madol

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno!

Chiedo, cortesemente agli esperti di questo settore, un aiuto sul problema che espongo.

Nel mio condominio di 4 unità abitative, palazzo degli anni 30 , il proprietario del piano terra richiede un intervento sulle fosse settiche e pozzetti che si presentano secondo lui in “ posizione irregolare , in quanto adiacenti al muro perimetriale in violazione delle norme igienico sanitarie”.

Il proprietario accusa infiltrazioni di acqua nella sua cantinola per cui vorrebbe un riposizionamento a maggiore distanza dal muro perimetriale con ampliamento , impermeabilizzazione delle fosse, oltre all'installazione di condutture che consentano la vuotatura senza interessare la singola proprietà.

Ci siamo detti d'accordo per partecipare alle spese di ventilazione della cantinola e forse anche alla impermeabilizzazione, per migliorare la problematica umidità, ma abbiamo molti dubbi sia sulla fattibilità dell 'intervento di riposizionamento in un palazzo anni 30 sia sulla richiesta di partecipazione economica da parte nostra.

Credo che, avendo egli acquistato, circa 20 anni fa, un appartamento al piano terra con cantina e servitù di svuotatura fosse biologiche, fosse consapevole, all'atto di acquisto, sia dell'età dell'immobile,sia dell' ubicazione delle fosse come anche del passaggio di servitù dal suo giardino per la svuotatura delle stesse.

Può pretendere da noi tutto questo stravolgimento che lui richiede, volendo anche farci carico di partecipazione alle spese. A logica, non mi sembra legale.

Attendo da voi , più esperti, un chiarimento.

Grazie , cordiali saluti-
 
O

Ollj

Ospite
Buon pomeriggio a Lei.
Il codòmino al pian terreno, nel lamentare l'irregolarità igienico-sanitaria delle fosse e suoi relativi impianti, ha dato prova di ciò? Ha esibito la normativa locale che a suo dire sarebbe violata?
Chi le scrive è ben conscio che, a livello locale, le autorità amministrative in base al proprio potere di regolamentazione possano intervenire, anche successivamente, per pretendere un adeguamento degli impianti esistenti alle nuove esigenze; ora se ciò non si fosse verificato obbligo alcuno vi sarà in capo al Condominio.
Altro il problema delle infiltrazioni lamentate; se esistenti le stesse dovranno essere eliminate ed in tal senso il Condominio dovrà sostenere la spesa (dando per scontato che l'infiltrazione interessi la parte strutturale dell'edificio a contatto con il terreno = bene comune = spesa in rapporto al valore millesimale salvo diversa convenzione); ciò però non significa che si debba provvedere allo spostamento delle fosse settiche: andrà valutata la causa dell'infiltrazione (potrebbe anche non essere connesso alla linea fognaria) e scelto l'intervento più idoneo per la soluzione del problema.
Come da lei correttamente inteso, il condòmino al pian terreno è gravato da servitù a favore del Condominio, ma non tanto per il decorso del tempo (20 anni dall'acquisto) bensì per destinazione del pater familiae ossia del costrutore (primo proprietario) che così dispose in merito ai servizi collettivi.
Se il proprietario del terreno volesse spostare l'impianto ben potrebbe farlo, ma dovrà offrire idonea collocazione su altro spazio di sua esclusiva proprietà e sostenerne integralmente il costo.
Distinti Saluti.
 

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