Vito1967

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno.
Sono proprietario di una villetta a schiera su un totale di n.4, alle quali si accede mediante un vialetto accatastato come "bene comune non censibile", comune di Tricase, Lecce.
All'epoca della costruzione, anno 1988-1991, non potendo accedere nel vialetto e non essendoci ancora la possibilità di procedere in modalità "allaccio multiplo", AQP (Acquedotto Pugliese) ha installato sul muro di recinzione della villetta prospiciente sulla strada pubblica (angolo vialetto comune), un solo contatore di fornitura idrica (in comune), dal quale si diparte una unica linea di alimentazione idrica verso i vari singoli appartamenti, dotati di contatore di sottrazione.
La spesa dell'allaccio fu divisa in parti uguali fra i quattro proprietari dell'epoca.
A cadenza trimestrale AQP invia l'unica Bolletta, mentre il sottoscritto ha l'impegno di ripartire la spesa fra i proprietari con idoneo metodo di calcolo al fine di ottenere cifre adeguate all'effettivo consumo idrico pro-capite.
Il muro di recinzione cui è installato il contatore AQP in apposita nicchia, recinta esclusivamente la prima villetta; aggiungo che ogni appartamento è una singola proprietà e di "condominiale" ha solo il contatore AQP.
Nell'intenzione di richiedere ad AQP lo "sdoppiamento" dell'unico contatore in comune fra noi, il proprietario della prima villetta, pare non essere d'accordo.
Senza andare a specificarne le motivazioni, vorrei sapere se esiste un dispositivo di legge che possa opporsi a simile posizione, visto che l'acqua è un bene indispensabile per l'uomo.
Fermo restando che le opere "interne" saranno a carico di ogni singolo proprietario mentre la spesa da sostenere presso AQP saranno da dividere in parti uguali.
Grazie a tutti coloro, eventualmente, contribuiranno con una risposta al mio quesito.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Buongiorno a tutti.
Sono proprietario di una villetta a schiera su un totale di n.4, alle quali si accede mediante un vialetto accatastato come "bene comune non censibile", comune di Tricase, Lecce.
All'epoca della costruzione, anno 1988-1991, non potendo accedere nel vialetto e non essendoci ancora la possibilità di procedere in modalità "allaccio multiplo", AQP (Acquedotto Pugliese) ha installato sul muro di recinzione della villetta prospiciente sulla strada pubblica (angolo vialetto comune), un solo contatore di fornitura idrica (in comune), dal quale si diparte una unica linea di alimentazione idrica verso i vari singoli appartamenti, dotati di contatore di sottrazione.
La spesa dell'allaccio fu divisa in parti uguali fra i quattro proprietari dell'epoca.
A cadenza trimestrale AQP invia l'unica Bolletta, mentre il sottoscritto ha l'impegno di ripartire la spesa fra i proprietari con idoneo metodo di calcolo al fine di ottenere cifre adeguate all'effettivo consumo idrico pro-capite.
Il muro di recinzione cui è installato il contatore AQP in apposita nicchia, recinta esclusivamente la prima villetta; aggiungo che ogni appartamento è una singola proprietà e di "condominiale" ha solo il contatore AQP.
Nell'intenzione di richiedere ad AQP lo "sdoppiamento" dell'unico contatore in comune fra noi, il proprietario della prima villetta, pare non essere d'accordo.
Senza andare a specificarne le motivazioni, vorrei sapere se esiste un dispositivo di legge che possa opporsi a simile posizione, visto che l'acqua è un bene indispensabile per l'uomo.
Fermo restando che le opere "interne" saranno a carico di ogni singolo proprietario mentre la spesa da sostenere presso AQP saranno da dividere in parti uguali.
Grazie a tutti coloro, eventualmente, contribuiranno con una risposta al mio quesito.
Replico la stessa risposta nell'altro identico intervento, non sapendo quale hai deciso di seguire.
Se occorre posizionare altri gruppi di misura, contatori, nella stessa nicchia, dovrai concordare con il proprietario dell'unica muratura del "condominio", accessibile dalla strada pubblica per le opere di adeguamento. E se trovassi resistenza da parte del proprietario, non ti (vi) resta altro da fare che sentire il parere di un legale o chiederne l'intervento.
 

Vito1967

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie Gianco.
Relativamente ad una eventuale realizzazione di tubazioni fognanti e idriche (sottoservizi) da realizzare all'interno del citato vialetto, relativamente al DPR 380/01, rientrerebbe in Attività Libera?
Anche in considerazione di recenti Decreti del Governo.
Grazie.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il comune non c'entra niente sulla servitù, tranne che non debbano essere eseguite delle opere edili di una certa importanza.
 

Vito1967

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Trattasi di uno scavo per m 34 per posare in opera tubazione fognanti da 150 mm, oltre tre pozzetti di ispezione.
Secondo Lei, sono lavori rilevanti?
Avevo pensato ad una Comunicazione Lavori a firma di tutti noi.
La servitù, di fatto, è un accordo tra noi inquilini, niente di vincolante.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto