Pippi65

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno, a febbraio ho accettato una proposta di acquisto con preliminare il 25 febbraio e l'atto entro e non oltre il 31 marzo, con la richiesta di fare l'aggiornamento grafico in planimetria perchè non era segnata la tramezza che è stata costruita presumibilmente con la casa. Noi abbiamo comprato la casa con questa tramezza già nel 1999 ma in planimetria non risultava segnata. Al che il notaio prima di fare il preliminare di compravendita ci ha detto di fare l'aggiornamento grafico in planimetria e l'abbiamo fatto. Durante la firma del preliminare il notaio ha scritto nella scrittura che avremmo dovuto presentare la sanatoria per questa tramezza che, ripeto, era già così quando la abbiamo comprata nel 1999. Allora per ovviare ci ha detto di fare entro l'atto che doveva avvenire dopo 20 giorni, una dichiarazione del geometra in cui asseriva che la tramezza c'era già. Il geometra giustamente ha detto: prima di dichiarare una cosa del genere devo andare in comune a verificare il progetto originale di quando è stato costruito e gli hanno dato appuntamento in comune tra 15 giorni, noi settimana prossima dobbiamo fare l'atto perchè è il termine che c'era scritto nella proposta di acquisto da noi accettata. Il proprietario ci ha fatto sapere che saremo inadempienti se proroghiamo l'atto. Ma noi non siamo inadempienti stiamo facendo tutte le cose che loro ci hanno richiesto diligentemente, ma i tempi burocratici si sa come sono. Inoltre se per caso nel progetto originale c'era la tramezza dovremo fare il condono (anche se noi non abbiamo tirato su nessuna tramezza) e questo allungherà ancora i tempi (noi abbiamo tutto interesse ad incassare i soldi il prima possibile) e quindi risultiamo inadempiente se chiedo una proroga? Come posso tutelarmi essendo completamente in buona fede? Sono preoccupata non ho i soldi per restituire la caparra doppia per inadempienza.
 

fiorello64

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve, premesso che non sono un tecnico, io penso le seguenti cose:
1) sia che la tramezza esistesse o meno quando tu hai comprato la casa nel 99, devi comunque sanarla a tue spese prima della vendita. Questo può richiedere tempi non brevissimi.
2) è necessario aggiornare di comune accordo i termini del contratto preliminare alla luce di quanto detto sopra, magari fissando una compensanzione pecuniaria per il ritardo nel rogito. E' ovvio che ci andrai a rimettere qualche soldo.
3) non restituire assolutamente la caparra, ma dimostra, prima della scadere del termine contrattuale, la tua buona volontà di concludere l'affare secondo le leggi vigenti. Io farei una raccomandata A/R al promittente acquirente, d'accordo col notaio ed l'eventuale agenzia, fissando un incontro e dimostrando quali passi hai ufficialmente compiuto verso la rapida soluzione degli impedimenti.
In bocca al lupo
 

griz

Membro Storico
Professionista
secondo me non è corretto definire un'inadempienza un ritardo per la ragione che esponi, ti stai dando da fare e questo è dimostrato, quindi il tuo compratore dovrebbe dimensionare l'atteggiamento.
Una soluzione potrebbe essere quella di presentare la richiesta di sanatoria prima dell'atto allegando a questo una relazione tecnica che asserisca che l'abuso sia sanabile, e specificare in atto il tuo impegno a seguire la pratica fino alla chiusura pagando tutti gli oneri eventuali anche dopo il rogito.
Il tuo acquirente avrebbe la casa nei tempi previsti, al massimo una/due settimane dopo e tu avrai fatto il tuo dovere
Mi è già capitato in 2 casi e le cose sono andate tranquillamente, con un po' di buona volontà si può risolvere
 

Pippi65

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie ad entrambi. Stiamo aspettando che il geometra verifichi in comune il progetto originario, certo che faccio la sanatoria se la tramezza non c'era nel progetto originario ma è stata fatta in corso d'opera nella costruzione della casa, io non ho detto che non faccio niente di tutto questo. Finora ho fatto tutto ciò che mi è stato richiesto, mi hanno detto di sgomberare la casa e l'ho fatto, di togliere i lampadari e l'ho fatto, è completamente nuda la casa come da lui richiesto. Inoltre noi saremo a credito di 600 euro con l'amministrazione e abbiamo chiesto all'amministratore se a fine esercizio poteva bonificarci la somma che altrimenti va a credito dell'acquirente e l'amministratore ci ha detto che non è possibile di farcela rimborsare dall'acquirente il quale insiste che ce la facciamo rimborsare dall'amministratore. Insomma mi sa che oltre ad avere svenduto questa casa, ci stiamo rimettendo un sacco di soldi. Mio marito ha già avuto un'emorragia cerebrale, con questo stress non vorrei gliene venisse un'altra.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se il ritardo della stipula è dovuto a lungaggini burocratiche è sufficiente che tu mandi la comunicazione per raccomandata A.R., come ti è già stato consigliato.
 

Solaria

Membro Attivo
Proprietario Casa
Per quanto riguarda il credito verso il condominio l'amministratore deve rimborsartelo quando verrà approvato il rendiconto
 

Pippi65

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
L'amministratore dice che non è possibile che la macchina non glielo consente e che andrà a credito del nuovo acquirente e che dovrà essere lui a restituirmelo
 
O

Ollj

Ospite
Quanto alle spese di gestione ordinaria: a Rendiconto Consuntivo approvato ci sarà soggetto (ex condòmino) che vanta un credito nei confronti del Condominio e ciò andrà fatto risultare nello stato patrimoniale; a nulla rileva il rapporto venditore/acquirente dato che quest'ultimo non è nel possesso della somma in questione nè mai lo sarà; alcun tipo di solidarietà potrà essere avanzata tra i due (dato che la legge la limita espressamente all'ambito del passivo); risibile che il programma contabile non preveda soluzione alcuna (mah!).
Se il Condominio ed il suo amministratore (con resp. per colpa professionale) non salderanno il dovuto, sarà esercitabile azione di recupero del credito.
Diverso il discorso quanto al Fondo costituito per la manutenzione straordinaria, la cui restituzione pro/quota sarà possibile solo post delibera assembleare.
Saluti.
 

Pippi65

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno, oggi mi è arrivata una mail dell'acquirente in cui dice che alla
> data stabilita per il rogito dovrà essere presentata al
> Notaio la dichiarazione del geometra di cui al preliminare
> di compravendita. Nel caso in cui detta dichiarazione non sia
> disponibile entro tale data e non essendo prevedibili
> ulteriori rinvii, si propone l'unica
> soluzione ritenuta percorribile a garanzia
> dell'acquirente e cioè che
> 5.000;00 resteranno in deposito al notaio il quale
> provvederà allo svincolo all'atto della consegna da
> parte nostra della dichiarazione del geometra eventualmente
> ancora mancante alla data del rogito. Se invece occorresse procedere a
istruire una pratica di sanatoria le cui spese resteranno a nostro carico (e fin qui lo sappiamo bene) l'assegno a saldo di 5.000 ci sarà consegnato dietro deposito della
> documentazione comprovante la sanatoria. Io allora mi chiedo se non siamo più proprietari come facciamo a fare noi la sanatoria??? Dato che il 30 comunque facciamo l'atto? Non vorrei prenderlo in quel posto e quei 5.000 euro perderli. Non ce la facciamo più ci stiamo esaurendo per una tramezza che abbiamo trovato quando la abbiamo acquistato nel 1999 e siamo totalmente in buona fede. Grazie se qualcuno mi può spiegare come faccio da non proprietario a presentare eventualmente la domanda di sanatoria.
 

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