Ciao a tutti scrivo per il seguente problema.
Siamo due fratelli che già avevano ricevuto in eredità un appartamento sette anni fa. Per questi sette anni, io ho occupato con comodato gratuito un appartamento di proprietà del nonno materno mentre mio fratello è rimasto nella casa di comproprietà ereditata dalla madre.
Alla morte del nonno, ho ricevuto la lettera di sfratto dagli eredi e per non pagare l'affitto, dopo qualche mese mi si è presentata l'occasione di spostarmi in un appartamento appena ereditato dal padre in attesa di poter trovare un accordo per potermi dividere le eredità per poter vendere un appartamento e successivamente comprarmi casa. Infatti il nonno ci ha lasciato un appartamento occupato da una famiglia che paga regolarmente l'affitto. Adesso abito momentaneamente in un appartamentino da 70 mq lordi, pago ICI e IRPEF sui due mezzi appartamenti perchè non ci abito e non posso ottenere l'esenzione, e pagherò anche quella dell'appartamento che occupo per compensare mio padre del fatto che me l'ha messo a disposizione a titolo gratuito. L'altro di fatto è occupato senza titolo da mio fratello dal 2005.
Inizialmente c'era un accordo verbale per cui, non potendo usufruire della casa di proprietà perchè entrambi occupate, mi trattenevo io l'affitto dell'appartamento di miramare (ripeto, in comproprietà con mio fratello). Però adesso mio fratello ha scritto agli inquilini che vuole sia pagata a lui la sua metà di affitto e che gli fa anche lo sconto. Tale decisione unilaterale è stata presa anche senza comunicarmelo e io l'ho saputo soltanto dall'inquilino che si aspettava uno sconto anche da me. Non so come sia stata scritta la lettera perchè non ne ho mai avuta copia.
In sostanza mio fratello vuole prendere la sua metà di affitto senza pagarlo per la casa dove abita. Fra l'altro ha modificato l'appartamento unendo due camere per creare un'inutile camerone enorme riducendo quindi il numero di stanze e forse deprezzando anche l'appartamento di proprietà di entrambi. Tale modifica con cui non sono d'accordo, non è neanche in regola (anche se penso sia sanabile) e si rischia anche una multa.
E' anche un problema chiamare un geometra per far valutare l'immobile perchè ci è stato detto che poi sarebbe costretto a segnalare la difformità, ma d'altra parte non firmerò mai per metterlo in regola così com'è perchè non essendoci ancora divisi rischio che voglia cederlo a me e prendere l'altro e io con un figlio e la previsione di farne un secondo, vorrei le tre camere come prima.
Per il resto, mi secca proprio non poter usufruire delle mie due metà di appartamenti. Ho avuto un sacco di spese per due traslochi (uno nel 2005 e uno adesso), abito con la famiglia in una casa che è 40 metri in meno di quella dove sta mio fratello, in una posizione più scomoda per le nostre necessità, che è più vecchia con ancora i vetri singoli, con più spese per il riscaldamento, pago più ICI e IRPEF, sia per coprire quelle della la casa di mio babbo dove abito, sia perchè non occupando nessuna delle due case in comproprietà, devo pagare l'ICI come seconda casa. Mi pare profondamente sbagliato come si sta comportando e mi pare anche un furto cercare di non pagare l'affitto abitanto in una casa che è anche mia.
Come posso fare per costringerlo a firmare il contratto di locazione?
Ho già mandato una raccomandata con un legale dove chiedo di non fare più modifiche unilaterali al contratto di locazione degli inquilini, lo invito a rimettere l'appartamento occupato da lui come era prima delle sue modifiche, e gli ho anche allegato una copia del contratto di locazione per regolarizzare la sua posizione. Il contratto è un concordato del comune con le stesse tabelle e caratteristiche di quello che hanno gli altri inquilini e da cui già da febbraio percepisce la sua metà di affitto quindi più onesto di così non potevo essere.
