leverage82

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Buonasera
vi racconto brevemente le mie vicende con Tecnocasa, per chidervi consiglio su come muovermi.
Ho firmato in data 05/11/2019, intorno alle ore 19:15 una proposta di acquisto tecnocasa relativa ad un immobile di 125000E. Mi avevano contattato in precedenza, mi hanno permesso di vedere per ben due volte la casa e in seguito mi hanno rincontattato per chiedermi di passare in agenzia a parlare di questa abitazione.
Sono andato e mi hanno chiesto se ero interessato e che offerta avrei proposto. Ho detto a voce che ero interessato e quale cifra fossi intenzionato ad offrire inizialmente, così mi hanno dato il modulo tecnocasa da compilare per la proposta di acquisto. Da quello che ho potuto vedere nel forum, è un template standard e viene specificato che si tratta di una proposta irrevocabile per 15 gg. Ora prima di firmare, l'agente mi ha suggerito di indicare una cifra di caparra (8000E) chiedendomi di reincontrarci nel fine settimana, in modo da ricevere l'assegno da me firmato.
Avevo intenzione di fare un'offerta, ma non volevo correre, qualcosa mi diceva di stare in allerta, così le ho chiesto se tutto questo era vincolante. E l'agente mi ha detto che finchè non veniva versato l'assegno non c'era nulla di vincolante e che potevo recedere. Così abbiamo compilato i dati e ho (sbagliando) firmato la proposta.
Dopodichè ho chiesto una copia della proposta e dei documenti catastali e l'agente non mi ha fornito nessuna delle due, dicendomi che vanno consegnate solo nel caso in cui il venditore accetti. l'offerta. Questo non mi è piaciuto per niente e ha suscitato in me notevoli ripensamenti. Mi hanno chiesto se volevo incontrarmi con un loro consulente per fissare un preventivo riguardante il mutuo, ma dopo due ore di riflessione, ho deciso di recedere e ritirare la proposta.
Ho scritto all'agente comunicandole la mia intenzione di recedere, ricordandole che come mi aveva prima indicato, in teoria non ero vincolato. Sto aspettando la risposta.
Quello che mi premeva sapere è:

1) In teoria non avrebbe dovuto comunque consegnarmi una copia dei documenti che le ho chiesto e della proposta stessa?
2) La clausola che lei mi ha indicato a voce come non vincolante, è valida? Non vorrei dal momento che non ho nulla di scritto in mano che facesse orecchie da mercante e mi tirasse qualche scusa pronta confezionata e farmi comunque pagare delle provvigioni.
3) Dal momento che ho ritirato la mia proposta nemmeno due ore dopo la "firma" e che non ho versato nessun assegno di caparra, può risultare valida la revoca? Oltretutto, dubito che il venditore sia stato messo al corrente della proposta in questo lasso di tempo così breve e, in ogni caso, non ho ricevuto alcune conferma nè di accettazione nè di rifiuto della proposta.

Come posso comportarmi nel caso mi dicessero che devo comunque pagare le provvigioni? Posso appellarmi al fatto che non mi ha dato copia della proposta e della documentazione e della sua assicurazione a voce riguardo alla proposta non vincolante? (anche se ahime nel modulo è indicato proposta irreversibile).

Mi consigliate di rivolgermi ad un legale? Magari presentando una raccomandata di revoca indicando tutta la situazione e le condizioni in cui è stata firmata la proposta.

Cordiali saluti e grazie in anticipo per le risposte
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Temo che la frittata sia fatta.
Pagherai provvigioni e non escludo nemmeno di dover versare la caparra a titolo di indennizzo, salvo ... buon cuore delle controparti ( e tu ci credi?)
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dimostri e dovresti avere sufficente cultura per capire il significato delle parole "proposta irrevocabile di 15gg" ...e se il senso ti è/era noto non vale scaricare la colpa su un agente che (purtroppo) mira al guadagno.

Il fatto che tu non abbia ancora consegnato una somma a caparra non preclude la possibilità che il venditore accetti la tua proposta che determina:
1- il perfezionamento del documento che diventa a tutti gli effetti un valido "preliminare" cui il venditore potrà contestare un tuo eventuale inadempimento con risarcimento del danno

2- la trasformazione da proposta a preliminare fa scattare anche il diritto alla provvigione per il mediatore/agente

Ora affermi che 2 ore dopo "hai scritto" comunicando il tuo recesso all'agente.
Scritto come (alle 9 di sera)??? Con un Sms o altro tipo di messaggio diverso da PEC o Raccomandata RR alla "francese"?
Valore praticamente nullo.


Dovevi fiondarti subito o il mattino seguente per farti ridare l'originale ed eventuali copie.

