bernas

Membro Ordinario
Buongiorno a tutti,
lo scorso ottobre mi sono recato presso un avvocato per chiedere la liberazione di un piccolo magazzino che avevo concesso in comodato gratuito ad un (ex)amico.

Ho incontrato l'avvocato il primo giorno per consegnare il contratto ed ho firmato una delega di rappresentanza ma allo stesso tempo ho detto di non procedere perchè avrei cercato di risolvere bonariamente la cosa.

Visto che i tentativi fatti non avevano portato a nulla rivado dall'avvocato per attivare la cosa ma quando mi dice che la mediazione è obbligatoria e che mi sarebbe costata migliaia di euro (tra la conciliazione stessa e la sua assistenza) senza nessuna garanzia di arrivare in fondo ho fermato definitivamente il tutto ed alla fine ho risolto facendo in prima persona.

La scorsa settimana mi vedo recapitare una notula per una parcella che supera i 900 euro.

Guardandola mi accorgo che il valore della causa è errato (ha calcolato il valore dell'immobile come se fosse stato un appartamento per cui circa 30.000 euro al posto di 11.500 (C1)) e questo già secondo il tariffario forense l'abbasserebbe di circa 300 euro, ma anche del fatto che mi ha applicato il tariffario per "tribunale ed equiparati".

Adesso volevo avere il vostro parere perchè per conto mio, visto che nessuna mediazione nè causa di fronte al giudice è mai stata iniziata, nessuna raccomandata o diffida è mai stata inviata, al massimo mi l'avvocato potrebbe chiedermi il compenso per 2 incontri di consulenza, cosa ne pensate?

Come dovrei procedere? andare direttamente dall'ordine degli avvocati della mia città per denunciare l'illecito?

Grazie anticipatamente,
Ron.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Caro Bernas,
quello che scrivi ha molto buon senso e quindi, con coraggio, determinazione e correttezza, telefona all'avvocato ed esponi la tua idea, ovvero che...
"sicuramente, involontariamente, la Segretaria dell'Avv.to (così dai a questi il modo di uscire elegantemente dalla figuraccia, addossando la colpa alla sua segretaria) ha frainteso i valori ed emesso una parcella che ti ha basito, ma siccome conosci la professionalità dell'avvocato, sei sicuro che non hai altro che da pagare il tempo, pur prezioso, sprecato nei due incontri, quindi al massimo ti aspettavi circa 200 euro"...
La prossima volta, cerca di ricordarti chi ti ha consigliato questo avvocato e di essere più attento nella ricerca.
Auguri
 

bernas

Membro Ordinario
Adriano, grazie mille del consiglio credo che almeno in prima battuta lo seguirò.

In effetti mi avevano consigliato un collega di studio dell'avvocato in questione (infatti questo è penalista), ma una volta in contatto con lo studio non mi ha lasciato neppure parlare con l'altro avvocato e devo dire che per tutto il tempo ho notato una certa insistenza da parte sua di rappresentarmi (vedasi la firma della delega al primo incontro quando ancora non avevo deciso nulla).

Spero che questo episodio serva ad altri, sicuramente servirà a me a chiarire le cose con gli avvocati fin dal primo contatto, peccato che non sia passata la legge circa i preventivi obbligatori per gli avvocati.

Grazie nuovamente e Buona giornata.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
molti amici avvocati mi dicono che hanno difficoltà a farsi pagare da persone che, dopo essersi rivolte a loro, si accordano privatamente o si riconciliano con il coniuge dal quale volevano separarsi e non considerano che comunque, anche senza arrivare in tribunale, loro una parte di lavoro l'hanno svolta. ciò nonostante la pretesa del tipo mi sembra eccessiva, deve esser pagato per il tempo perso ma non così tanto.
 
I

iaragos

Ospite
La mia opinione:
La tariffa da applicare è quella "Stragiudiziale"; non importa se è stato firmato il mandato.
Per la determinazione del valore si discute: a mio avviso il valore della controversia nel suo caso è "indeterminato"; ciò perchè l'art. 15 c.p.c. cui si fa riferimento per le controversie riguardanti immobili (non in locazione laddove il valore è dato dai canoni) non comprende il comodato, per cui il riferimento al valore dell'immobile non sarebbe corretto. Detto ciò, poichè mi pare di capire che in vece l'avvocato abbia calcolato detto valore, gli segnali la correzione dato che è a lei favorevole.
Le voci tariffarie (tabella D) dovute (in base al valore che lei ha dichiarato; ma occhio che se applica l'indeterminato come sarebbe giusto, i costi lievitano) sono:
- Posizione e archivio (diritto fisso € 13)
- esame e studio (da € 180 a € 690)
- conferenza di trattazione (per ogni ora o frazione di ora; sia in studio che telefonica) (da €35 a €60 x ora o frazione)
- consultazioni orali che esauriscono la pratica (da €15 a € 150) a meno che implichino informativa e studio particolari (da € 90 a € 295).
Lei ha diritto di chiedere, nelle oscillazioni tra minimo e massimo, quale "misura" abbia adottato l'avvocato e, se la motivazione non le sembra congrua, può chiedere il vaglio del Consiglio dell'Ordine. Quest'ultimo, per valori minimi e medi solitamente conferma la parcella; se sono applicati i massimi senza motivo ridurrà la parcella.
I penalisti sono spesso esosi perchè hanno maggiore libertà nella determinazione dei compensi nella loro materia e tendono ad applicare lo stesso metodo in materia civile...
P.S. gli avvocati si irrigidiscono di fronte al cliente "so tutto io" per cui segua il consiglio di chi le ha suggerito l'approccio morbido. Se s'impunta, faccia opinare la parcella. In ogni caso, se non è soddisfatto, diffonda il suo parere in merito...
 

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