giuseppina fogli

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La nuova discussione verte su un caso di riconoscimento di quota parte della pensione di reversibilità dell'ex coniuge, pensione revocata poi in giudizio di secondo grado (appello).
Il quesito è il seguente:
E' possibile che dopo aver vinto una causa di primo grado a distanza di tre anni, su ricorso in appello del secondo coniuge, persa la causa, io debba restituire quanto percepito in questi 3 anni? Da notare che a me è stata dimezzata la mia pensione e se dovesse verificarsi che io debba veramente rimborsare gli enti previdenziali di quanto percepito risulterei danneggiata due volte.
Qualcuno mi può essere d'aiuto? Ho 30 giorni di tempo.
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StLegaleDeValeriRoma

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Per poter rispondere al suo quesito, che non è come chiedere un parere su quale autovettura scegliere per tutti i giorni, è necessario esaminare con attenzione l'iter processuale e la sentenza di secondo grado e se vi sono motivi fondati è opportuno presentare il ricorso in Cassazione a Roma senza perdere tempo.
Avv. Luigi De Valeri:daccordo:
 

giuseppina fogli

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La situazione è la seguente:
La sentenza è stata depositata a fine aprile 2011 e non so entro quale termine si può andare in cassazione. Nei precedenti giudizi era stato concesso il gratuito patrocinio mentre per la cassazione l'ordine degli avv.ti di Torino l'ha rifiutato. Sinceramente mi par strano che un ordine entri nel merito dell'opportunità o meno di ricorrere ma avevo deciso di soprasedere in quanto tutto sommato la differenza tra quanto percepivo con la reversibilità ex coniuge e quanto mi era stato ridotto della mia pensione di invalidità era minima. Lungi lontan da me prendere in considerazione la totale restituzione dei tre anni di reversibilità. Il problema credo verta sul fatto che il giudice di prime cure mi ha attribuito la reversibilità nonostante avessi accettato una liquidazione una tantum, addirittura aumentata percentualmente per lo stato di bisogno. Quello di secondo grado afferma che non vi è diritto in quanto, nonostante io avessi avuto il riconoscimento al mantenimento in sede di divorzio con la liquidazione in un'unica soluzione cessavo di avere ogni pretesa patrimoniale e non nei confronti dell'ex coniuge. Al momento ho presentato ricorso amministrativo ad Enasarco al fine di fermare i tempi (30 gg.) facendo presente inoltre la mia situazione essendo nullatenente, non escludo però che se esistessero le condizioni per poter ricorrere in cassazione usufruendo del gratuito patrocinio sicuramente ci proverei e mi domandavo se dovendo ricorrere in Cassazione e quindi su Roma forse la domanda si potrebbe ripresentare all'ordine degli avv.ti di Roma?
 

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