PiccaLilli

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buonasera a tutti, cercherò di essere il più concisa e chiara possibile. Spero possiate aiutarmi.

Inizio col dire che ho 23 anni e sono attualmente disoccupata in cerca di lavoro.

Da 5 anni io e mia madre (60 anni) conviviamo con sua sorella (56 anni) che a oggi ha la residenza presso la nostra abitazione. E’ stata una decisione presa in seguito a difficoltà economiche, per nostro conto, che si sono più o meno sistemate.
Già a metà del periodo di convivenza la situazione ha iniziato a diventare pesante: i contrasti fra le due sorelle sono all’ordine del giorno, mia zia tempo addietro ha fatto un esposto ai carabinieri accusando, ridicolmente e ingiustamente, mia madre di averla minacciata con un coltello (falsità accertata da successivo controllo delle forze dell’ordine), e persino i vicini si sono più volte lamentati delle sue grida e del rumore e onestamente non so più che fare.

La situazione economica di mia madre è questa: percepisce la disoccupazione, ha da pagare il mutuo e le bollette e le varie spese generali per la casa e avendo la sorella a carico pure i suoi alimenti. Io con i vari lavoretti che ho svolto negli anni la aiuto come posso, mi pago da ottobre 2019 gli alimenti e ogni necessità personale.
Mia zia, d’altro canto, non lavora e non ha reddito, non aiuta economicamente in casa (non ci è dato sapere l’importo presente sul suo conto), banalmente dà una mano con le pulizie e studia, fuori corso da almeno un anno e mezzo, all’Università da non frequentante. Si lamenta e basta.

// piccola parentesi. Pretende di avere un certa alimentazione senza aver effettuato visite mediche così da attestare intolleranze e con la stessa modalità professa di non poter stare troppo in piedi per il male alle ginocchia costante.//

Non fa nulla di concreto per cercarsi un lavoro, fuma (perchè i soldi per il tabacco ci son sempre), è sempre in casa a “studiare”, darà sì e no 2 esami all’anno, e quando non studia incolpa mia madre di non fornirle la serenità necessaria a finire l’Università.
Personalmente è divenata insostenibile anche per me la cosa.
Condividiamo la casa con lei (io persino la camera da letto) e non sappiamo come fare a risolvere questo problema.
Mia mamma è il parente più prossimo in linea per sua sorella. Genitori deceduti, nessun marito, niente figli; le deve gli alimenti per legge, ma mia zia si fa forte del fatto che, a detta sua, le è dovuto anche il dover stare in casa nostra. Dice che mia mamma è obbligata non avendo lei reddito.
la mia domanda è:

Cosa si può fare? Non si può fare nulla per intervenire, anche a fronte del fatto che lei non stia cercando lavoro, per mandarla fuori di casa? Gli alimenti in quel caso sarebbero ancora obbligatori?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Non hai chiarito di chi erano le "difficoltà economiche" ... presumendo fossero di tua zia che avete accettato di ospitare e "foraggiare".

In concreto è un comodato verbale...che tua madre può revocare ma comporta tempi lunghi specie se sarà costretta a rivolgersi ad un Giudice.

Tua zia come è in grado di fare lavori domestici e studiare è anche abile da trovarsi un lavoro.
Dovete semplicemente decidere se reagire con decisione o continuare a sopportare.
 

PiccaLilli

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Non hai chiarito di chi erano le "difficoltà economiche" ... presumendo fossero di tua zia che avete accettato di ospitare e "foraggiare".

In concreto è un comodato verbale...che tua madre può revocare ma comporta tempi lunghi specie se sarà costretta a rivolgersi ad un Giudice.

Tua zia come è in grado di fare lavori domestici e studiare è anche abile da trovarsi un lavoro.
Dovete semplicemente decidere se reagire con decisione o continuare a sopportare.


Mie e di mia madre! scusa, grazie di avermelo fatto notare, provvedo a modificare
 

PiccaLilli

Nuovo Iscritto
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Buonasera a tutti, cercherò di essere il più concisa e chiara possibile. Spero possiate aiutarmi.

Inizio col dire che ho 23 anni e sono attualmente disoccupata in cerca di lavoro.

