maidealista

Fondatore
Membro dello Staff
Proprietario Casa
Aliquote IRPEF e quoziente familiare nella Riforma del Fisco 2010

Da qualche giorno in Italia si è aperto un dibattito sulla riforma del Fisco dopo che il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha parlato di voler introdurre nel nostro Paese due sole aliquote ai fini del prelievo sull’imposta sui redditi. Le aliquote sono quelle del 23% e del 33%, e quindi verrebbero abolite tutte le altre aliquote attualmente in vigore, ed in particolare anche quella più elevata sopra il 40%.
Da :Aliquote IRPEF e quoziente familiare nella Riforma del Fisco 2010. | Fisco e Tributi
+
Riforma del fisco in tre tappe - Il Sole 24 ORE
+
Fisco: Marcegaglia, importante riforma complessiva in tempi non lunghi | Radiocor, mercoledi' 20 ottobre 2010 (articolo 860022)


Quali modifiche apporteresti al sistema fiscale italiano ?
Quali commenti alle ipotesi del Governo ?
 

ralf

Nuovo Iscritto
Una in particolare, che tutti pagassero le tasse, in questa maniera si ridurrebbe l'mposizione del 50%,:risata::risata::risata: sempre che la così detta classe politica non si intascasse anche quelli:rabbia:
 

investitore

Nuovo Iscritto
Sono convinto, che se venisse data la possibilità di scaricare nella dichiarazione dei redditi ogni spesa sostenuta per vivere,comprese quelle che una famiglia deve sostenere quotidianamente e fatte pagare sull'eccedenza del reddito;tutti le pagheremmo volentieri.Nel contempo creeremmo ricchezza, perchè si potrebbe spendere di più e la lotta all'evasione sarebbe più capillare visto che ognuno di noi sarebbe motivato a richiedere scontrini e ricevute.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
C'è molto buonsenso. Non si capisce per quale motivo, il privato debba pagare IVA al 20% su tutto, non potendola scalare. Tale atteggiamento ha sempre spinto a non richiedere le ricevute e fatture, a molti di noi. D'altra parte, se fosse possibile, molti si ingegnerebbero a frodare in altro modo. Un fiscalista potrebbe suggerire un modo efficace e proponibile?
A) IVA a soggetti privati al 7.5%
B) IVA detraibile per i privati al 50%
C) Esenzione IVA su prestazioni da € 500 in su a privati
D) IVA detraibile dalle imposte annuale, con documentazione
 

ada1

Nuovo Iscritto
Già all'inizio dell'anno, il presidente del consiglio aveva dato le grandi linee del suo programma per il 2010 (prima giustizia, poi scuola e infine fisco) : siamo adesso ad ottobre e dubito molto che ci saranno novità per quest'anno.
Ho letto con attenzione i link messi a disposizione da Maidealista e mi sembra che la via che Tremonti (prima ricerca di quel che si puo' o deve comprimere/sopprimere/unifare e poi riforma) vuole seguire è molto coerente e non ho nulla da eccepire.
Quello che mi auguro, tuttavia, è che -dopo il lavoro di sintesi delle varie tasse e imposte locali, regionali, nazionali, il ministro metta a disposizione, sul suo sito ministeriale, una tabella sinottica che permetta anche a noi comuni mortali con mezzi limitati di avere un'idea più esatta su quel che il fisco è oggi attualmente e chi sono i principali contribuenti (per versamenti effettuati, naturalmente).

Ma non credo che si possa ritenere che ridurre gli scaglioni da 5 a 2 sia una riforma equa.
Infatti, se ho capito bene quello che ho letto documentandomi su internet, l'idea sarebbe di ridurre a 23 % per i redditi fino a 100 000 euro e 33 % per quelli +100 000 euro : In questo modo, ancora una volta, Pincopallino con un reddito medio/basso pagherà sempre molto, ma molto di più che un altro Pincopallino con un reddito alto (+100 000) o altissimo ( 1 000 000, ad esempio). Quindi lo Stato continuerà come prima , cioè adesso, e più di prima ad essere finanziato dai soliti ignoti mentri i soliti noti continueranno ad la parte del leone che prende tutto.

Inoltre, non vedo proprio come si potrà in questo modo assicurare l'equità fiscale sancita dalla Costituzione che prevede la progressività affinché ognuno possa contribuire al benessere generale proporzionalmente al suo reddito

Mi spiego : attualmente gli scaglioni (se non erro) sono i seguenti :

-23% per il primo scaglione, comprendente la parte di reddito fino a 15.000 € (era di 18 % fino al 2002, è passato al 23 % nel 2003 con il precedente governo Berlusconi)
-29% per il secondo tra 15.000 e 29.000 €
-31% per il terzo tra 29.000 e 32.600 €
-39% per il quarto, tra 32.600 e 70.000 €
-45% per il quinto, oltre 70.000 €

