Buongiorno, alcuni mesi fa e' morto mio padre, purtroppo ho scoperto che aveva un carico notevole di debiti. Mi e' stato consigliato di rinunciare all'eredita.
Quindi ho chiesto l'appuntamento in Tribunale e mi e' stato dato per fine dicembre 2022 e cosi' presentato la rinuncia all'eredita'.
Premetto che non vivo a casa dei miei da molti anni e sono completamente ignorante su successioni e eredita'.
Hai primi di dicembre 2022, sempre dietro consiglio, ho presentato all'Inps domanda per Ratei di Pensione (di mio padre invalido) non riscossi. L'Inps 10 giorni fa mi ha comunicato che ha accettato la domanda e che avrebbe a giorni accreditato l'importo a me spettante sul mio conto e quello di mia madre con delega alle Poste.
Informandomi personalmente, da quanto ho letto sul Web, ho visto che questo implicava l'accettazione tacita dell'eredita. Quindi sono riuscito a bloccare l'addebito sul mio conto e l'ho fatto riaccreditare al mittente. Con la app Inpsrisponde ho chiesto all'Inps di annullare la domanda in quanto avevo firmato la rinuncia all'eredita'. Mi hanno risposto che solo l'aver presentato la domanda era una tacita accettazione dell'eredita' e che quindi la rinuncia da me presentata in tribunale non aveva nessun valore.
Ho continuato a cercare sul Web e ho trovato questa circolare dell'Agenzia delle Entrate, la numero 53/E del 18 febbraio 2008, in particolare il punto in cui viene precisato che il rateo di pensione o assegno insoluto a causa del preventivo decesso del titolare non rientra nell'asse ereditario del de cuius, in quanto spetta iure proprio al coniuge superstite non separato; o, in mancanza, ai figli del defunto, ai sensi dell'articolo 201 del Dpr 1092/1973.
Ritenete possa applicarsi anche al caso in cui i soggetti abbiano fatto richiesta all'INPS dei ratei di di pensione e tredicesima del defunto?
Qualcuno puo' confermare questo?
Vi ringrazio anticipatamente.
Quindi ho chiesto l'appuntamento in Tribunale e mi e' stato dato per fine dicembre 2022 e cosi' presentato la rinuncia all'eredita'.
Premetto che non vivo a casa dei miei da molti anni e sono completamente ignorante su successioni e eredita'.
Hai primi di dicembre 2022, sempre dietro consiglio, ho presentato all'Inps domanda per Ratei di Pensione (di mio padre invalido) non riscossi. L'Inps 10 giorni fa mi ha comunicato che ha accettato la domanda e che avrebbe a giorni accreditato l'importo a me spettante sul mio conto e quello di mia madre con delega alle Poste.
Informandomi personalmente, da quanto ho letto sul Web, ho visto che questo implicava l'accettazione tacita dell'eredita. Quindi sono riuscito a bloccare l'addebito sul mio conto e l'ho fatto riaccreditare al mittente. Con la app Inpsrisponde ho chiesto all'Inps di annullare la domanda in quanto avevo firmato la rinuncia all'eredita'. Mi hanno risposto che solo l'aver presentato la domanda era una tacita accettazione dell'eredita' e che quindi la rinuncia da me presentata in tribunale non aveva nessun valore.
Ho continuato a cercare sul Web e ho trovato questa circolare dell'Agenzia delle Entrate, la numero 53/E del 18 febbraio 2008, in particolare il punto in cui viene precisato che il rateo di pensione o assegno insoluto a causa del preventivo decesso del titolare non rientra nell'asse ereditario del de cuius, in quanto spetta iure proprio al coniuge superstite non separato; o, in mancanza, ai figli del defunto, ai sensi dell'articolo 201 del Dpr 1092/1973.
Ritenete possa applicarsi anche al caso in cui i soggetti abbiano fatto richiesta all'INPS dei ratei di di pensione e tredicesima del defunto?
Qualcuno puo' confermare questo?
Vi ringrazio anticipatamente.
