vaka85

Nuovo Iscritto
Conduttore
Ciao a tutti,

ho varie domande da farvi..
La prima riguarda la manutenzione della caldaia. Sono in affitto in un appartamento da giugno di quest'anno. L'anno scorso è stato fatto il controllo della caldaia, ma non il controllo dei fumi (biennale).
Siccome ora mi ritrovo a dover fare entrambi, e siccome in teoria il proprietario dovrebbe fornire l'appartamento "pronto all'uso", il controllo dei fumi non spetta a lui?

Seconda questione, più complicata.
Ho le pareti comunicanti con l'esterno del condominio invase dalla muffa.
La stanza viene arieggiata un pò, ma comunque rimane dell'umidità. Dopotutto non posso stare con le finestre aperte 24 ore al giorno, soprattutto adesso che inizia a fare più freddo. Spruzzo continuamente varecchina, ma l'ambiente è difficilmente così. O stiamo con la muffa o con la varecchina.
Il proprietario ha pagato per metà un deumidificatore che ho acquistato, lo tengo acceso un paio d'ore al giorno, ma mi pare che non risolva molto.
Quindi la domanda è: visto che si tratta di un difetto dell'immobile, non c'è modo di farsi dare una forma di risarcimento dal proprietario? Dopotutto il deumidificatore acceso 2 ore al giorno non è leggero dal punto di vista della bolletta...
Lo posso anche lasciare acceso tutto il giorno, ma poi come faccio a dimostrare quanto incide in bolletta?

Secondo voi è possibile chiedere uno sconto mensile sul canone di affitto?

Grazie
 

griz

Membro Storico
Professionista
sicuramente la situazione di umidità che denunci è un difetto grave, anche il proprietario lo riconosce infatti ti ha aiutato ad acquistare il deumidificatore, di fatto è compromessa l'igiene e salubrità dell'ambiente, andrebbe trovata una soluzione per sistemare la parete esterna ma nel frattempo direi che sicuramente una riduzione dell'affitto potrebbe essere ragionevole
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria della caldaia, ed il controllo dei fumi ne fa parte, è una spesa a carico del locatario o affittuario che dir si voglia. Solo nel caso in cui viene affittata una casa arredata questa spesa può essere a carico del proprietario.
Per quanto riguarda l'umidità dei muri perimetrali bisogna rimuovere la causa che provoca il fiorire della muffa sui muri. Questo è un onere a carico del proprietario dell'appartamento: tutto il resto sono inutili e costosi paliativi.
 

vaka85

Nuovo Iscritto
Conduttore
mi fa piacere sentire che non era solo una mia idea...
vi ringrazio, proverò a parlarne col proprietario..
la variazione del canone di locazione cosa comporta? una variazione del contratto presso l'agenzia affitti o altro?
 

vaka85

Nuovo Iscritto
Conduttore
questo sembra facile a dirsi, ma difficile a farsi.
Leggendo in giro sembra che tutte le case moderne (fatte male) abbiano questo problema, tanto più quelle fatte apposta per essere date in affitto.
Ho sistemato da poco tutta la trafila di documenti, allacciamenti, acquisti vari, e non ho intenzione di ricominciare di nuovo.
Il proprietario deve fare qualcosa. Mentre pensa a cosa fare, potrebbe per esempio ridurci il canone!
 
U

User_39006

Ospite
Ciao, ci tengo a rispondere ad entrambe le questioni, in quanto sono sia proprietario che locatario, e ho avuto esperienze riguardo questi problemi nel corso degli ultimi anni.

1) Caldaia
La manutenzione ORDINARIA è deputato al locatario, NON al proprietario. Quindi tu dovrai occuparti dei controlli e delle eventuali piccole manutenzioni. I controlli OBBLIGATORI sono solo quelli ogni DUE anni (cioè la prova fumi), quello annuale non è affatto obbligatorio (a meno che non sia cambiata la legge negli ultimi mesi...), ma è una sorta di manutenzione ordinaria che praticamente tutti gli installatori offrono, e, se non hai idea di come funzioni una caldaia e di quali parti vadano controllate ogni tanto, tanto vale farla (ad un prezzo massimo di 60/70€ però, di più è un furto). Al proprietario sono deputate solo le manutenzioni straordinarie, cioè le sostituzioni di pezzi o la sostituzione completa della caldaia in caso di rottura. Tieni presente che se non fai le manutenzioni ordinarie (almeno la prova fumo ogni due anni), e poi si verifica una rottura, il proprietario potrebbe anche chiederti i danni.
Riguardo il fatto che hai affittato la casa con una prova fumi "valida", significa che il proprietario ti ha fornito l'immobile in perfetto stato e a norma di legge, e non è minimamente tenuto ad effettuare altre manutenzioni, anzi, sei TU che devi restituirglielo e mantenerlo in condizioni di efficienza e buono stato, come lui te lo ha consegnato, ragion per cui la prova fumi è deputata a te inquilino.

