Buonasera a tutti. Vorrei fare un quesito a cui commercialista ed avvocato non hanno saputo darmi risposta certa. Parlando con alcune persone (anche professionisti), del mio problema e anche del loro problema nel recupero crediti a mezzo pignoramento su conto corrente, quindi dopo aver intrapreso pratica legale, due di loro (ragioniere e avvocato) mi hanno riferito che anche dopo aver avuto la fortuna di trovare le banche del debitore bisogna avere un ulteriore fortuna a trovarci qualche soldo sopra e fin qui tutti d'accordo. Quello che mi ha fatto pensare e sinceramente il discorso è abbastanza logico riguarda invece gli eventuali investimenti del debitore che potrebbero non trovarsi presso la banca stessa ma presso la banca depositaria che quasi sempre è diversa. Faccio un esempio pratico se tizzio pignora caio ma caio ha solo fondi di investimento di diritto estero (per esperienza quasi sempre Irlandese e Inglese se non addirittura americano) i soldi si troveranno presso la banca depositaria (estera) mentre la banca italiana gestirà solo il trasferimento di liquidità e opererà gli adempimenti fiscali italiani. Adesso la domanda è : la banca a fronte di un pignoramento ai danni di un suo cliente deve rispondere per legge comunicando le disponibilità di tali cifre sul conto corrente /conto deposito/dossier titoli dell'interessato se il tutto intrattenuto presso la stessa banca o deve adoperarsi anche per far liquidare i fondi esteri di tale persona e renderli disponibili al creditore? A sentire queste due persone, quantomeno non vi sarebbe da parte della banca la volontà di fare ciò. Grazie anticipatamente