Elegance

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno,

sono nuovo del Forum e del sito, che reputo veramente ben fatto e molto molto utile.

Vorrei esporvi il mio caso.

a dicembre 2007 acquisto casa in una palazzina di 10 unita', terminata nel 2006. L'acquisto viene perfezionato tramite il costruttore.

Ora a distanza di poco piu' di 4 anni (dall'acquisto) sembrerebbe ci siano problemi con il tetto. Aggiungo che di fronte alla mia palazzina ne esiste un'altra uguale sempre composta da 10 unita', e con lo stesso amministratore.
Proprio in quest'altra, e' stata fatta una perizia da un geometra con tanto di fotografie relative alla situazione del tetto e dei camini, a dir poco, da quello che vediamo dalle foto, in uno stato pietoso, con le tegole rotte e sbriciolate, che hanno causato problemi di infiltrazione in qualche appartamento.

Lo stesso geometra ha detto, solo verbalmente, che anche nella nostra palazzina la situazione e' la stessa.

Siccome avrei intenzione di far periziare a questo punto il tetto, da un altro geometra o ingegnere, coem mi consigliate di comportarmi nel caso in cui la situazione fosse effettivamente quella descritta ?

Intendo dire, come dovrei agire o dovremmo agire noi condomini nei confronti del costruttore ?

L'amminsitratore ha gia' inviato il verbale di assemblea e la perizia eseguita al costruttore, che possiede ancora qualche appartamento invenduto, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta allo stato attuale.

Quanto puo' costare una perizia di questo tipo ?

Mi scuso per la lungaggine e per le domande, ma trovandosi in una giungla, si cerca sempre di sopravvivere al miglior dei modi.

Grazie
 

Il medico della casa

Membro Attivo
Gentile Elegance,
ti rispondo con cognizione di causa, in quanto mi occupo spesso di questi problemi, sia per conto del costruttore che della proprietà. Sono infatti specializzato in danni e difetti delle costruzioni edili.
Nella fattispecie allo studio, e sulla base di quanto mi è noto, è chiaro che esistono dei gravi difetti costruttivi tali da creare danno all'immobile limitandone la fruizione, oltre a costituire rischio e pericolo per potenziali crolli parziali (in riferimento ai quali sareste voi condomini i responsabili) degli elementi danneggiati.
I passi da fare in questo caso sono i seguenti:
a) notifica dello stato di fatto al costruttore, che ricordiamo è garante della corretta esecuzione delle opere per anni 10 dalla loro consegna, per vizi e difetti costruttivi (art.1669 cc)
b) nomina di un Consulente Tecnico di Parte (CTP) che avendo titolo e conoscenze tecniche adeguate all'incarico, individuerà danni e difetti presenti sulla costruzione, e valuterà costi e tempi necessari per la loro eliminazione, oltre che per la riqualificazione statica, estetica e funzionale delle opere.
c) affidamento di incarico ad uno Studio Legale, che provvederà alla messa in mora del costruttore al fini dell'esecuzione degli interventi previsti, nell'interesse della proprietà (condominio)
Prova così, normalmente rispondono al Legale e poi ci si accorda per i lavori di ripristino, che dovranno a questo punto essere svolti sotto la supervisione del vostro CTP, che si assumerà le conseguenze di eventuali errori o difetti di esecuzione in corso di ripristino. Dovrà infatti emettere un documento di collaudo attestante la corretta esecuzione degli interventi, a garanzia del condominio.
Se non dovessero rispondere o se non si dovesse trovare un accordo fra le parti, sarà il vostro Legale a suggerirvi le soluzioni. Penso che dovrete dar luogo ad un contenzioso civile dove il Tribunale nominerà un CTU, ovvero un Consulente Tecnico d'Ufficio che valuterà danni e difetti per conto del Tribunale. In quel caso l'eventuale sentenza emessa in giudizio, terrà conto sia della vostra perizia che di quella del CTU.
Vi consiglierei però di cercare di giungere a transazione prima dell'avvio di un procedimento civile.
Saluti,
Il medico della casa
 

Elegance

Membro Attivo
Proprietario Casa
La ringrazio vivamente per la dettagliata procedura consigliatami, vedro' di mettermi in contatto con gli altri inquilini per decidere come procedere.
E' stato molto utile
A rileggerci

Elegance
 

sandretta

Membro Attivo
Proprietario Casa
Gentilissimo "Il Medico della Casa" ho letto con attenzione quanto indicato nella sua risposta , ma Le chiedo cosa noi Condomini potremmo fareper evitare che in attesa della risoluzione di una causa ( mediamente di molti anni ) l'edificio non subisca danni che si rivelino irreparabili o molto costosi.
L'antefatto è che il costruttore che ha ristrutturato la nostra palazzina non risponde alle raccomandate inviategli dall'amministratore in merito a pardite/infiltrazioni d'acqua provenienti dal tetto o da tubazioni da lui predisposte in terrazzini per un eventuale utilizzo di impianto di condizionamento.
Prossimamente ci sarà una riunione condominiale a cui parteciperà anche un avvocato scelto dall'amministratore ma da voci trapelate tra i condomini sembra che il suggerimento /consiglio che ci verrà dato sarà quello che "visto che in Itallia le cause durano molti anni , cari condomini conviene che facciate fare voi le riparazioni accollandovi i costi ( magari l'assicurazione del condominio potrà intervenire , secondo Lui ) .
Dato che non mi sembra una soluzione corretta , Vi chiedo cosa potremmo fare noi Condomini per tutelarci e nel contempo far eseguire i lavori che ormai sono divenuti urgenti soprattutto con l'approssimarsi della stagione invernale ?
Grazi in anticipo per le risposte/consigli che potrete darci.
Sandretta
 

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Nuovo Iscritto
playful

Dane Cook is a natural and the nicest, most easy-going, hard working, ethical guy you could hope to meet — who also happens to live in a house that almost literally looks down on all of us. (I know some people might not like his stand-up, but he’s really good at it. Test your old opinions: go see him at the Comedy Store some night; test your old MySpace-days prejudice). Working with Jeffrey Tambor — an actor who has been in two of Top Ten sitcoms of all time — will probably be the highlight of my career. He is the nicest, most interesting, inquisitive, playful, insightful, smart man around.
On writing:
Still want to be a writer? Of course you do. Hopefully my tale of woe sounds exciting and like a hard-shell-taco-and-whiskey you’d be happy to swallow (otherwise, quit now). Good. Now go write some more. (I recommend Swork in Eagle Rock if you need a good writing cafe.)
On female comedy writers:
PS: I will brag about something for a second, though. I can now say with certainty: if you ever find yourself in the position to get to put together a comedy writing staff, and then you complain that you can’t find enough funny women… Nay, if you already have a show on the air and you have like 12 guys and 2 women: you didn’t look hard enough. I insisted on having as near even as possible ratio of females to males (not including me they were 5:4), and aside from getting to be smug about it, it just makes for better energy and perspective in the room to have an even gender balance. Do it.
h/t Splitsider
 

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