Marietta

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno,sono due anni che cerchiamo casa,ma finora abbiamo ricevuto un “fiasco” dopo l’altro. Sono tre volte che arriviamo a ridosso del compromesso e poi il venditore della casa si tira indietro (ci sentiamo davvero un po’ sfigati!). Così abbiamo pensato di costruire la nostra prima casa su un magazzino di nostra proprietà. Questo magazzino,realizzato nel 1978, è già predisposto per il secondo piano, abbiamo anche il progetto,che non è stato mai realizzato perché i miei genitori decisero di costruire casa su un’altro terreno. Noi siamo un po’ titutabanti perché non sappiamo cosa potrà accadere in corso d’opera: es dosiamo il tetto e ci viene detto che la struttura sottostante deve subire modifiche (rinforzi). Poiché stiamo parlando di un fabbricato di 330 mq, che vorremmo coprire tutto ma poi tramezzare solo per metà della superficie,non vorremmo trovarci ad affrontare spese impreviste è altamente te onerose. Come possiamo procedere? Abbiamo pensato anche a una sopraelevazione in legno ma i costi sembrano davvero eccessivi per questa tipologia di lavori. Grazie a potrà delucidarmi
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse prima di procedere sarà necessario rivedere il progetto,poiché se è molto datato potrebbero esserci alcuni aspetti (antisismico,risparmio energetico ed altro ) che non sono più attuali e conformi alle norme di adesso.
In ogni caso ti serve un tecnico del posto , per cominciare a capirci di più e verificare se è cosa è fattibile ,e con quali costi.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Qualsiasi opera edile di un certi rilievo deve essere esaminata e progettata da un tecnico abilitato ed iscritto all'ordine professionale. Solo lui potrà verificare se le strutture sono idonee a resistere ai carichi previsti. Inoltre dovrà verificare la rispondenza del fabbricato progettato a tutte le altre nome urbanistiche, igienico sanitarie.
 

Jan80

Membro Attivo
Professionista
Chiaramente vi serve un tecnico che faccia le dovute ricerche e verifiche, a iniziare se urbanisticamente sia ancora ammesso un intervento di ampliamento, se sia ammesso il residenziale ,..... e si dovrà presentare una nuova pratica architettonica dato che quella del 1978 è sicuramente scaduta.

Dal punto di vista strutturale, chiaramente le Norme Tecniche sulle Costruzioni si sono di molto evolute, ma se la pratica sismica non è stata chiusa a suo tempo si potrà presentare una variante con le regole del tempo (sebbene io suggerisca comunque "qualche rinforzo" soprattutto per quanto riguarda i collegamenti) per poi depositare la fine lavori e fare collaudare il tutto. Se invece è già stata data la fine lavori son dolori: si dovrà presentare una pratica sismica con le attuali NTC di adeguamento sismico per l'esistente.

Poi ci sono tanti altri provvedimenti come quelli dovuti al risparmio energetico, all'utilizzo di fonti rinnovabili, eventuale paesaggistica, .....
 

Marietta

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie per le vostre risposte,molto esaustive. Il tecnico che abbiamo consultato (persona competente e di fiducia) dice che secondo lui non ci sarà nemmeno bisogno di un rinforzo (al tempo fecero questa struttura con tutte le norme antisismiche,le colonne sono 50x60 con 12 ferri), noi però vorremmo avere la certezza di non dover spendere soldi ulteriori dopo la realizzazione dell’abitazione (ma credo che non si possa avere!). La chiusura lavori non è stata mai fatta. Stiamo prendendo in considerazione una sopraelevazione tutta in legno,ma la superficie dell’edificio è talmente ampia che forse i costi,per noi,sono proibitivi.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto