moma845

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Io e mio marito abitiamo in una casa con ingresso indipendente facente parte di un condominio. Da un anno e mezzo abbiamo messo sky, ma purtroppo, per renderlo perfettamente funzionante, occorreva accedere ad una scatola condominiale posta nell'appartamento di un altro inquilino. Questa avendo messo il parquet e avendo questa scatolina dietro l'armadio pretendeva che ci prendessimo la responsabilità di eventuali danni. Abbiamo chiamato decine di volte chi ha fatto l'impianto e l'elettricista, pagando ogni volta, nella speranza che riuscissero a risolvere la questione. Sottolineo che il nostro amministratore condominiale era al corrente, ma non è mai intervenuto. L'unica soluzione sembrava quella di mettere una nostra parabola ( non potendo usare quella condominiale, già in uso da altri 2 condomini) davanti l'ingresso della nostra abitazione, in uno spazio con un piccolo cortile che è di nostra proprietà. Ora, dopo un anno e mezzo, mio marito, per premura e pura cortesia, ha chiesto agli altri condomini il permesso per effettuare questa operazione. Tutti si sono dimostrati d'accordo, mentre il nostro amministratore ha risposto con un " vedremo, ne riparleremo". Dopo un anno e mezzo, stufi ed esausti della faccenda abbiamo installato questa parabola (pagando 150 Euro e comprando quella più piccola per ovvie ragioni estetiche e coprendola per quanto possibile con le rose rampicanti che abbiamo nel recinto). Lo stesso giorno l'amministratore mi ha suonato e ha cominciato a sbraitarmi contro dicendo che faceva schifo e dicendo cose non vere e offensive(come che non partecipiamo mai alle riunioni, quando ne abbiamo saltata solo una perchè l'ha voluta fare per il ponte del primo Giugno). Lo stesso amministratore che ha messo le tende nei terrazzi senza chiedere il permesso a nessuno. Secondo voi cosa dovremmo fare?Soprattutto dopo i modi che ha usato per esprimere il suo dissenso nella nostra proprietà!
 

acquirente

Nuovo Iscritto
io ho la parabola sul mio balcone, e' piuttosto grande sia il balcone che la parabola (l'ho installata 8 anni fa).
so che ad alcuni condomini da' fastidio perche' dicono se la mettessero tutti sarebbe brutto.
due le soluzioni: o il condominio fa mettere una antenna sky condominiale sul tetto con i relativi costi per tutti e poi chi vuole potra' attaccarsi a sky e la facciata sarebbe migliore, ovviamente, oppure sopportano chi le mette sul balcone.
l'amministratore puo' sbraitare quanto vuole ma nessuno puo' obbligarti a toglierla.
ma che permesso dovevi chiedere??? Ma lasciali parlare che poi si stancheranno.:sorrisone::sorrisone:
 

zanclag

Membro Attivo
Proprietario Casa
gli amministratori dei condomini dovrebbero risolvere e evitare i contrasti tra i condomini; nel vostro caso è esattamente il contrario!!!!! Normalmente gli amministratori sono dei muri di gomma in questo caso il condomine deve essere un muro di gomma!!!
 

ada1

Nuovo Iscritto
ecco quanto ho trovato su internet relativamente a questo problema (cito) :

Ai sensi dell’art. 90, secondo-quinto comma, d.lgs n. 259/03 (c.d. codice della comunicazioni elettroniche):

“ Il proprietario od il condominio non può opporsi all'appoggio di antenne, di sostegni, nonché al passaggio di condutture, fili o qualsiasi altro impianto, nell'immobile di sua proprietà occorrente per soddisfare le richieste di utenza degli inquilini o dei condomini

I fili, cavi ed ogni altra installazione debbono essere collocati in guisa da non impedire il libero uso della cosa secondo la sua destinazione.

Il proprietario e' tenuto a sopportare il passaggio nell'immobile di sua proprietà del personale dell'esercente il servizio che dimostri la necessità di accedervi per l'installazione, riparazione e manutenzione degli impianti di cui sopra.

Nei casi previsti dal presente articolo al proprietario non e' dovuta alcuna indennità”.

Mi sembra quindi che nello specifico il condomino presso il quale la scatola si trovava non poteva opporsi ai lavori e che eventuali danni dovevano essere presi in conto dal condominio nel suo insieme e che l'amministratore avrebbe dovuto intervenire prima per chiarire questi punti.

E quindi chiedo a chi conosce bene queste problematiche :in virtù di tale normativa e in virtù del cosiddetto "diritto di antenna" non si potrebbe proporre la rimozione dell'antenna installata sulla proprietà individuale a condizione che una delibera assembleare (o forse anche un accordo scritto dell'amministratore ?) si impegni a far far i lavori necessari e a prendere in conto condominiale le spese per l'installazione/rimozione dell'antenna individuale+ le spese ed eventuali danni per l'allaccio alla scatola comune ?
 

Giovanni de Matteis

Nuovo Iscritto
Se i condomini sono d'accordo, l'amministratore deve farsi i fatti suoi e capire che rappresenta i condomini e che lui non è il proprietario dello stabile. Comunque se esiste una montante condominiale devono poterla utilizzare tutti e se qualcuno dovesse subire dei danni è il condominio che deve intervenire per risarcire e/o riparare. Giovanni de Matteis
 

ada1

Nuovo Iscritto
L'amministratore è il mandatario dei condomini per far eseguire le delibere, certo, ma anche per far rispettare il regolamento condominiale ed assicurare il buon utilizzo dei beni comuni da parte e per ogni singolo condomino.

Del resto, una sentenza della Corte di Cassazione stabilisce che qualora l’amministratore di condominio si rivolga a uno dei condomini sollecitandogli il rispetto delle leggi o del regolamento vigenti, non è configurabile atto di turbativa del diritto qualora egli abbia agito, secondo ragionevole interpretazione, nell’ambito dei poteri-doveri di cui agli artt. 1130 e 1133 c.c. (Cass. 11 maggio 2011, n. 10347).

Ed è per questo che l'amministratore avrebbe dovuto manifestarsi fin dall'inizio del diverbio facendosi carico di risolvere il problema anche convocando eventualmente un'assemblea per discuterne, proporre o decidere il da farsi.
Quando i condomini sono d'accordo non c'è problema, ma quando ci sono contrasti come quello segnalato qui, l'azione dell'amministratore deve essere immediata quando è in giuoco la fruizione di beni comuni.

E' anche vero, credo, che -di fronte all'inerzia dell'amministratore e di fronte alla posizione del condomino recalcitrante- anche Moma avrebbe potuto dassicurarsi l'appoggio di altri condomini e domandare all'amministratore di indire un'assemblea apposita



Ed è quindi in virtµ dei poteri che la legge gli accorda quale mandatario dei condomini che l'amministratore avrebbe dovuto qui manifestarsi molto prima e in particolare non appena venuto a conoscenza del problema incontrato da un condomino.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Alla domanda: cosa dovremmo fare.... la prima risposta che mi viene in mente è quella di prendere l'amministratore per un orecchio e farlo salire e scendere a mo' si serranda avvolgibile. Quando avrà capito l'importanza dell'educazione lo lascerete. Lo caccerete dal vostro stabile alla prima occasione (scadenza del mandato....)
Per la parabola, vanno bene le soluzioni prospettate da Acquirente.
Per piacere, appena vi capita, date un calcio negli stinchi per conto mio all'amministratore.
 

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