edocappa

Membro Attivo
Ho una pertinenza in un condominio dove l'amministratore gestisce anche le parti esterne comuni che dopo trent'anni il Tribunale le ha dichiarate inesistenti condannando i condomini resistenti alle cause. In effetti dal mio atto di acquisto risultava una riserva di proprietà e non è stato difficile al giudice disconoscere il condominio. Per questo motivo mi sono sempre rifiutato di pagare la mia quota ed ho fatto bene dissociandomi da tutte le cause e mai sono stato convocato e mai ricevuto verbali. Ora gli avvocati , sia quelli che hanno vinto che quelli che hanno perso la causa, pretendono anche da me il pagamento delle spese, mediante sentenza, che per sentito dire è stata appellata. Se la comunione dei beni è sempre stata per me inesistente e mi sono adeguato mentre gli altri hanno pure dato mandato ad un legale per sostenere una cosa inesistente. Come mi devo difendere da questo imbroglio?
 

Antonio Azzaretto

Membro dello Staff
Devi trovare le carte che provano la tua manifestazione di volontà a dissociarti dagli esiti della causa, trovare un buon avvocato, e sperare di aver ragione.

In Italia è molto difficile avere certezze quando si ricorre in Tribunale, sia come attore, sia come convenuto.
 

gigetto

Nuovo Iscritto
Scusa ma non riesco proprio a capire come Tu abbia potuto ricevere richieste di pagamenti della Tua quota ed esserTi potuto dissociare senza essere stato mai convocato e senza aver mai ricevuto verbali...
Inoltre come, a cosa (alle spese condominiali o alla causa) e a chi hai espresso la Tua dissociazione ?
Gli avvocati come Ti chiedono di pagare le spese legali ? Quelli che hanno patrocinato la parte vitttoriosa avrebbero dovuto notificarTi almeno la sentenza, quelli che hanno perso avrebbero dovuto raccogliere anche da Te il mandato o forse esiste una delibera del condominio a resistere in giudizio (in quel caso il mandato l'avrebbe rilasciato l'amministratore); in questo secondo caso avresti però dovuto essere convocato... Direi che, per cercare di capirci qualcosa, si potrebbe partire dalla sentenza. Procuratela e poi proviamo a fare chiarezza.
 

edocappa

Membro Attivo
Provo a farti capire rispondendo alle tue domande e se ci riesco. Nel 2004 scrissi all'amministratore che il condominio che lui rappresentava e per il quale mi invitava a partecipare ed a pagare le quote era inesistente perchè era una proprietà esclusiva e mi escludevo da tutte le liti. Altri condomini hanno acceso le liti ed hanno vinto con sentenza del 2010. Qualche avvocato irriducibile chiede le spese anche a me non essendoci più il vincolo di solidarietà. Dalla lettera il presunto amministratore non mi ha scritto più ed ha continuato a gestire per gli altri il condominio, finchè con richiesta di giudizio di alcuni condomini il giudice leggendo l'atto di acquisto come ho fatto io ha disconosciuto il condominio per mancanza di oggetto e quindi condanna alle spese ed a restituire le quote fino a cinque anni. In seguito l'amministratore è stato revocato e pare che penda giudizio penale per truffa. Io non ho fatto altro che non adempiere all'illecito, ora perchè devo pagare le spese ad un avvocato irriducibile al quale ho riferito che il suo guadagno lo deve a me che ho scoperto l'illecito, ma mi risponde che prima devo pagare e poi rivalermi sui perdenti. Se non ho ricevuto mai un atto impugnabile dal condominio fasullo contro chi dovevo oppormi? Il Condominio ha fatto tutto senza il mio consenso. L'avvocato presumo che metterà in esecuzione quella sentenza di cui molti condomini hanno pure pagato (uno dei quali mel'ha data in copia) dopo averla anche appellata e per gruppi. Io aspetto la notifica e l'impugnerò ma con quale ragione, quella di non aver ceduto all'imbroglio? Non credo di essere tenuto ad adempiere ad una prestazione che è frutto di illecito. Non è così? Per favore ho bisogno di chiarezza.
 

