tittitaro

Membro Attivo
Ho bisogno di un aiuto, la questione è un po' complessa:domanda:: ringrazio anticipatamente chiunque mi fornisca spunti utili!!!
La situazione dei beni ereditati (in seguito alla morte di mio padre): mia madre ha diritto d'abitazione su ex casa coniugale di circa 350mq+vari annessi, di cui è proprietaria per 4/6, io per 1/6 e mia sorella per 1/6; io vivo da 15 anni in casa 180mq di cui sono proprietaria solo di 1/6 (ma su cui ho fatto io i lavori come impianto idrico e riscaldamento), mia madre di 4/6 e mia sorella di 1/6; mia sorella vive altrove (casa donata da mia madre!). Ora vogliono mettermi in affitto, io sono separata e non posso permettermi cifre abnormi: il mio problema non è l'esiguo importo per mia sorella che posso sostenere (150 euro), vorrei invece sapere se mia madre, che vive in una casa enorme che in parte è anche mia, può chiedermi l'affitto (ha chiesto 600 euro) e se su tale richiesta posso io scalare la quota di "affitto" della mia proprietà della casa dove vive lei, posto che il diritto d'abitazione è limitato al "necessario"? Infine, posso richiedere, prima che mi mettano in affitto, il saldo delle loro quote per i lavori da me sostenuti (più di 15000 euro)? Ultimo dato: mia madre possiede anch altre proprietà! Vi ringrazio per qualsiasi aiuto!!!:???:
 

robertamirata

Nuovo Iscritto
per quanto riguarda la casa dove abita tua madre, avendo ella il diritto di usufrutto sulla stessa, non puoi chiederle nulla a titolo di locazione. al contrario tua madre è legittimata (legalmente un po' meno moralmente) a chiederti un canone di locazione per la quota di sua proprietà.
infine, per quanto riguarda i lavori eseguiti, potrebbero sussistere i presupposti per ottenere il rimborso relativo alle quote di spettanza degli altri proprietari, ma la questione andrebbe valutata per il caso specifico.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Per la precisione, non si confonda il diritto di abitazione (art. 540, 2c. c.c.) con il diritto di usufrutto (art. 978 e segg. c.c.).
 

tittitaro

Membro Attivo
Vi ringrazio :), ma concordo con Nemesis; inoltre l'art 540 prevede un limite per il diritto d'abitazione, cioè limitatamente a quanto necessario (stiamo parlando di una persona sola... 350mq i sembrano tantini,o no?), l'usufrutto non mi sembra c'entri. Comunque grazie dei suggerimenti!!!
PS perchè non posso richiedere le quote dei lavori ? Chi affitterebbe una casa senza riscaldamento e con le tubature e gli scarichi rotti? non mi è chiaro
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Hai anche un piccolo regalo (ricattino?) da fare a tua madre ed a tua sorella.....vedi un pò di minacciarle di voler rivedere la donazione fatta a tua sorella....
 

raflomb

Membro Assiduo
Visto le premesse, non deve correre buon sangue tra voi.
Detto questo, tu non puoi rivalerti sull'immobile ove vive tua madre in quanto essa lo conduce in virtà del diritto di abitazione.
Tu se puoi documentare le spese che si sono rese necessarie, e che hanno prodotto delle migliorie, nella casa che conduci, è legittimo farle valere per le parti quote di comproprietà nei confronti della madre e della sorella, in quanto tu le hai eseguite come comproprietaria.
Inoltre, affinchè tu possa mettere uno stop alle richieste avanzate, fai presente sia a tua madre che alla sorella del bene immobile donati alla seconda, bene che un giorno potrai far rientrare nell'asse ereditario.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Per migliore comprensione dell'ultim periodo scritto da raflomb. Hai 10 anni di tempo per dalla morte di tua madre per ridiscutere la donazione e fare rientrare l'immobile che ha donato a tua sorella nella massa ereditaria. Oppure, se non intervieni nei 20 anni da quando la donazione è stata fatta non avrai più diritti da accampare sulla stessa.
 

tittitaro

Membro Attivo
E' evidente che i rapporti non sono idialliaci... e questo per me è una grande ferita. In ogni caso, grazie a tutti:daccordo: : alla discussione futura della donazione avevo già pensato (aggiungo: è un immobile di grande valore, centro storico di Roma, palazzetto del Seicento...). Il mio reddito di insegnante invece non mi permette di restare qui, quindi sto cercando disperatamente una soluzione.Ho omesso un'informazione, forse importante: mio padre mi aveva dato il possesso della casa dove vivo fin dal 1996 con i miei figli (ho le carte). Può incidere? :domanda: Inoltre ho letto che se venisse considerato come un comodato gratuito, per richiedere l'affitto loro devono avere motivi urgenti documentati (mia madre ha notevoli redditi e altre proprietà, questa dell'affitto purtropppo è pura cattiveria) o sbaglio? in ogni caso è già un conforto che i lavori effettuati, di cui ho le fatture, possano essere richiesti, o per lo meno li potrei scalare dall'affitto.Grazie a tutti quelli che gentilmente mi hanno risposto... e se vi vengono altre idee :idea: ne sarò felice!
 

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