U
User_50795
Ospite
Salve a tutti,
scrivo qui perchè ho visto che ci sono moltissime persone disponibili ed esperte sulla materia e che
spero possano darmi qualche lume da seguire per indirizzare una richiesta di alienazione.
Provo a darvi un po' di informazioni:
Vi è una casa che per opere di ampliamento sconfina per una porzione molto piccola su una canaletta di scolo demaniale interrata completamente (non piu presente ed interrata già all'atto di acquisto della casa nel 1976).
Nel 2004 è stata fatta richiesta di alienazione diretta al demanio seguendo la direttiva in oggetto e producendo diverso materiale.
Purtroppo la porzione di sconfino, quando è stato richiesto il certificato di destinazione urbanistico, è stato scopeto rientrare in un vincolo di tipo ambientale , da qui la respinta della richiesta da parte del demanio.
C'è da aggiungere che su questa porzione di sconfino è stata fatta regolare richiesta di sanatoria (approvata e rilasciata dal comune nel 2004) corredata dalle seguenti documentazione e pareri:
a) parere positivo dell'autorità idrica
b) parere positivo della Sovraintendenza Beni Ambientali
c) Parere positivo dell'Amministrazione Foreste e Bonifica
c) parere positivo autorità di bacino
d) vista l'assenza di vincoli di inedificabilità
A seguito di questi pareri positivi è stata rilasciata la sanatoria su una porzione di casa e sulla porzione soggetta sconfino ( vincolata).
A questo punto, avendo il parere posivito anche della sovraintendenza beni ambientali che dichiara il nullaosta al rilascio della sanatoria (datata marzo 2001) come posso procedere ?
Su questo tema ho letto che si è pronunciata la corte costituzionale con relativa pubblicazione in gazzetta:
http://www.gazzettaufficiale.it/att...ioneGazzetta=2006-02-08&art.idSottoArticolo=0
e riporto l'estratto che cita:
" ...
1.3. - Una ulteriore doglianza, che specificamente attiene alla
cessione di aree interessate da vincoli di carattere culturale e
ambientale, e' prospettata con riguardo alla pretesa violazione
dell'art. 118, terzo comma, Cost.
L'ultimo periodo dell'art. 5-ter del d.l. n. 143 del 2003
stabilisce che la normativa sull'alienazione «non si applica,
comunque, alle aree sottoposte a tutela ai sensi del testo unico
delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e
ambientali, di cui al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, e
successive modificazioni». La circolare impugnata recita: «qualora il
vincolo gravante sull'area statale interessi anche l'area del privato
e su questa sia stata legittimamente realizzata l'opera, il rilascio
del relativo titolo edilizio, presupponendo l'acquisizione di tutte
le autorizzazioni e dei pareri favorevoli delle autorita' preposte
alla tutela, estende l'efficacia di queste ultime anche alla porzione
di area di proprieta' statale che pertanto potra' essere acquisita
dal privato».
."
Cosa ne pensate?
Vi ringrazio in ancitipo,
T.
scrivo qui perchè ho visto che ci sono moltissime persone disponibili ed esperte sulla materia e che
spero possano darmi qualche lume da seguire per indirizzare una richiesta di alienazione.
Provo a darvi un po' di informazioni:
Vi è una casa che per opere di ampliamento sconfina per una porzione molto piccola su una canaletta di scolo demaniale interrata completamente (non piu presente ed interrata già all'atto di acquisto della casa nel 1976).
Nel 2004 è stata fatta richiesta di alienazione diretta al demanio seguendo la direttiva in oggetto e producendo diverso materiale.
Purtroppo la porzione di sconfino, quando è stato richiesto il certificato di destinazione urbanistico, è stato scopeto rientrare in un vincolo di tipo ambientale , da qui la respinta della richiesta da parte del demanio.
C'è da aggiungere che su questa porzione di sconfino è stata fatta regolare richiesta di sanatoria (approvata e rilasciata dal comune nel 2004) corredata dalle seguenti documentazione e pareri:
a) parere positivo dell'autorità idrica
b) parere positivo della Sovraintendenza Beni Ambientali
c) Parere positivo dell'Amministrazione Foreste e Bonifica
c) parere positivo autorità di bacino
d) vista l'assenza di vincoli di inedificabilità
A seguito di questi pareri positivi è stata rilasciata la sanatoria su una porzione di casa e sulla porzione soggetta sconfino ( vincolata).
A questo punto, avendo il parere posivito anche della sovraintendenza beni ambientali che dichiara il nullaosta al rilascio della sanatoria (datata marzo 2001) come posso procedere ?
Su questo tema ho letto che si è pronunciata la corte costituzionale con relativa pubblicazione in gazzetta:
http://www.gazzettaufficiale.it/att...ioneGazzetta=2006-02-08&art.idSottoArticolo=0
e riporto l'estratto che cita:
" ...
1.3. - Una ulteriore doglianza, che specificamente attiene alla
cessione di aree interessate da vincoli di carattere culturale e
ambientale, e' prospettata con riguardo alla pretesa violazione
dell'art. 118, terzo comma, Cost.
L'ultimo periodo dell'art. 5-ter del d.l. n. 143 del 2003
stabilisce che la normativa sull'alienazione «non si applica,
comunque, alle aree sottoposte a tutela ai sensi del testo unico
delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e
ambientali, di cui al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, e
successive modificazioni». La circolare impugnata recita: «qualora il
vincolo gravante sull'area statale interessi anche l'area del privato
e su questa sia stata legittimamente realizzata l'opera, il rilascio
del relativo titolo edilizio, presupponendo l'acquisizione di tutte
le autorizzazioni e dei pareri favorevoli delle autorita' preposte
alla tutela, estende l'efficacia di queste ultime anche alla porzione
di area di proprieta' statale che pertanto potra' essere acquisita
dal privato».
."
Cosa ne pensate?
Vi ringrazio in ancitipo,
T.