitale a parte) si metta a vagliare tutti i residenti per "stornare" i proprietari e vagliare se i restanti siano o no inquilini. Inoltre a Roma se andassi in una delegazione a segnalare un inquilino penso che si metterebbero a ridere, oltre a non saper cosa farsene della mia segnalazione....
 

Elisabetta48

Membro Senior
Forse sbaglio, ma penso che ormai tutte le amministrazioni siano in rete. Nel momento in cui registriamo un contratto i nomi degli inquilini diventano noti al sistema (per esempio non si deve più mandare la comunicazione in Questura per i cittadini comunitari se il contratto è registrato). Penso che anche il Comune possa accedere a questi dati. Per esempio fino a un paio di anni fa se si chiedeva l'ICI/IMU agevolata per un contratto di locazione a canone concordato si doveva allegare sia la copia del contratto che la copia della registrazione. Ora non più. Pensavo fosse perché lo sanno per altra via
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Tutti i Comuni e l'Agenzia delle Entrate sono collegati telematicamente Agenzia delle Entrate - Portale per i Comuni - Scheda informativa

Aggiungo che dal 1 gennaio 2006 ogni aggiornamento catastale viene fatto prevenire in automatico al Conune.

Detto questo l'Agenzia trattando anche i contratti di locazione, uso, comodato ecc. che anch'essi indicano la particella catastale del bene oggetto del contratto e potendo risalire quasi all'istante a tutte le proprietà di un soggetto (terreni o fabbricati) mette tutte queste informazioni online per tutti.

Per i Comuni questi servizi sono gratuiti e permette agli stessi di risalire facilmente alla persona se proprietaria o meno.
 

pippopeppe

Membro Attivo
Impresa
quando si trasferisce una residenza il comune richiede anche la iscrizione all'ufficio tributi del residente in quell'immobile.
che sia inquilino o proprietario al comune non gli interessa più di tanto, l'importante è che qualcuno paghi e se non paga qualcuno a cui inviare l'accertamento.
 

sandra45

Membro Attivo
Proprietario Casa
Quest'anno ho affittato da marzo una stanza dell'app.to ad una signorina con regolare contratto mentre l'altra camera è affittata ad altra signorina da gennaio .La rendita catastale dell'appartamento è 587,47 e, vorrei sapere quanto devono pagare per TASI ciascuna delle due signorine.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quest'anno ho affittato da marzo una stanza dell'app.to ad una signorina con regolare contratto mentre l'altra camera è affittata ad altra signorina da gennaio .La rendita catastale dell'appartamento è 587,47 e, vorrei sapere quanto devono pagare per TASI ciascuna delle due signorine.
Mancano dati:
- l'immobile è ubicato nel territorio di Roma Capitale?
- l'immobile è adibito a tua abitazione principale?
Se fosse così, le due signorine nulla dovrebbero pagare. Il tributo dovrebbe essere interamente pagato da te (proprietaria o usufruttuaria), con l'aliquota del 2,5 per mille (1 per mille se l'immobile fosse di categoria catastale A/1, A/8 o A/9) e con la detrazione di 60 euro (se l'immobile fosse destinato a tua abitazione principale per tutto l'anno). Non rileva che nel medesimo immobile vi siano altri occupanti a diverso titolo.
 

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