Un saluto a tutti, sono nuovo del forum.
Premetto che ho già cercato info in rete, trovate in parte anche in vecchi messaggi di questo forum, che ho chiesto parere all'avvocato dell'associazione piccoli proprietari, ma una risposta al mio problema ancora non l'ho avuta. Vado ad esporlo.
Una studentessa mi ha chiesto di poter mettere la residenza nell'appartamento a lei affittato con contratto temporaneo di tipo studentesco. La mia prima risposta è stata negativa, poi mi è stato detto da più parti che il comune di Genova concede la residenza a qualunque studente la richieda non entrando nel merito del tipo di contratto d'affitto in suo possesso. Pare che il proprietario non ci possa fare niente.
Su internet ho letto pareri discordanti sulla liceità di tale richiesta, in quanto la residenza potrebbe far decadere i requisiti di transitorietà e il contratto di tipo studentesco richiede espressamente la residenza in un comune diverso da quello sede del corso universitario frequentato (almeno all'atto della stipula).
Il problema per il momento è rimandato, in quanto tale studentessa è all'estero per il semestre erasmus, ma si presentarà in febbraio quando tornerà e quando dovrò dare una risposta definitiva alle sue richieste.
Avrei la volontà di andare incontro alle esigenze di detta inquilina che ha già abitato nell'appartamento per quasi due anni e che vorrebbe poterci tornare. L'esigenza della residenza è reale, così come la necessità della transitorietà. Nel paese d'origine (extracomunitario) le hanno infatti tolto la residenza in quanto assente da troppo tempo. Del resto intende rimanere a Genova e in Italia solo fino alla fine del suo corso di studi (ancora un paio d'anni). Si trova quindi nella situazione di non avere una residenza (salvo in questi 6 mesi in cui l'ha messa dove frequenta l'erasmus).
Non potendo fare un contratto d'affitto solo a lei, in quanto non in grado di garantirmi l'affitto dell'intero immobile, avevo pensato all'affitto parziale di immobile. Un 3+2 con residenza a lei, un transitorio ad una coinquilina. Formalmente non dovrebbe essere vietato, ma in quale pasticcio fiscale potrei cacciarmi? All'associazione me l'hanno sconsigliato.
Chiaramente la cosa più semplice sarebbe dire a questa persona di cercarsi un'altra sistemazione, ma essendomi trovato molto bene con lei in questi primi due anni, sarei prima propenso a valutare una possibile soluzione. A dirla tutta la cosa più semplice sarebbe che non ci fossero tutti questi assurdi impedimenti e complicazioni legali, ma tant'è...
Chiedo un consiglio e un parere a qualcuno di voi. Grazie
Premetto che ho già cercato info in rete, trovate in parte anche in vecchi messaggi di questo forum, che ho chiesto parere all'avvocato dell'associazione piccoli proprietari, ma una risposta al mio problema ancora non l'ho avuta. Vado ad esporlo.
Una studentessa mi ha chiesto di poter mettere la residenza nell'appartamento a lei affittato con contratto temporaneo di tipo studentesco. La mia prima risposta è stata negativa, poi mi è stato detto da più parti che il comune di Genova concede la residenza a qualunque studente la richieda non entrando nel merito del tipo di contratto d'affitto in suo possesso. Pare che il proprietario non ci possa fare niente.
Su internet ho letto pareri discordanti sulla liceità di tale richiesta, in quanto la residenza potrebbe far decadere i requisiti di transitorietà e il contratto di tipo studentesco richiede espressamente la residenza in un comune diverso da quello sede del corso universitario frequentato (almeno all'atto della stipula).
Il problema per il momento è rimandato, in quanto tale studentessa è all'estero per il semestre erasmus, ma si presentarà in febbraio quando tornerà e quando dovrò dare una risposta definitiva alle sue richieste.
Avrei la volontà di andare incontro alle esigenze di detta inquilina che ha già abitato nell'appartamento per quasi due anni e che vorrebbe poterci tornare. L'esigenza della residenza è reale, così come la necessità della transitorietà. Nel paese d'origine (extracomunitario) le hanno infatti tolto la residenza in quanto assente da troppo tempo. Del resto intende rimanere a Genova e in Italia solo fino alla fine del suo corso di studi (ancora un paio d'anni). Si trova quindi nella situazione di non avere una residenza (salvo in questi 6 mesi in cui l'ha messa dove frequenta l'erasmus).
Non potendo fare un contratto d'affitto solo a lei, in quanto non in grado di garantirmi l'affitto dell'intero immobile, avevo pensato all'affitto parziale di immobile. Un 3+2 con residenza a lei, un transitorio ad una coinquilina. Formalmente non dovrebbe essere vietato, ma in quale pasticcio fiscale potrei cacciarmi? All'associazione me l'hanno sconsigliato.
Chiaramente la cosa più semplice sarebbe dire a questa persona di cercarsi un'altra sistemazione, ma essendomi trovato molto bene con lei in questi primi due anni, sarei prima propenso a valutare una possibile soluzione. A dirla tutta la cosa più semplice sarebbe che non ci fossero tutti questi assurdi impedimenti e complicazioni legali, ma tant'è...
Chiedo un consiglio e un parere a qualcuno di voi. Grazie