griz

Membro Storico
Professionista
sto seguendo una compravendita di una casa per conto di un cliente, è stato trovato un compratore, pattuito verbalomente l'importo della vendita gli accordi prevedono di stendere una proposta con una caparra che verrà accettata e poi il preliminare e alla fine il rogito, tutto normale, già fatto altre volte.
Oggi però mi trovo che ogni contratto nel quale vi sia uno scambio di denaro va registrato, pensavo di registrare sicuramente il compromesso e magari stipularlo direttamente da notaio che poi concluderà la procedura ma la proposta no. € 168 oltre allo 0,5% del valore. Ho alternative?
- accettare la proposta senza la caparra, fattibile ma lo trovo poco deontologico e logico
- accettare la proposta, tenere l'assegno in deposito e riconsegnarlo al compromesso
- incassare l'assegno che sarà minimo (giusto peer sancire l'impegno) e non citarlo da nessuna parte stornandolo dal prezzo dichiarato, non citare da nessuna parte la scrittura di poposta che scompare al compromesso
suggerimenti?
 

griz

Membro Storico
Professionista
stavo valutando ed oggi sentirò le parti, questa soluzione:
proposta con caparra più sostanziosa, registrazione e passaggio direttamente al rogito, penso che possa andare anche perchè il compratore acquista col mutuo quindi non credo disponga di grosse cifre da dividere in due tranches.
Non ho ancora proposto nulla anch eperchè volevo avere io le idee chiare
La registrazione della scrittura di proposta è a carico di entrmbi o solo dell'acquirente?
 

tamara

Membro Attivo
mi risulta che le spese di registro sono a carico di promittente compratore, promittente acquirente e anche dell'agente immobiliare. tutti coobligati in solido
 

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