maria maugeri

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti,
sono proprietaria di un appartamento affittato ad una coppia di inquilini, con contratto di affitto registrato.
A luglio ho ricevuto dai suddetti inquilini una raccomandata di disdetta, datata 1° luglio.
Dal momento che sono ormai trascorsi i sei mesi di preavviso e che ancora gli inquilini non hanno liberato l'appartamento, nonostante non ci abitino più da almeno due mesi: come devo comportarmi?
Vorrei aggiungere che ho tentato di contattarli molte volte, sia mediante mail, che per telefono o sms senza mai ottenere risposta.
Ringrazio anticipatamente chi vorrà rispondere.
 

ada1

Nuovo Iscritto
Il recesso essendo un atto detto "recettizzio", i sei mesi di preavviso decorrono dalla data alla quale la lettera raccomandata è stata ricevuta dal destinatario e non dalla data alla quale la lettera è stata scritta o spedita. Quindi, nel caso tu l'avessi ricevuto il 5 o il 10 luglio, ad esempio, i sei mesi scadranno il 5 o il 10 gennaio.
Quindi gli inquilini dovrebbero manifestarsi per fissarle una data per la riconsegna delle chiavi. Se non l'hanno ancora fatto, le consiglio di inviare loro una lettera raccomandata a/r per domandare una data e nello stesso tempo cercare di avere una testimonianza che attesti il trasloco degli stessi, lettera raccomandata e testimonianza che potrà far valere davanti al giudice nel caso dovesse verificarsi la necessità di avervi ricorso affinché l'ufficiale giudiziario proceda all'apertura coatta dell'appartamento.

Se tuttavia il recesso dovesse essere avvenuto per finita locazione, lei potrà riprendere possesso dell'appartamento senza problema (ma in presenza di testimoni che attestino quanto trovato nell'appartamento) augurandole di non trovare spiacevoli sorprese che un simile comportamento lascia sempre supporre
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
ma non lo hannoliberato o non le hanno restituito le chiavi? in ogni caso l'idea di Ada2 mi sembra buona. in ogni caso non apra da sola e si assicuri la presenza dell'ufficiale giudiziario.
 

raflomb

Membro Assiduo
Avendo ottenuto la dichiarazione scritta e sottoscritta di recesso anticipato ed ha accertato che gli ex conduttori non abitano più l'immobile Lei è in diritto di riprendere il legittimo possesso dell'immobile. Ove sussistano dubbi sull'avvenuto trasloco di eventuali beni mobili, faccia un esposto presso la stazione dei carabinieri del luogo, dove certifica e documenta quanto accaduto, prima di accedere. Si ricordi di procedere alla cancellazione del contratto per recesso anticpato. (€ 67,00)
 

maria maugeri

Nuovo Iscritto
Ringrazio tutti per le risposte, ma ho ancora alcuni dubbi. Chiarisco la situazione un po' più in dettaglio: che gli inquilini si sono trasferiti lo so perché mi avevano scritto in una mail a settembre dicendo che appunto si stavano trasferendo a Roma (non mi hanno comunicato il nuovo indirizzo, quindi). Inoltre so dalla portiera che non si sono più visti da mesi (non hanno più ritirato nemmeno la corrispondenza dalla loro cassetta della posta). Dal momento che mesi fa hanno lasciato alla portiera un mazzo di chiavi per permettere l'ingresso nell'appartamento in caso di bisogno (in particolare dovevano essere effettuati alcuni lavori condominiali), ho potuto verificare che nell'appartamento sono rimaste alcune loro cose (abiti, libri ecc. Non mobilio, in quanto l'appartamento è stato affittato ammobiliato).
Un particolare che non ho citato nel primo messaggio riguarda il pagamento dell'affitto che è sempre avvenuto a scadenza trimestrale anticipata. L'ultimo pagamento mi è stato fatto a giugno dello scorso anno, corrispondente
all'affitto fino al 10 di settembre compreso. Se anche considero la caparra pari a tre mensilità si arriva al 10 dicembre, quindi mancherebbe ancora l'ultimo mese (il sesto da quando hanno mandato la disdetta). Questo cambia qualcosa
riguardo al modo in cui mi devo comportare?