2) Muffa
Questo è un problema complesso, soprattutto perché le eventuali responsabilità sono abbastanza difficili da attribuire, ma nella maggior parte dei casi queste semplicemente "non ci sono". Il motivo per cui dico questo è perché, a meno di EVIDENTI problemi all'immobile (e il tuo dire che il problema è un difetto dell'immobile va prima verificato), la muffa è dovuta SOLO ad accumulo di umidità sulle pareti, e quindi, per quanto le caratteristiche dell'immobile abbiano un peso nella generazione del problema, è più che altro la presenza umana a causarla.
Per "problemi all'immobile" intendo ad esempio: tetto che perde, accumuli di acqua piovana nei solai, crepe nelle facciate (presenza di chiazze di umido), ponti termici...
Tieni presente che alcuni di questi problemi sono risolvibili abbastanza facilmente e piuttosto velocemente, ma ad esempio un ponte termico non sarà mai eliminabile completamente (ti sto parlando da architetto...), e potrebbe implicare lavori onerosi e assolutamente non indispensabili dal punto di vista del proprietario. Un ponte termico è infatti una caratteristica intrinseca dell'immobile, in pratica è nato così, e non è un problema di cui il proprietario deve per forza esserne a conoscenza e al quale deve provvedere; i ponti termici sono sempre esistiti e il 99,9% delle abitazioni ne è afflitta...nessuno si preoccupava di queste cose prima delle famose "certificazioni energetiche" (ohibò ecco a cosa servono!!!). Una cosa è un tetto che perde o una facciata bucata come un colabrodo, cose per cui dovresti far valere le tue ragioni col proprietario; tieni presente però che, quando si affitta, si accetta l'immobile così com'é, e se adesso ti rendi conto che la facciata scrostata crea un problema beh...è meglio trovare un accordo col proprietario piuttosto che pretendere una soluzione da parte sua, anche perché appunto prima occorre capire se quello è davvero il problema.
Ti dico queste cose perché il problema muffa non è così facile da risolvere, ma soprattutto ognuno potrebbe addurre le sue ragioni per non fare nulla (mi è capitato...), e nessuno ci guadagna.
Quello che penso è fondamentalmente che:
- Gli immobili in Italia sono costruiti da schifo, almeno quelli degli ultimi 30/40 anni, nonostante li facciano passare per edifici "di qualità", quindi questi problemi sono all'ordine del giorno, dipendono molto anche dai materiali usati, o dalle vernici etc etc
- Negli ultimi 2/3 anni ha piovuto davvero molto, rendendo l'accumulo di acqua e umidità piuttosto importante, più o meno in tutte le zone d'Italia (ma specialmente al nord), e rendendo problemi di questo tipo piuttosto comuni. I muri sono spesso bagnati e l'umidità interna fa il resto.
- Le abitudini personali sono spesso causa di questi problemi, cioè le responsabilità non sono solo "esterne"...non si può demandare al proprietario la soluzione di un problema (di cui comunque è da valutare l'entità) non direttamente dipendente da lui o dalle sue mancanze.

Infine: anche io ho il problema muffa in casa, e ho preso provvedimenti, con sali, umidificatore (inverter...) etc ma comunque il problema rimane. La casa è a posto, il tetto e le facciate sono in buone condizioni...cosa dovrei fare? Chiamare il proprietario e obbligarlo a fare un cappotto esterno (cosa che probabilmente sarebbe l'unica soluzione, sempre se lo realizzano correttamente) isolando al massimo tutti i ponti termici? Non mi pare una soluzione percorribile in breve tempo, né con costi ragionevoli (anche perché si tratta di un condominio). La soluzione è che mi tengo la muffa in casa, cercando di ridurla al minimo, magari cambiando certe mie abitudini, e provo a concordare col proprietario ad esempio un rimborso sull'imbiancatura che farò in primavera, con vernici antimuffa etc etc. Ma più di così non credo tu possa pensare di fare, a meno che non hai voglia di litigare e/o il tuo proprietario di casa è più disponibile della media.

