Salve a tutti.
Vi espongo il problema che ha la mia seconda figlia riguardo all'oggetto .
Faccio una breve sintesi: l'anno scorso ha venduto un appartamento acquistato, nel 2005, con agevolazione prima casa ed è in procinto, prima che trascorra un anno dalla vendita, di acquistarne un altro a Milano.
- Il compromesso è stato firmato 15 giorni fa .
- Il Rogito per l'acquisto è previsto entro il 20 Luglio 2017;
- Mia figlia vanta un Credito d'Imposta corrispondente all'IVA pagata al momento del primo acquisto e che potrà essere fatto valere solo dopo il prossimo rogito;
- Anche il nuovo acquisto sarà soggetto ad IVA 4 %,
- Il nuovo acquisto riguarda un immobile di Classe Energetica B, e pertanto darà diritto ad una detrazione pari al 50 % dell'IVA
Tutto ciò premesso, aggiungo che è stata fatta una analisi finanziaria per i prossimi anni dalla quale risulterebbe che è praticamente impossibile, per non dire inutile, riportare il Credito di Imposta nella Dichiarazione dei redditi (Mod. 730) per i seguenti motivi:
- Mia figlia è un Lavoratore Dipendente a tempo indeterminato;
- Per i prossimi anni, essendo soggetta alla fine di ogni anno al conguaglio fiscale da parte del datore di lavoro, per effetto di detrazioni fiscali varie, interessi su mutuo, assicurazioni, IVA per Classe energetica immobile, etc, sarà sempre a credito.
- Pertanto sarà impossibile compensare il vecchio Credito d'Imposta per riacquisto prima casa in quanto non avrà debiti da liquidare con mod. F24.
Ho analizzato l'altra opzione e cioè quella di effettuare il recupero in sede di rogito ma una ventina di giorni fa, parlando con l'impiegata dello studio notarile, senza approfondire l'argomento, questa persona mi riferì che non era possibile senza spiegarmi il motivo. La risposta non mi convinse per niente.
Per illustrare meglio la situazione devo aggiungere qualche altro particolare:
- Lo studio Notarile è in stretta relazione con l'Impresa Immobiliare che vende l'immobile;
- L'impresa si accolla le spese del rogito.
- L'IVA sul nuovo acquisto è superiore a quella del primo acquisto (credito d'Imposta).
In base a questi elementi gradirei qualche consiglio sull'argomento, se esistono altre soluzioni, e sopratutto se è credibile la versione dello studio notarile.
Ringrazio in anticipo chi vorrà intervenire.
P.S: Gradirei sapere, inoltre, per quanti anni si potrebbe riportare un credito di imposta nel Mod. 730.
Vi espongo il problema che ha la mia seconda figlia riguardo all'oggetto .
Faccio una breve sintesi: l'anno scorso ha venduto un appartamento acquistato, nel 2005, con agevolazione prima casa ed è in procinto, prima che trascorra un anno dalla vendita, di acquistarne un altro a Milano.
- Il compromesso è stato firmato 15 giorni fa .
- Il Rogito per l'acquisto è previsto entro il 20 Luglio 2017;
- Mia figlia vanta un Credito d'Imposta corrispondente all'IVA pagata al momento del primo acquisto e che potrà essere fatto valere solo dopo il prossimo rogito;
- Anche il nuovo acquisto sarà soggetto ad IVA 4 %,
- Il nuovo acquisto riguarda un immobile di Classe Energetica B, e pertanto darà diritto ad una detrazione pari al 50 % dell'IVA
Tutto ciò premesso, aggiungo che è stata fatta una analisi finanziaria per i prossimi anni dalla quale risulterebbe che è praticamente impossibile, per non dire inutile, riportare il Credito di Imposta nella Dichiarazione dei redditi (Mod. 730) per i seguenti motivi:
- Mia figlia è un Lavoratore Dipendente a tempo indeterminato;
- Per i prossimi anni, essendo soggetta alla fine di ogni anno al conguaglio fiscale da parte del datore di lavoro, per effetto di detrazioni fiscali varie, interessi su mutuo, assicurazioni, IVA per Classe energetica immobile, etc, sarà sempre a credito.
- Pertanto sarà impossibile compensare il vecchio Credito d'Imposta per riacquisto prima casa in quanto non avrà debiti da liquidare con mod. F24.
Ho analizzato l'altra opzione e cioè quella di effettuare il recupero in sede di rogito ma una ventina di giorni fa, parlando con l'impiegata dello studio notarile, senza approfondire l'argomento, questa persona mi riferì che non era possibile senza spiegarmi il motivo. La risposta non mi convinse per niente.
Per illustrare meglio la situazione devo aggiungere qualche altro particolare:
- Lo studio Notarile è in stretta relazione con l'Impresa Immobiliare che vende l'immobile;
- L'impresa si accolla le spese del rogito.
- L'IVA sul nuovo acquisto è superiore a quella del primo acquisto (credito d'Imposta).
In base a questi elementi gradirei qualche consiglio sull'argomento, se esistono altre soluzioni, e sopratutto se è credibile la versione dello studio notarile.
Ringrazio in anticipo chi vorrà intervenire.
P.S: Gradirei sapere, inoltre, per quanti anni si potrebbe riportare un credito di imposta nel Mod. 730.