ralf

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Fonte Idealista

Standard & poor's ha elaborato un rapporto sul mercato immobiliare europeo, in cui avvisa che la discesa dei prezzi non è ancora finita, nonostante il mercato dia segni di stabilizzazione. secondo l'agenzia di rating internazionale la nuova caduta dei prezzi si verificherà tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011. questa nuova correzione servirà a riequilibrare gli effetti della bolla immobiliare che abbiamo vissuto tra il 1999 e il 2007

in particolare, per quanto riguarda l'italia, i prezzi dovrebbero diminuire ancora del 12% per raggiungere una posizione di equilibrio. i calcoli di standard & poor's si basano su due fattori: la ratio tra tra valore della casa e, rispettivamente, gli affitti e gli stipendi. concretamente significa che si prendono i valori medi degli immobili e li si mette in relazione con i valori medi degli affitti e i valori medi degli stipendi

in entrambi i casi risulta che le case in italia sono sopravvalutate del 12%
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Caro Ralf, ti ringraziamo del prezioso richiamo alle informazioni finanziarie. Alle volte, da organi, molto vicini alla finanza creativa, arrivano notizie molto costruite. E' vero, è un momento in cui gli affitti non sono in crescita, anzi, nonostante che case nuove non si comprino con i volumi di un tempo, causa strozzatura del credito, psicologia della gente che percepisce la crisi. Ma in Italia, gli affitti sono sempre stati poco remunerativi, gli stipendi, mi sia concessa una digressione, sono stati meno colpiti in questi anni; a stipendi costanti, le rate dei mutui hanno pesato di meno, la bolletta dell'energia, sino a pochi mesi or sono ha pesato di meno, tutto il food non ha subito rincari nemmeno pari all'inflazione.
Valori degli immobili: le imprese hanno venduto sempre allo stesso prezzo, ormai da anni si costruisce con margini ridotti, si fallisce ma grandi svendite non ci sono state. Gli immobili di pregio, non si sono venduti in volumi esaltanti ma i prezzi sono all'incirca quelli, -10% in questa fase sono valori "normali". Molta gente, povera gente, ha svenduto perchè ha avuto bisogno, imprenditori, cassaintegrati, disoccupati, gente che deve ereditare e deve svendere per dividere con fratelli e pagare tasse di successione.
Quindi la bolla che dicono non c'è, la disoccupazione Italiana al 8,9% non è quella della Spagna al 25%, dove le case si vendono con il "paghi due e prendi tre".
Da noi le case sono spalmate su oltre il 70 % degli Italiani, che sono i più importanti compratori del nuovo I-pad, sono gli Europei con più telefonini, per non parlare di altri parametri di ricchezza.
L'unica cosa che deve scendere e' l'evasione!
 

ganoss

Nuovo Iscritto
Caro Ralf, ti ringraziamo del prezioso richiamo alle informazioni finanziarie. Alle volte, da organi, molto vicini alla finanza creativa, arrivano notizie molto costruite. E' vero, è un momento in cui gli affitti non sono in crescita, anzi, nonostante che case nuove non si comprino con i volumi di un tempo, causa strozzatura del credito, psicologia della gente che percepisce la crisi. Ma in Italia, gli affitti sono sempre stati poco remunerativi, gli stipendi, mi sia concessa una digressione, sono stati meno colpiti in questi anni; a stipendi costanti, le rate dei mutui hanno pesato di meno, la bolletta dell'energia, sino a pochi mesi or sono ha pesato di meno, tutto il food non ha subito rincari nemmeno pari all'inflazione.
Valori degli immobili: le imprese hanno venduto sempre allo stesso prezzo, ormai da anni si costruisce con margini ridotti, si fallisce ma grandi svendite non ci sono state. !

Non so dove tu abbia visto questo modico aumento degli alimentari, forse hai l'orticello dietro casa e non ti sei accorto di quanto sia aumentato il food, io lo vedo dal pane, dal latte e dalla pasta soprattutto, aumentati vertiginosamente in concomitanza della bolla speculativa sulle commodities alimentari; adesso i prezzi delle materie prime sono ampiamente rientrati ma quello dei prodotti derivati assolutamente no.

Concudendo sullo studio citato non si parla di nuove abitazioni ma genericamente di abitazioni che devono calare del 12% per tornare nella media storica; io sicuramente ho notato che l'usato è mediamente sopravvalutato rispetto al nuovo per cui sicuramente saranno gli appartamenti usati a continuare a calare in maniera più vistosa.

PS: mi sembra che gli organi vicini alla finanza creativa si siano finora adoperati soprattutto per negare il calo delle quotazioni immobiliari, le banche hanno ancora molti cerini da smollare e soprattutto devono scontare i loro immobili a valori ben superiori a quelli di mercato per non macchiare ulteriormente i loro bilanci

Saluti
 

ralf

Nuovo Iscritto
Concordo con ganoss sui valori soppravvalutati dell'usato,dalle informazioni che si hanno saranno proprio questi tipi di immobili a risentire di più e più lungamente della crisi.Oggi infatti è difficilissimo vendere un appartamento usato,in particolare in zone degradate.
 

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