gigetto

Nuovo Iscritto
Per "altri condomini hanno acceso le liti" Ti riferisci ad altri proprietari (non condomini come Te) ?
Se così fosse immagino che abbiano citato per ottenere un accertamento negativo. Anche se l'ipotesi andrebbe comunque verificata non vedo come quegli stessi non-condomini avrebbero dovuto citare anche Te. In qualità di cosa ? Di non condomino ? Se quindi non sei stato personalmente citato (ma lo vedi comunque dalla sentenza) non puoi aver perso; se non hai perso non puoi essere condannato alle spese di soccombenza; a meno che Tu non abbia rilasciato una delega ad un avvocato per intervenire comunque nel giudizio. Se invece a soccombere - come penso - è stato il condominio (comunque esistente anche se non riguarda la Tua proprietà esclusiva nè quella degli altri ipotizzati non-condomini), non vedo come - in concreto - l'avvocato vittorioso potrebbe rivalersi su di Te, visto che non hai nessuna quota condominiale. Discorso analogo vale per il pagamento della parcella dell'avvocato del condominio. In ogni caso, se leggi la sentenza ci capisci di più. Se puoi, togliendo ogni riferimento personale per privacy, puoi provare ad allegarla così Ti aiuto a leggerla.
 

edocappa

Membro Attivo
atti giudiziari 001.jpgatti giudiziari.jpgatti giudiziari 003.jpgatti giudiziari 004.jpgTi allego copia della sentenza chiesta, poi mi farai sapere, tenendo presente che la stessa mi fu data in copia, attualmente non mi è stato notificato nulla a cui oppormi.
 

gigetto

Nuovo Iscritto
Vedi l'allegato 468Vedi l'allegato 467Vedi l'allegato 469Vedi l'allegato 470Ti allego copia della sentenza chiesta, poi mi farai sapere, tenendo presente che la stessa mi fu data in copia, attualmente non mi è stato notificato nulla a cui oppormi.

Ciao purtroppo il file si legge malissimo ma il succo l'ho capito.
Dunque Ti ribadisco che se non esiste una delibera condominiale (assunta previa Tua convocazione) con la quale il condominio deliberava di resistere alla causa e se Tu non hai firmato incarichi ad avvocati, spese legali non dovresti proprio pagarne. Mi riesce inoltre difficile immaginare come e nei confronti di chi l'avvocato degli attori possa richiedere la rifusione delle spese visto che la parte soccombente è inesistente ! Probabilmente nei confronti dell'amministratore nella sua qualità di mandatario senza mandanti (condomini) ! Temo però che quelle spese rimarranno a carico degli attori anche se avevano ragione ad opporre la delibera condominiale.
Quanto alla Tua posizione non vedo perchè mai Ti dovresti opporre ad una sentenza che non Ti riguarda (e che comunque conferma la Tua tesi circa l'inesistenza del condominio). Tra l'altro se è stata emessa nel 2007 non è più nemmeno appellabile. In ogni caso se ricevi qualcosa (una convocazione di assemblea condominiale, una lettera di avvocato o la notifica della sentenza) fatti subito vivo o porta il tutto ad un avvocato (che pagherari ma che Ti potrà tranquillizzare potendo esaminare tutta la situazione in modo più completo). Allo stato però non vedo proprio come e a quale titolo potrebbero chiederTi qualcosa per quella causa. Saluti ;)
 

edocappa

Membro Attivo
Caro Gigetto ti ringrazio per la risposta solerte ma purtroppo le risposte ai miei quesiti non compaiono più sulla pagina ma solo poche lettere e non riesco a leggerle. So che non riesci a leggere la sentenza inviata ma non so fare di meglio. Ti posso dire che quei condomini che hanno partecipato alla causa ed hanno perso promuovendo appello fuori termine si sono accordati per pagare. La cosa va avanti, con gli avvocati che vogliono i soldi in quota a vano anche da me come se io fossi parte di un condominio di cui ho sempre dichiarato l'inesistenza con raccomandata del 2004 e d'allora non ho voluto dare nulla perchè non c'era proprietà comune. Spero di poter leggere per intero una tua risposta.
 

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