clery

Membro Attivo
Proprietario Casa
Sono proprietaria di un appartamento in una palazzina bifamigliare ( due appartamenti relative cantine e box, giardinetto e cortile interno) per acredini ancora legate ai vecchi proprietari del mio appartamento l'altro proprietario si rifiuta di avere con me ogni contatto di sorta e maltratta in ogni modo possibile il mio inquilino.
Così facendo rende impossibile la manutenzione ordinaria e straordinaria dello stabile e minaccia (dal balcone) ogni tecnico mandato sul posto per vedere problemi legati alle cose comuni (cancello automatico, portoncino d'ingresso, giardino, ecc.). Non esiste ancora ad oggi un contatore condominiale le varie utenze comuni (luce scale, canc.automatico, ecc.) sono allacciate al suo contatore personale, questo gli arroga il diritto di vantare la proprietà delle stesse. Senza contare l'impianto elettrico delle cantine dei tempi della guerra (bachelite, ecc.).
Mi chiedo che tipo di assicurazione potrei fare senza che accusino anche me di incuria.
Il mio avvocato ha già iniziato una procedura di conciliazione ma dubito che servirà a qualcosa dato che ormai non ritira più neanche le mie raccomandate.
Un traguardo potrebbe essere riuscire a firmare un regolamento di condominio visto che per lui il Codice Civile non ha valore e nominare un amministratore ma qui viene il bello perchè siamo ben al di sotto della soglia minima di condomini con l'obbligo di amministratore (8 se non sbaglio).
Il mio avvocato sta ancora studiando come presentare l'eventuale causa perchè non essendoci l'obbligo di legge potrebbe essere rigettata.
Qualcuno a dei consigli da darmi? AIUTO
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Il mio avvocato sta ancora studiando come presentare l'eventuale causa perchè non essendoci l'obbligo di legge potrebbe essere rigettata.
Il tuo avvocato dovrebbe sapere che, ex art. 1139 c.c., la nomina di un amministratore giudiziale ai sensi dell'art. 1105, quarto comma c.c. è applicabile ai cosiddetti condomini minimi, e cioè alle collettività condominiali composte da due soli partecipanti.
 
O

Ollj

Ospite
Il mio avvocato sta ancora studiando come presentare l'eventuale causa perchè non essendoci l'obbligo di legge potrebbe essere rigettata.
Qualcuno a dei consigli da darmi? AIUTO
Modestamente parlando: la scelta del suo avvocato non è azzeccata.
Come detto da Nemesis.
Unico elemento che giustificherebbe il suo avvocato: rivolgersi al Giudice in assenza di elementi che ne giustifichino l'intervento (lo stabile non ha bisogno di alcun intervento, esiste collaborazione tra condòmini, viene svolto quanto necessario per la conduzione...), ma da quanto ha lei descritto è proprio il contrario.
Volontaria giurisdizione e nomina amministratore giudiziale.
Se ci riesce, parli di ciò con qualcuno che ha la fiducia del vicino: forse così capirà che gli converrà venire a patti con lei (un amministratore costa)
 

clery

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie per l'indicazione che girerò a chi di dovere, sperando ancora che la conciliazione abbia buon esito e non sia necessario andare oltre.
 

clery

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie Olly, purtroppo lo so che un amministratore costa ma quando l'altro proprietario rifiuta qualunque contatto (bisogna anche capire la tipologia: 40 anni di cause "insulse" con il precedente proprietario; quando la mia proprietà è stata in vendita piantonava l'attività dell'agente immobiliare per denigrarla e scoraggiare gli acquirenti; ora controlla le targhe delle auto dei miei inquilini, violando la loro privacy, per contestare la possibilità o meno di parcheggiare, ecc.) perchè vuole che venda a lui per poco o nulla che già si considera l'unico proprietario (ha cercato di usocapire il tetto!) e agisce come tale (lascia l'immondizia dove più gli fa comodo, pota le piante delle parti comuni sostenendo che sono le sue perchè le ha piantate lui e minaccia chiunque taglia un ramo per non cavarsi gli occhi o perchè non si riesce più ad aprire il portoncino d'ingresso. E' una situazione border-line purtroppo che a raccontarla sembra impossibile eppure ...
 
O

Ollj

Ospite
Grazie per l'indicazione che girerò a chi di dovere, sperando ancora che la conciliazione abbia buon esito e non sia necessario andare oltre.
Ne dubito, ma spero ci riesca.
Visto il tipo, per lui la conciliazione sarà l'ennesima prova dell'altrui aggressività.
Lasci perdere la conciliazione punti alla volontaria giurisdizione per un amministratore; non le servirebbe nemmeno il legale (tuttavia non le consiglierei di far da solo). Costi: Bollo 27,00 Euro + Contributo 98,00 Euro (+ compenso suo avvocato)
Ecco un esempio:

http://www.tribunale.torino.giustizia.it/it/Content/Index/15369
 
O

Ollj

Ospite
Era un esempio e come tale deve essere adattato al caso concreto. Ecco perchè le sconsigliavo di far da solo.
Saluti
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Mmmmh... direi che la questione sia tutt'altro che semplice.
Un Giudice può certamente nominare un amministratore in un Condominio minimo...ma la carica varrà per il limitato tempo di sistemazione di quanto in difetto.

Su certe cose poi (la vecchia bachelite,...forse meglio di certe plastiche) non esiste obbligo di messa a norme per chi vi abita da sempre.
Cosa diversa per chi dà in affitto.
 
O

Ollj

Ospite
ma la carica varrà per il limitato tempo di sistemazione di quanto in difetto.
La carica varrà sine die: non esiste l'amministratore a tempo.
Unico limite come su avevo detto: dimostrare al Giudice che l'amministratore serve (e la litigiosità del vicino fa ben sperare in tal senso = impossibile prendere alcuna decisione stante suo rifiuto)
 

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