jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Mi pongo spesso questa domanda: E' giusto che un fornitore di energia elettrica applichi prezzi più alti per l'energia che dà ad una seconda casa (casa a disposizione o abitata da uno che non vi risiede)? Il costo di produzione non è uguale in tutti i casi, o quantomeno indipendente dalla residenza?
Benvenute tutte le risposte.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
A mio modesto parere direi di si e per due ordini di motivazioni:
A) chi risiede, potrebbe essere una famiglia anche poco abbiente e una tariffa socialmente attenta, per le prime case, viene vista come un utenza di prima necessità
B) una seconda casa, abitata sicuramente da chi ne fa un uso voluttuario, ha una tariffa non agevolata, anche in considerazione che in quella casa i consumi saranno minori, saltuari, e quindi tutta una serie di costi fissi da parte dell'erogatore, sono meno ammortizzati dagli scarsi consumi.
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Le tariffe elettriche sono di tipo binomio: una parte tiene conto dei costi fissi, l'altra è proporzionale al consumo. Chi non risiede non consuma ma in ogni caso paga (i costi fissi, appunto).
Per quanto riguarda il censo della famiglia, operare le distinzioni è compito istituzionale dello stato e dei comuni (ossia fisco e tributi locali), non dei fornitori dell'energia.
Grazie in ogni caso per la risposta.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
La tua risposta mi arricchisce di ulteriori informazioni, ciò nonostante, tutti, avremo sempre una prima casa e quindi una utenza da residenti, ecco perchè trovo ragionevole che vi siano delle tariffe agevolative.
Tuttavia, con l'avanzare del mercato libero, sono sicuro che le tariffe si posizioneranno su parametri differenti e al limite vi saranno tariffe a più buon mercato anche in base al tipo di sicurezza del pagamento dell'utenza, in base alla quantità di utenze iscritte al proprio nominativo, ecc...
 

jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
La vera rivoluzione (per qualunque utenza) si avrà quando, sulla base del contratto e dei consumi, riuscirò a scrivere da solo la fattura e quindi a sapere l'importo prima (o senza) che arrivi la fattura stessa.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Per tutti coloro che sono intervenuti sul quesito posto da jac0, da ex dipendente enel posso rassicurarvi. Non fu l'Enel a imporre la tariffa differenziata fra prima casa e seconda casa. Fu il governo di molti anni fa (non ricordo nemmeno quale....) a fissare i seguenti "paletti" Tariffa "sociale" di potenza impegnata fino a 3KW valida solo per casa di residenza. Se, qualcuno chiedeva un impegno di potenza maggiore (ad es. 6 Kw) perdeva il requisito di "sociale". E le tariffe, grosso modo, erano circa il doppio. Così ad esempio un KW in fascia sociale costava 30 (lire) fuori fascia arrivava a circa 55 (lire)
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Rimane da capire se la tariffa sociale è una tariffa a sottocosto, o comunque con margini ridottissimi, o se è una tariffa remunerativa a sufficienza e quella non agevolata è una tariffa "Ladrona"?
 

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