Da 5 anni io e mia madre (60 anni) conviviamo con sua sorella (56 anni) che a oggi ha la residenza presso la nostra abitazione. E’ stata una decisione presa in seguito a difficoltà economiche, per nostro conto, che si sono più o meno sistemate.
Già a metà del periodo di convivenza la situazione ha iniziato a diventare pesante: i contrasti fra le due sorelle sono all’ordine del giorno, mia zia tempo addietro ha fatto un esposto ai carabinieri accusando, ridicolmente e ingiustamente, mia madre di averla minacciata con un coltello (falsità accertata da successivo controllo delle forze dell’ordine), e persino i vicini si sono più volte lamentati delle sue grida e del rumore e onestamente non so più che fare.

La situazione economica di mia madre è questa: percepisce la disoccupazione, ha da pagare il mutuo e le bollette e le varie spese generali per la casa e avendo la sorella a carico pure i suoi alimenti. Io con i vari lavoretti che ho svolto negli anni la aiuto come posso, mi pago da ottobre 2019 gli alimenti e ogni necessità personale.
Mia zia, d’altro canto, non lavora e non ha reddito, non aiuta economicamente in casa (non ci è dato sapere l’importo presente sul suo conto), banalmente dà una mano con le pulizie e studia, fuori corso da almeno un anno e mezzo, all’Università da non frequentante. Si lamenta e basta.

// piccola parentesi. Pretende di avere un certa alimentazione senza aver effettuato visite mediche così da attestare intolleranze e con la stessa modalità professa di non poter stare troppo in piedi per il male alle ginocchia costante.//

Non fa nulla di concreto per cercarsi un lavoro, fuma (perchè i soldi per il tabacco ci son sempre), è sempre in casa a “studiare”, darà sì e no 2 esami all’anno, e quando non studia incolpa mia madre di non fornirle la serenità necessaria a finire l’Università.
Personalmente è divenata insostenibile anche per me la cosa.
Condividiamo la casa con lei (io persino la camera da letto) e non sappiamo come fare a risolvere questo problema.
Mia mamma è il parente più prossimo in linea per sua sorella. Genitori deceduti, nessun marito, niente figli; le deve gli alimenti per legge, ma mia zia si fa forte del fatto che, a detta sua, le è dovuto anche il dover stare in casa nostra. Dice che mia mamma è obbligata non avendo lei reddito.
la mia domanda è:

Cosa si può fare? Non si può fare nulla per intervenire, anche a fronte del fatto che lei non stia cercando lavoro, per mandarla fuori di casa? Gli alimenti in quel caso sarebbero ancora obbligatori?

n.b. Specifico che i problemi economici 5 anni fa (di cui comunque si fanno sentire gli strascichi) erano di mia madre e di conseguenza miei
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
Se vi scannate in casa tra parenti, pensi che un forum ti dia consigli? La situazione consiglierebbe di allontanare gli estranei alla famiglia, ma se non riesci con le buone cosa vuoi fare?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
n.b. Specifico che i problemi economici 5 anni fa (di cui comunque si fanno sentire gli strascichi) erano di mia madre e di conseguenza miei

Quindi se erano vostri perché avete accolto un ulteriore problema e fonte di spesa?

Non è che magari inizialmente la zia abbia fatto un intervento finanziario che ha risollevato i bilanci?
 

PiccaLilli

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Mie e di mia madre! scusa, grazie di avermelo fatto notare, provvedo a modificare
Si era deciso di comune accordo di iniziare la convivenza per aiutarsi con le spese reciprocamente. Niente è stato messo per iscritto, solo accordi verbali. Zia da parecchio però non aiuta con le spese nè fa qualcosa per cambiare la situazione...
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Da 5 anni io e mia madre (60 anni) conviviamo con sua sorella (56 anni) che a oggi ha la residenza presso la nostra abitazione.
E' una situazione molto simile (probabilmente la stessa) descritta l'anno scorso (probabilmente da tua mamma) in questa discussione:
in cui si consigliava di revocare il comodato verbale.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Da 5 anni io e mia madre (60 anni) conviviamo con sua sorella (56 anni) che a oggi ha la residenza presso la nostra abitazione.
Situazione complessa: considerando che tua zia è una donna più vicino all' età pensionistica (65 anni) che all'età lavorativa, se non ha mai lavorato quando raggiungerà l'età prevista avrà la pensione sociale. Oggi come oggi non troverà nessun privato disposto ad affittargli un appartamento essendo senza reddito da lavoro. Prova a vedere presso la Curia, magari qualche ente religioso, che in un paese vicino possono avere qualche disponibilità abitativa. Certe Chiese hanno degli edifici parrocchiali annessi nel complesso ecclesiastico; ci sono gli appartamentini dei preti; con la crisi che oggi c'è molti sono liberi.
In ogni caso l'allontanamento gioverà a tutti.
 

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