Espongo rapidamente i fatti:
Un appartamento è intestato a 5 fratelli, uno di questi è incapace ed è stato nominato un tutore in sua vece.
Sottoscrivo un compromesso con i proprietari e tutore per un dato prezzo,basata su una perizia di un geometra, e verso caparra presso agenzia immobiliare che segue la vendita.
Al 30/6/2011 scadrebbero i termini del compromesso.
Da pochi giorni abbiamo l'autorizzazione del giudice tutelare che però impone un prezzo di vendita, basato su una più recente perizia, superiore a quanto concordato.
I 4 fratelli firmano un foglio in cui si impegano a versare comunque la quota spettante all'interdetto stabilita dal giudice qualunque sia il prezzo di vendita e sono disposti a far inserire questo impegno anche nel rogito.
Il mio notaio ha rifiutato di rogitare, dice che il giudice stabilendo il prezzo dell' intero immobile e non solo quello della quota del tutelato ha bloccato tutto. Che il tribunale deve modificare l'atto. Che infine la scrittura privata dei restanti fratelli non vale nulla, anche se ammette che nella sostanza i diritti dell' incapace sarebbero pienamente tutelati. Farebbe il rogito solo facendomi pagare quello che a disposto il giudice andando oltre la tutela dell' incapace.
Cambio notaio, aspetto altri 6 mesi prima che il giudice forse cambi la senteza, denuncio per danni gli altri fratelli o rinuncio con dispiacere all' appartamento?
Datemi consiglio rapidamente il 30 si avvicina.
Un appartamento è intestato a 5 fratelli, uno di questi è incapace ed è stato nominato un tutore in sua vece.
Sottoscrivo un compromesso con i proprietari e tutore per un dato prezzo,basata su una perizia di un geometra, e verso caparra presso agenzia immobiliare che segue la vendita.
Al 30/6/2011 scadrebbero i termini del compromesso.
Da pochi giorni abbiamo l'autorizzazione del giudice tutelare che però impone un prezzo di vendita, basato su una più recente perizia, superiore a quanto concordato.
I 4 fratelli firmano un foglio in cui si impegano a versare comunque la quota spettante all'interdetto stabilita dal giudice qualunque sia il prezzo di vendita e sono disposti a far inserire questo impegno anche nel rogito.
Il mio notaio ha rifiutato di rogitare, dice che il giudice stabilendo il prezzo dell' intero immobile e non solo quello della quota del tutelato ha bloccato tutto. Che il tribunale deve modificare l'atto. Che infine la scrittura privata dei restanti fratelli non vale nulla, anche se ammette che nella sostanza i diritti dell' incapace sarebbero pienamente tutelati. Farebbe il rogito solo facendomi pagare quello che a disposto il giudice andando oltre la tutela dell' incapace.
Cambio notaio, aspetto altri 6 mesi prima che il giudice forse cambi la senteza, denuncio per danni gli altri fratelli o rinuncio con dispiacere all' appartamento?
Datemi consiglio rapidamente il 30 si avvicina.