Se vuoi un parere su un'esperienza molto recente: da PROPRIETARIO ho avuto un problema con un'inquilina, sempre a causa di muffa, a mio dire dovuto all'eccessiva umidità nell'appartamento (tanto che pareva di stare ai tropici quando si entrava in casa...). Beh, io ho valutato le cause e scritto una perizia firmata da me stesso architetto, ho chiamato una società esterna indipendente che ha tratto esattamente le medesime conclusioni, mettendole nero su bianco, e mi sono preso le mie responsabilità chiedendo all'inquilina di adottare alcune soluzioni (a costo zero tra l'altro...), per poi valutare quali interventi adottare in primavera se il problema non si fosse risolto. Beh lei non ha fatto NULLA, nemmeno pulito la muffa con una spugna, nemmeno allontanato di un cm i mobili dalle pareti esterne...e ovviamente la muffa non è scomparsa. Di contro ha insistito sul fatto che io la stavo facendo vivere in un ambiente insalubre, ha smesso di pagare l'affitto per due mesi e si è rivolta agli avvocati.
Beh ha perso. Si è fatta il sangue marcio per 6 mesi, io non ho speso un € (l'assicurazione di solito comprende un'assistenza legale, seppur minima) e se ne è andata di casa pagando tutto il preavviso, le spese arretrate e tutto il resto. E sono stato buono a non chiederle danni morali e rimborso danni all'immobile (per sfregio mi ha scollegato i cavi di 4 prese di corrente e smollato le viti di tutti i rubinetti monoleva).
Io ho tolto la muffa in tutto l'appartamento in circa 10/15 minuti con una spugna e un po' di ammoniaca, e non ne sono rimaste tracce: ho dato il bianco con prodotto apposito (sperando che funzioni...) e ri-affittato la casa. Ho avvertito il nuovo inquilino del possibile problema e lui la casa la ha presa comunque, ma dopo un anno e mezzo il problema non si è più presentato.

Valuta tu cosa sia meglio fare...
Ciao
 

uragano

Membro Attivo
Professionista
se la muffa persiste nonostante gli interventi effettuati,esiste un modo molto veloce per far smuovere il proprietario.domanda alla ASL loro verificano la situazione,poi provvedono ad inviare il verbale del sopralluogo al proprietario invitandolo a provvedere per sanare la situazione.(altrimenti rischia che le venga tolta l'agibilita' della casa).per la caldaia deveo essere a norma non credo che debba pagare il locatore(oggi affitto e per un anno il problema e' del proprietario-se cosi non fosse e la certificazione scadesse il giorno dopo il contratto chi paga?) auguri
 
Ultima modifica:

vaka85

Nuovo Iscritto
Conduttore
Ciao Mborbo,
grazie per la tua opinione, molto interessante.

1) caldaia: ok, problema chiuso.

2) muffa:
io capisco che il proprietario non abbia tutte le colpe, dopotutto non l'ha costruita lui la casa, ma almeno che faccia qualcosa per venirmi incontro..
Io non so se ci sono problemi strutturali o meno, ma sta di fatto che sono invaso dalla muffa. In casa non ci sono mai, giusto la sera, quindi di umidità io ne creo poca. Quando posso apro la finestra. I panni li stendo in una camera che non è nemmeno affetta dal problema. I mobili sono staccati dal muro di più di una spanna. Spruzzo varecchina a vagoni. Persino in bagno, considerando tutti i vapori che ci possono essere, non c'è nessun problema.
Non voglio una guerra col proprietario, ma visto che già pago un canone un pò sopra la media, che almeno ci venga un pò incontro.
Più di così poi cosa posso fare? Anche perchè tengo acceso 2 ore al giorno un aggeggio che consuma sui 250 W, l'enel mica me la regala l'energia elettrica...
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Mi sembra che mborbo sia stato più che esaustivo nella sua articolata risposta. Vorrei solo aggiungere due cose. La prima è che quanto dice è verissimo: i problemi di muffa sulle pareti dipendono quasi sempre da condensa interna dovuta sia al clima di zona (umido o secco, molto freddo), sia, soprattutto, alle abitudini di chi abita l'immobile, che, spesso, mantiene una temperatura elevatissima nell'appartamento e non arieggia adeguatamente (un'ora al giorno non basta sicuramente) ovvero, per esempio, si fa docce caldissime con molto vapore e non arieggia successivamente, e così via (ci sono certi appartamenti che sembrano pezzi di isole tropicali...). La seconda cosa è un pò più pratica, tenendo presente che la muffa da condensa si forma, di solito su pareti e soffitti che sono a diretto contatto con l'esterno (muri perimetrali, soffitti sotto a terrazzi scoperti, etc..). Io ho risolto il problema in un modo molto semplice suggeritomi da un vecchio pittore (naturalmente in associazione con una adeguata areazione della casa per almeno 4-6 ore al giorno): i negozi di carte da parati vendono dei fogli di polistirolo espanso molto sottili (meno di 0,5 mm) ed anche il relativo collante speciale ad un prezzo accessibilissimo: foderando (in piena estate e con le pareti secchissime) il soffitto o le pareti dove si forma la muffa con tali fogli (che, poi, possono essere stuccati e pitturati e risultano invisibili), questi fanno da coibente, in modo tale che la parete non si raffreddi eccessivamente causando il deposito di condensa, che poi ammuffisce. Se non hai una media manualità te lo potrà fare un bravo pittore con una spesa minima.
 

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