casadolcecasa

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L'anno scorso abbiamo stipulato un contratto con una ditta edile per la costruzione di un immobile su un terreno fabbricativo di nostra proprietà. Premetto che nel contratto d'appalto stipulato tra le parti, è previsto che la committenza possa procedere alla recessione dallo stesso con la ditta edile senza dover addurre motivazioni.
Dopo un anno, la costruzione sta procedendo con estrema lentezza (causa mancanza di liquidità finanziaria della ditta), che tra l'altro (scoperta recente) non paga i dipendenti (ne sono rimasti solo un paio), i fornitori etc... Abbiamo anche scoperto che ha comunicato ai fornitori che siamo noi a non pagarla quando invece i SAL sono stati pagati tutti puntualmente. Inoltre (causa mancanza operai specializzati) sta eseguendo i lavori molto approssimativamente.
In poche parole abbiamo deciso di recedere dal contratto.
Per ora è stato fatto solo verbalmente. Vogliamo fargli firmare una lettera in cui ci impegniamo a pagare l'ultimo SAL (scalando le malfatture) e poi in cambio dello sgombro del cantiere a svincolare la percentuale che ci siamo trattenuti come da contratto per il dopo collaudo.
Che problemi si potrebbero creare se non accettano?
Ringrazio tutti per l'aiuto che potrete fornirmi.
 

adimecasa

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