Lascia stare l'avvocato e tenta subito il recupero.
 

Fift@

Membro Assiduo
Professionista
Hai firmato un contratto , il fatto che tu non abbia versato l'assegno non ti esime dal farlo. Penso che ti sia giocato almeno 15000 euro
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
La proposta irrevocabile si chiama così proprio perché non può essere revocata (o, quantomeno, la revoca non ha alcun valore).
Quindi sarebbe da sperare che non venga accettata.

Però vorrei anche fare due considerazioni sull’agente: ma che schifo di professionista è uno che fa fare proposte a persone non ancora convinte (ma evidentemente influenzabili), senza assegno, senza dare copia, e raccontando balle ?
Adesso magari farà accettare la proposta, nonostante non sia corredata da assegno, mettendo anche il venditore in una situazione sgradevole.

Certo da sempre i furbi approfittano degli sprovveduti, ma che brutta immagine si da della categoria...
 

griz

Membro Storico
Professionista
una discutibile profassionalità dell'agente, però se tieni duro potresti anche uscirne: difficilment eun venditore accetterà una propost a senza caparra a meno che l'agente sia così scafato da entrare in combutta. Tieni presente che il enditore sarà vincolato alla tua proposta fino alla soluzione che se intenterai causa non finirà tanto presto
 

cec

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera
vi racconto brevemente le mie vicende con Tecnocasa, per chidervi consiglio su come muovermi.
Ho firmato in data 05/11/2019, intorno alle ore 19:15 una proposta di acquisto tecnocasa relativa ad un immobile di 125000E. Mi avevano contattato in precedenza, mi hanno permesso di vedere per ben due volte la casa e in seguito mi hanno rincontattato per chiedermi di passare in agenzia a parlare di questa abitazione.
Sono andato e mi hanno chiesto se ero interessato e che offerta avrei proposto. Ho detto a voce che ero interessato e quale cifra fossi intenzionato ad offrire inizialmente, così mi hanno dato il modulo tecnocasa da compilare per la proposta di acquisto. Da quello che ho potuto vedere nel forum, è un template standard e viene specificato che si tratta di una proposta irrevocabile per 15 gg. Ora prima di firmare, l'agente mi ha suggerito di indicare una cifra di caparra (8000E) chiedendomi di reincontrarci nel fine settimana, in modo da ricevere l'assegno da me firmato.
Avevo intenzione di fare un'offerta, ma non volevo correre, qualcosa mi diceva di stare in allerta, così le ho chiesto se tutto questo era vincolante. E l'agente mi ha detto che finchè non veniva versato l'assegno non c'era nulla di vincolante e che potevo recedere. Così abbiamo compilato i dati e ho (sbagliando) firmato la proposta.
Dopodichè ho chiesto una copia della proposta e dei documenti catastali e l'agente non mi ha fornito nessuna delle due, dicendomi che vanno consegnate solo nel caso in cui il venditore accetti. l'offerta. Questo non mi è piaciuto per niente e ha suscitato in me notevoli ripensamenti. Mi hanno chiesto se volevo incontrarmi con un loro consulente per fissare un preventivo riguardante il mutuo, ma dopo due ore di riflessione, ho deciso di recedere e ritirare la proposta.
Ho scritto all'agente comunicandole la mia intenzione di recedere, ricordandole che come mi aveva prima indicato, in teoria non ero vincolato. Sto aspettando la risposta.
Quello che mi premeva sapere è:

1) In teoria non avrebbe dovuto comunque consegnarmi una copia dei documenti che le ho chiesto e della proposta stessa?
2) La clausola che lei mi ha indicato a voce come non vincolante, è valida? Non vorrei dal momento che non ho nulla di scritto in mano che facesse orecchie da mercante e mi tirasse qualche scusa pronta confezionata e farmi comunque pagare delle provvigioni.
3) Dal momento che ho ritirato la mia proposta nemmeno due ore dopo la "firma" e che non ho versato nessun assegno di caparra, può risultare valida la revoca? Oltretutto, dubito che il venditore sia stato messo al corrente della proposta in questo lasso di tempo così breve e, in ogni caso, non ho ricevuto alcune conferma nè di accettazione nè di rifiuto della proposta.

Come posso comportarmi nel caso mi dicessero che devo comunque pagare le provvigioni? Posso appellarmi al fatto che non mi ha dato copia della proposta e della documentazione e della sua assicurazione a voce riguardo alla proposta non vincolante? (anche se ahime nel modulo è indicato proposta irreversibile).

Mi consigliate di rivolgermi ad un legale? Magari presentando una raccomandata di revoca indicando tutta la situazione e le condizioni in cui è stata firmata la proposta.

Cordiali saluti e grazie in anticipo per le risposte
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