nelly70

Membro Attivo
Salve, torno a scrivervi per porre un quesito alla comunità di propit
Procedendo a piccoli passi (che fatica la trattativa di compravendita immobiliare), stiamo cercando di vendere (da privati, senza agenzia) il nostro appartamento, sperando di riacquistare, contmporaneamente un'altro immobile. Anzi la vendita del nostro è subordinata all'accettazione di una nostra proposta per l'acquisto dell'altro.
Abbiamo un acquirente che ci ha presentato ieri una proposta d'acquisto che in termini economici ci soddisfa ma non abbiamo potuto accettarla immediatamente proprio perchè a nostra volta vorremmo prima che ci fosse accettata la nostra proposta di acquisto. pertanto abbiamo chiesto all'acquirente di lasciarci un'assegno di 5000 euro allegato alla proposta e riservandoci di accettarla o meno entro 3 settimane (il tempo di intavolare una trattativa con i venditori dell'altra casa). Ovviamente abbiamo specificato che la proposta è vincolante per lui (in questo intervallo di tempo non può ripensarci, pena la perdita dell'acconto/caparra)) e che noi non incasseremo il suo assegno fino ad accettazione avvenuta della proposta (sempre entro i termini fissati). Lui ha consegnato l'assegno a mio marito che però non ha controllato che tale assegno è post datato e incassabile dal 20 Aprile. Io naturalmente ho ricontattato l'acquirente specificando che non voglio un assegno post datato e lui mi ha detto di averlo fatto solo perchè noi gli avevami dichiarato che ci saremmo concessi 2-3 settimane per riflettere sulla sua proposta. mi ha assicurato che ci farà avere al più presto un assegno con la data di ieri perchè io non mi sento tutelata. Però vorrei un vostro parere.
La banca mi ha detto che anche un assegno post datato è incassabile in anticipo (salvo il pagamento dell'imposta di bollo del 12 per mille) ed è comunque protestabile (cioè il creditore può pretendere comunque quella cifra). Io non sono tranquilla. se l'acquirente ci ripensasse prima della nostra decisione accettazione e prima dei termini di scadenza di quest'ultima, potremmo noi comunque pretendere di incassare lo stesso l'assegno, al 20 Aprile o prima? Anche perchè noi nel frattempo rischieremmo di vedere accettata la nostra proposta d'acquisto per l'altro appartamento e quindi rischieremmo di perdere noi 5000 euro allegati a tale proposta! Mi aiutate a capire come devo muovermi? Grazie
 

griz

Membro Storico
Professionista
in effetti voi avete detto di voler aspettare 3 settimane e lui ha compilato un assegno con data per allora, l'assegno è incassabile alla scadenza che non è poi così lontana, potrebbe non essere il caso di complicare le cose, la sostanza non cambia
 

nelly70

Membro Attivo
@griz, ma una proposta d'acquisto con allegato un assegno postdatato è valida giuridicamente? E poi questa persona è effettivamente vincolata a non avere ripensamenti sapendo di averci fatto un'assegno postdatato?

@Gianco, questa persona o meglio suo padre che dovrà dargli una parte cospicua dei soldi per l'acquisto dell'appartamento ha avuto un'esperienza negativa in passato con altri venditori e ha perso dei soldi e non si fida molto a lasciarci un assegno che a suo dire "chi ci garantisce che non lo incasserete se la proposta non dovesse essere accettata?" . Lui sarebbe andato direttamente al compromesso ma come facciamo noi, dovendo ricomperare? E se poi non riuscissimo ad avere una nostra proposta d'acquisto accettata prima della scadenza dei termini di validità dell'altra?
 

griz

Membro Storico
Professionista
un assegno emesso è un titolo valido, il fatto che sia postdatato non compromette nulla, è illegale ma non ne compromette la validità, alla scadenza lo incassi e basta, la postdatazione è una cosa che conoscete voi, nessun altro, per la banca la cosa non esiste
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non capisco quali siano i dubbi del padre del probabile acquirente. L'assegno che vi consegna, sia datato, posdatato o privo di data da indicare al momento dell'incasso, avrà sempre lo stesso valore e sarà incassato con la conseguente convalida del compromesso di vendita. Evidentemente, se l'affare non andrà in porto, l'assegno dovrà essere restituito. Se poi un lestofante, secondo il suo timore, se ne impossessasse, lo potrebbe comunque incassare. Probabilmente, diffidente, nutre dei dubbi su tutti, sebbene abbia fra le mani un compromesso che ne dimostra la validità e la motivazione dell'emissione.
 

nelly70

Membro Attivo
l'assegno sarebbe allegato ad una proposta d'acquisto che noi ci siamo riservati di accettare o meno in un periodo di 2 settimane, e non a garanzia di un compromesso vero e proprio . Se noi potessimo accettare la sua proposta sul momento, lui non avrebbe nessun dubbio a lasciarci un assegno. ma noi gli abbiamo spiegato che, in presenza di una proposta d'acquisto in cui dettagliatamente è scritto e rimarcato in neretto che noi non incasseremo questo assegno se non a proposta accettata, firmata da noi e controfirmata da loro, mi chiedo che garanzie in più devo dargli..............
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'individuo è diffidente. Dovreste avvalervi di una persona di fiducia di entrambi, la quale terrebbe l'assegno per poi consegnarlo a seconda che l'affare vada in porto o salti. Potreste anche rivolgervi al notaio che dovrebbe stipulare. Probabilmente il suo intervento vi costerà qualcosa. Interpellatelo.
 

nelly70

Membro Attivo
@Gianco, io infatti una settimana fa gli ho proposto di andare dal suo notaio tutti, lasciare l'assegno a lui che così poteva fare da garante. Alla fine questa idea non l'ha presa in considerazione...dal momento che poi s'è presentato con l'assegno postdatato. Cmq ci ha detto che oggi faceva in modo di farci pervenire un assegno firmato ma non datato tramite la sorella (si perchè nel frattempo lui si è beccato una polmonite e da ieri è ricoverato) però visto che mio marito è più pedante e puntiglioso di quanto non lo sia io, poi tramite la sorella dobbiamo far pervenire all'acquirente un nuovo modello di proposta dattiloscritta già compilata che lui dovrà rifirmare e farci riavere (perchè quella vecchia riporta un numero di assegno diverso e mio marito vuole fare le cose precise....!). Finirà mai questo tira e molla? e nel frattempo, se non ci sbrighiamo, rischiamo di perdere la casa che ci interessa e che vorremmo prendere in virtù di questa vendita!
 

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