Martarina

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera,
i fatti sono questi:

- febbraio 1995 richiesta di condono da parte di un tecnico
- marzo 1995 pagamento oblazione
- agosto 1995 morte del proprietario
- novembre 1995 prima raccomandata (mai ritirata) da parte del comune con richiesta documenti mancanti
- giugno 1998 seconda raccomandata (mai ritirata) da parte del comune con richiesta documenti mancanti
- 2000 vendita dell'immobile (con ristrutturazione totale, DIA e permessi regolari, da parte del nuovo proprietario)
- 2018 raccomandata da parte del comune agli eredi del primo proprietario, con richiesta di contributo piu' interessi, pena decadimento del condono e/o sanzioni del caso

Le mie domande sono:
1) posto che i condoni non vadano in prescrizione (premessa della raccomandata del 2018), siamo sicuri che dopo 23 anni e 3 passaggi di proprieta' dell'immobile il comune possa fare questa richiesta?
2) devo pagare o posso rinunciare al condono? Nel secondo caso cosa succede?
3) a chi devo rivolgermi per concludere la pratica (tecnico o avvocato?)

Grazie a chi gentilmente vorra' rispondere.
 

griz

Membro Storico
Professionista
secondo me devi assolutamente chiudere la pratica, evidentemente nella compravendita non avete citato il condono e se lo avete fatto lo avete erroneamente e illegalmente dato per chiuso, se il comune vi annullasse la richiesta, gli abusi sarebbero tali quindi verrebbe ingiunto ai proprietari attuali, che palesemente non c'entrano, il ripristino della situazione in atti con demolizione delle opere condonate con conseguente coinvolgimento vostro in quanto responsabili di mendaci dichiarazioni in atto pubblico, una causa che vi vedrebbe sicuramente soccombenti
 

Martarina

Membro Attivo
Proprietario Casa
se il comune vi annullasse la richiesta, gli abusi sarebbero tali quindi verrebbe ingiunto ai proprietari attuali, che palesemente non c'entrano,

I proprietari attuali (in 23 anni sono stati fatti ben 3 rogiti) hanno completamente modificato la casa, pagando gli oneri dovuti, in quanto in comune non è mai risultato il condono (il tecnico ammette che era loro sfuggita questa pratica, come tante altre)
 

Martarina

Membro Attivo
Proprietario Casa
scusa, tu non sei l'erede del primo proprietario?

Si sono l'erede, ma non ero a conoscenza che fosse stato chiesto un condono e il comune non mi ha mai avvisato prima d'ora.
Come dicevo anche i successivi proprietari hanno chiesto ed ottenuto permessi per le modifiche che ha fatto all'abitazione.
Al comune non è risultato il condono del 1995 fino a novembre 2018.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Quanto dovresti pagare ?
Perché a seconda della cifra si può valutare se è meglio pagare e finirla lì, o approfondire , cominciando a spendere soldi di tecnico ed avvocato ( per poi, magari, scoprire che il pagamento del condono è dovuto).
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quando avete venduto avete necessariamente dichiarato era regolare, sia urbanisticamente che catastalmente. Evidentemente tale dichiarazione era mendace, pertanto da quello che mi risulta l'atto è nullo, avendo ad oggetto un immobile abusivo o parzialmente abusivo. Era vostro compito fare controllare le due condizioni di regolarità da parte di un tecnico.
 

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