benny1948

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Mia moglie è erede di 1/3 per ciascuna di tre diverse unità immobiliari,
per debiti di imposte che non è in grado di pagare Equitalia ha acceso ipoteca su un immobile, gravato da diritto di abitazione della madre (coerede)
Molto prima di questa accensione ipotecaria, mia moglie, ha inutilmente chiesto la divisione dell'eredità, onde acquisire i mezzi per pagare le imposte, divisione sempre rifiutatata dalle altre due coeredi, consapevoli di non potersi opporre, ma che si fanno forti della lentezza delle giustizia italiana.
Nonostante l'accensione dell'ipoteca resistono alla divisione della eredità, tanto da farci pensare che intendono arrivare alla vendita da parte di Equitalia, che di solito vende solamente le quote di pertinenza del debitore di imposta. Questo modo di procedere mi arrecherebbe un grave danno e favorirebbe proprio chi ha perseguito lo scopo di mettermi in condizione di non potere pagare le imposte. Inoltre Equitalia poteva accendere ipoteca su un immobile gravato da diritto di abitazione?
Se Equitalia avesse invece acceso ipoteca sulle altre due unità immobiliari
che sono locate e quindi danno un reddito, la vendita potrebbe essere più congrua onde soddisfare il suo credito.
Cosa posso fare? sarebbe possibile intervenire presso il giudice chiedendo un intervento d'urgenza, onde advenire alla divisione dell'eredità, alla sospensione della procedura esattoriale? Mi trovo ostaggio delle altre eredi, pur avendo se si dividesse i mezzi per pagare l'imposta.:domanda:
 

ccc1956

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Certo che se non si fa niente...........................
la divisione si puo' fare o dal notaio ma bisogna essere tutti d'accordo o con un giudice.
tu capisci che nessuno compra solo una parte pignorata di immobile .
equitalia certo che puo' accedere ipoteca su una abitazione abitata.
prendi un avvocato per la divisione giudiziale, ci vorra' un po' di tempo ma se mai inizi, mai finisci.
ciao
 

benny1948

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il problema sta nel fatto che le coeredi non vogliono dividere, e da quello che percepiamo forse intendono acquistare la quota
all'incanto magari al terzo per pochi denari, ho a che fare con degli squali, che fanno affidamento nei tempi ristretti per me che ho che fare con lo Stato, lunghi per loro grazie alla lentezza dei nostri tribunali. Comunque mi rivolgerò di certo ad un avvocato, ma temo che il fattore tempo mi sarà fatale. Penso però che un simile comportamento strumentale dei coeredi possa comportare una causa per danni nei loro confronti, c'è anche da dire, che nonostante i miei solleciti, continuano a percepire le locazioni senza devolvere a me il terzo delle stesse, a me sembra un furto e penso che anche qui ci sia materia per un avvocato. Qualcuno sa se si può fare intervenire d'urgenza il Giudice per casi come il mio?
 

ccc1956

Nuovo Iscritto
certo che se tu hai diritto al tuo 1/3 di pigione degli immobili locati e non te lo danno e' un furto, un reato.
ma scusa quando si e' coeredi di un immobile da locare e si fa un contratto di affitto e' necessario stabilire con chi lo prende in affitto che l'affitto verra' diviso in tre e pagato direttamente ad ogni proprietario anche con bonifico bancario.
non avrebbero potuto affittare se tu non avessi firmato il contratto di affitto, bisogna essere d'accordo tutti.
questo e' grave non averlo fatto
i casi d'urgenza con il giudice sono quelli delle vertenze sul lavoro...............non queste.
ciao
 

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