Gennaro Acone

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
terminati i lavori di un appartamento c'è sempre una differenza tra preventivo e consuntivo. Ma esiste una percentuale massima legalmente riconosciuta di differenza tra preventivo e consuntivo? Cioè per evitare di essere truffati di quanto percentualmente possono discostare preventivo da consuntivo ? Esempio.... Fino al 20% di differenza etc Grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Mi pare di aver letto qualcosa a proposito dove si citava appunto un 20 (o forse era 10).
La cosa sarebbe comunque poco rilevante visto che:
1) un preventivo non è un contratto
2)lavori su "commessa" sono sempre difficilmente valutabili/pronosticabili...e spesso in corso d'opera intervengono problemi o modifiche non previste.
 

Gennaro Acone

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Le cose non previste sono quelle discusse in corso d'opera e mi vanno bene... Ma sulle cose invece oggettive che in qualche modo possono avere un minimo e sottolineo un minimo di variabilità penso prevista da chi fa lavori del genere, forse c'è da discutere.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Terminati i lavori di un appartamento esiste sempre differenza tra preventivo e consuntivo, specialmente se esistono anche variazione di voci e lavorazioni e/o materiali.
Esiste anche il caso in cui la Direzione Lavori non ha previsto adeguatamente TUTTE le lavorazioni necessarie (nel preventivo) per ottenere il risultato richiesto. in questo caso la colpa non è dell'impresa ma del Professionista che ha realizzato il computo metrico estimativo.
Giusto per essere precisi fino in fondo!
 
O

Ollj

Ospite
Ma esiste una percentuale massima legalmente riconosciuta di differenza tra preventivo e consuntivo?
Esiste un alea del 10% che, se le parti non hanno specificamente regolato, graverà su chi subisce il maggior costo; ove l'aumento fosse maggiore del 10%, per pretendere l'aumento vi sono condizioni da rispettare; indennizzo sempre dovuto se il maggior costo è conseguenza di un evento "geologico".
Art.1664 Cc:
Qualora per effetto di circostanze imprevedibili si siano verificati aumenti o diminuzioni nel costo dei materiali o della mano d'opera, tali da determinare un aumento o una diminuzione superiori al decimo del prezzo complessivo convenuto, l'appaltatore o il committente possono chiedere una revisione del prezzo medesimo. La revisione può essere accordata solo per quella differenza che eccede il decimo.
Se nel corso dell'opera si manifestano difficoltà di esecuzione derivanti da cause geologiche, idriche e simili, non previste dalle parti, che rendano notevolmente più onerosa la prestazione dell'appaltatore, questi ha diritto a un equo compenso.
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Se c'è un capitolato dei lavori e non ci sono stati lavori FATTI FUORI CAPITOLATO NESSUN AUMENTO è PREVISTO, per eventuali extra lavori devono essere concordati e approvati preventivamente
 
O

Ollj

Ospite
Se c'è un capitolato dei lavori e non ci sono stati lavori FATTI FUORI CAPITOLATO NESSUN AUMENTO è PREVISTO...
Non è giuridicamente corretto; pur nel rispetto del capitolato, gli aumenti di costo superiori al 10% di alea, se comprovati devono essere remunerati.
Egualmente dovuto anche l'indennizzo causa problematiche geologiche
 
Ultima modifica di un moderatore:

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Poi sarebbe anche da vedere come è stato realizzato il capitolato buon @moderatore.
Se tu ristrutturi un immobile (ad esempio senza allacci) e non prevedi una voce con
Realizzazione di allaccio comprensivo di scavo, posa tubi, posa banda e reiterro (nel caso di un'opera esterna) la colpa non è dell'impresa ma del Professionista che non ha previsto quella voce.
Per cui l'importo (in caso di protesta del cliente) andrebbe imputata al Professionista e non all'Impresa.

Tutto ciò perchè senza un allaccio una casa non può diventare agibile ma rimane tale anche dopo la ristrutturazione.

P.s Sono sia un Professionista che Impresa per cui capisco entrambe le situazioni però mi piace essere preciso fino in fondo!
 

griz

Membro Storico
Professionista
a prescindere da quanto scritto sopra da altri, nei contratti d'appalto personalmente prevedo che le varianti siano concordate, valutate e pattuite sempre prima della loro realizzazione, cerco sempre di evitare i contratti a misura così che il cliente abbia sempre abbastanza chiaro quanto spenderà, ovviamente il computo metrico deve essere fatto bene e avallato dall'appaltatore. Su un appalto per nuova costruzione si può anche fare la contrattazione "a corpo", sulle ristrutturazioni invece non lo trovo corretto in quanto delle variabili imprevedibili ci sono sempre, a volte si inserisce già il riferimento a opere non prevedibili che però saranno valutate al momento.
In sostanza: operando tutti con la dovuta professionalità si evitano le ragioni di litigi futuri
 

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