Avete qualche consiglio per risolvere questa situazione?
Siamo due fratelli che già avevano ricevuto in eredità un appartamento sette anni fa. Per questi sette anni, io ho occupato con comodato gratuito un appartamento di proprietà del nonno materno mentre mio fratello è rimasto nella casa di comproprietà ereditata dalla madre.
Alla morte del nonno, ho ricevuto la lettera di sfratto dagli eredi e per non pagare l'affitto, dopo qualche mese mi si è presentata l'occasione di spostarmi in un appartamento appena ereditato dal padre in attesa di poter trovare un accordo per potermi dividere le eredità per poter vendere un appartamento e successivamente comprarmi casa. Infatti il nonno ci ha lasciato un appartamento occupato da una famiglia che paga regolarmente l'affitto. Adesso abito momentaneamente in un appartamentino da 70 mq lordi, pago ICI e IRPEF sui due mezzi appartamenti perchè non ci abito e non posso ottenere l'esenzione, e pagherò anche quella dell'appartamento che occupo per compensare mio padre del fatto che me l'ha messo a disposizione a titolo gratuito. L'altro di fatto è occupato senza titolo da mio fratello dal 2005.
Inizialmente c'era un accordo verbale per cui, non potendo usufruire della casa di proprietà perchè entrambi occupate, mi trattenevo io l'affitto dell'appartamento di miramare (ripeto, in comproprietà con mio fratello). Però adesso mio fratello ha scritto agli inquilini che vuole sia pagata a lui la sua metà di affitto e che gli fa anche lo sconto. Tale decisione unilaterale è stata presa anche senza comunicarmelo e io l'ho saputo soltanto dall'inquilino che si aspettava uno sconto anche da me. Non so come sia stata scritta la lettera perchè non ne ho mai avuta copia.
In sostanza mio fratello vuole prendere la sua metà di affitto senza pagarlo per la casa dove abita. Fra l'altro ha modificato l'appartamento unendo due camere per creare un'inutile camerone enorme riducendo quindi il numero di stanze e forse deprezzando anche l'appartamento di proprietà di entrambi. Tale modifica con cui non sono d'accordo, non è neanche in regola (anche se penso sia sanabile) e si rischia anche una multa.
E' anche un problema chiamare un geometra per far valutare l'immobile perchè ci è stato detto che poi sarebbe costretto a segnalare la difformità, ma d'altra parte non firmerò mai per metterlo in regola così com'è perchè non essendoci ancora divisi rischio che voglia cederlo a me e prendere l'altro e io con un figlio e la previsione di farne un secondo, vorrei le tre camere come prima.
Per il resto, mi secca proprio non poter usufruire delle mie due metà di appartamenti. Ho avuto un sacco di spese per due traslochi (uno nel 2005 e uno adesso), abito con la famiglia in una casa che è 40 metri in meno di quella dove sta mio fratello, in una posizione più scomoda per le nostre necessità, che è più vecchia con ancora i vetri singoli, con più spese per il riscaldamento, pago più ICI e IRPEF, sia per coprire quelle della la casa di mio babbo dove abito, sia perchè non occupando nessuna delle due case in comproprietà, devo pagare l'ICI come seconda casa. Mi pare profondamente sbagliato come si sta comportando e mi pare anche un furto cercare di non pagare l'affitto abitanto in una casa che è anche mia.
Come posso fare per costringerlo a firmare il contratto di locazione?
Ho già mandato una raccomandata con un legale dove chiedo di non fare più modifiche unilaterali al contratto di locazione degli inquilini, lo invito a rimettere l'appartamento occupato da lui come era prima delle sue modifiche, e gli ho anche allegato una copia del contratto di locazione per regolarizzare la sua posizione. Il contratto è un concordato del comune con le stesse tabelle e caratteristiche di quello che hanno gli altri inquilini e da cui già da febbraio percepisce la sua metà di affitto quindi più onesto di così non potevo essere.
Avete qualche consiglio per risolvere questa situazione?