Detto questo, i miei dubbi sono i seguenti: se inviassi una raccomandata, a quale indirizzo la dovrei inviare? Come ho detto non conosco il loro indirizzo attuale, ma solo quello dove abitvano prima di trasferirsi nel mio appartamento,
oltre ovviamente all'indirizzo di quest'ultimo. Nel caso, pressoché certo, che la raccomandata non venisse da loro ricevuta cosa succederebbe?

Riguardo al secondo consiglio: l'esposto posso farlo anche presso la polizia o devo farlo necessariamente ai carabinieri? Inoltre, dopo avere fatto l'esposto, sono autorizzata ad entrare nell'appartamento e soprattutto ad affittarlo nuovamente? Infine: cosa sono tenuta a fare delle cose che gli inquilini hanno lasciato?

Ringrazio anticipatamente chi vorrà aiutarmi a chiarire tutti questi dubbi..
 

raflomb

Membro Assiduo
La raccomandata non avrebbe sebso, dove la invierebbe? Rilevante è la dichiarazione che potrebbe rilasciarle la portiera alla quale gli hanno consegnato le chiavi se ciò potrebbe equivalere a riconsegna dell'immobile che sarebbe compatibile con la lettera di disdetta. A proposito, la disdetta l'hanno trasmessa a mezzo raccomandata o a mezzo e.mail? Inoltre, se conosce l'indirizzo e.mail perchè non si mette in contatto con loro invitandoli a ritirirare quelle poche cose rimaste e a ricordargli della mensilità che ancora le debbono?
Da come ha descritto i fatti lei non dovrebbe avere alcun problema a rientrare in possesso dell'immobile, a condizione che sussitano i presupposti sopra descritti che qui riassumo:
1) lettera di disdetta;
2) consegna delle chiavi alla portiera in quanto le avrebbero detto che lasciavano l'appartamento;
3) stato di morosità degli ex conduttori;
4) rimanenza di pochi effetti personale che lei avrà cura di custodire;
5) invio e.mail
 

maria maugeri

Nuovo Iscritto
Grazie per la risposta sollecita.
La consegna delle chiavi alla portiera non credo che possa considerarsi come la riconsegna dell'immobile, sia perché di mazzi di chiavi ne avevano due (quindi uno è rimasto ancora a loro), sia perché la consegna era stata fatta per permettere l'ingresso nell'appartamento agli operai che dovevano effettuare i lavori di cui ho detto in assenza degli inquilini.
La disdetta è stata inviata a mezzo raccomandata, quindi sul valore di quella non credo ci siano dubbi. Invece, una semplice mail in cui gli inquilini mi comunicavano che stavano trasferendosi e che si trovavano già a Roma da alcuni giorni, unita alla dichiarazione della portiera di non averli visti da mesi (più il mancato ritiro della posta) sono sufficienti ad attestare il fatto che abbiano lasciato l'appartamento? Inoltre, la suddetta dichiarazione della portiera in che sede dovrà eventualmente essere fatta? Intendo dire: è sufficiente che io dichiari alla polizia che la portiera mi ha detto ecc. ecc., oppure deve andare a dichiararlo lei?
Per quanto riguarda la mail, ovviamente ho provato più e più volte a contattare gli inquilini, sia per mail che ai due recapiti telefonici che possiedo, ma sempre senza ottenere alcun riscontro.
Grazie di nuovo per le gentili risposte.
 

raflomb

Membro Assiduo
Ritengo che la disdetta trasmessa per raccomandata più l'e.mail a mezzo della quale le dicono di trovarsi già a Roma sia manifestazione di un comportamento concludente univoco.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
d'accordo con raflomb. entri in presenza di un'autorità, imballi tutto ciò che trova, lo custodisca e passi oltre. forse se scrive una mail dichiarando di non voler altri soldi loro le dicono cosa fare delle loro cose e la cosa finisce lì.
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Secondo me, non rispondono alla mail perchè sanno di essere in difetto col pagamento degli ultimi mesi.

Procederei come hanno correttamente consigliato i colleghi.

Silvana
 

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