Io penso che invece si dovrebbero lasciare le 5 aliquote, aggiungendone anche un'altra per i redditi più bassi, e cioé :

-reddito fino a 6000 euro : 0%
-da 6000 a 12 000 euro = 5 %
-da 12 000 a 27 000 euro : 12 %
-da 27000 a 70 000 euro : 20 %
-da 70 000 a 150 000 euro : 30 %
- + 150 000 euro : 35 %

Non so' quanti contribuenti dovrebbero fare i conti entro queste aliquote ma credo che cio' sarebbe molto più rispettoso dei dettati costituzionali e terrebbe meglio conto delle possibilità finanziarie di ciascuno di noi, modulando meglio la partecipazione di ognuno alle spese nazionali, spese che -in ogni modo- dovrebbero e possono essere ridotte con politiche di controlli più rigorosi e frequenti, sanzioni importanti in caso di frode, migliore ripartizione delle entrate, tagli alle esternalizzazioni dei servizi, tagli ai ricorsi a consulenti di ogni tipo ecc. ecc.
Converrebbe anche, infine, alleggerire la macchina burocratica tanto per il pagamento (perché in banca, ad esempio, e non direttamente al fisco ?) che per la presentazione delle dichiarazioni stesse
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
L'argomento è molto interessante, anche se implica una preparazione specialistica non comune. Gli scaglioni proposti potrebbero essere interessanti, a prima vista, ma il sistema in vigore, prevede un complesso meccanismo di deduzioni, per i redditi medio bassi, tanto da essere stato riconosciuto maggiormente vantaggioso, nonostante il passaggio della I° aliquota del 18% al 23%. Detto ciò, le tasse devono rappresentare una facile incombenza a cui tutti essere abilitati e soprattutto facili da pagare. Scaglioni semplificati, dovrebbero incentivare a pagare e a lavorare per un crescente agevolazione fiscale. Mi spiego, come in ogni cosa, anche essere cittadino ha dei costi di base, che sei ricco o poco abbiente, hai diritto alla sanità, alla sicurezza, alla istruzione. Salvo detrazioni per i meno abbienti, paghiamo una percentuale di tasse sui nostri redditi, con aliquote uguali. I benestanti sulla parte marginale, ovvero dopo aver pagato come tutti, secondo una logica stringente, pagheranno una aliquota marginale più alta ma che deve essere sostenibile per non incentivare l'evasione. Oggi è il 45% e si parla di portarla al 33%. 1/3 dei propri guadagni, sulla parte eccedente i 100.000 euro. Onestamente mi sembra ragionevole. ( Se non basta una tassazione del genere, è lo Stato che deve costare meno, non le tasse, divenire un bancomat per lo Stato)
Pagare in Banca sotto casa, è una comodità a costi zero, la Banca non incide sulla cifra da noi pagata, la burocrazia esiste nel momento in cui, dichiarazioni complesse, evasione alta, implicano, nel solo settore fiscale, difficili e complesse azioni investigative.
Faccio un esempio, se invece di tassare la gente, noi tutti dovessimo pagare ogni cosa acquistata, soggetta ad una aliquota IVA doppia, diciamo del 40%, tutti pagheremmo in funzione di ciò che ci possono permettere e semplificando al massimo la procedura di prelievo fiscale, attivandola direttamente al consumo. (proposta provocatoria ma di effetto)
 

ada1

Nuovo Iscritto
E' appunto perché ci sono molte implicazioni che ci sfuggono a noi profani che ritenevo che un primo approccio indispensabile fosse quello che mi sembrava aver capito volesse fare Tremonti e cioé mettere sul tavolo assolutamente tutte le disposizioni (tipi di imposte nazionali +regionali + locali, detrazioni, incentivi, nicchie fiscali varie ecc.) affinché si possa infine rispondere alle fatidiche domande : chi, perché,cosa, come, quando, e dove ; e non c'è dubbio che uno sfoltimento di questa selva di disposizioni sarebbe già un primo passo verso la semplificazione e la trasparenza del sistema fiscale. E soltanto dopo questo sfoltimento che permetterà di diramare l'albero -operazione che ci permetterà anche di capire dove vanno i nostri soldi e come sono utilizzati o sperperati- che si potrà parlare di riduzione di scaglioni o modulazioni di percentuali o tassazione sul valore marginale od altro : tutto potrà essere discusso e anche accettato se c'è chiarezza su cio' di cui si parla
Questo, naturalmente, si si vuole veramente fare opera di trasparenza.

Per quanto riguarda il fisco italiano, ho trovato questo sito che mi è parso interessante per non specialisti (quale sono io) a cui interessano le grandi linee per capire meglio quanto proposto/o in vigore e che parla anche delle aliquote fisse (quelle che si vorrebbero fare) e progressive (quelle attuali) : Deiricchi - Influenza del sistema fiscale sulla distribuzione della ricchezza

Un primo passo verso la semplifiicazione e una migliore comunicazione con il cittadino sembra essere una notizia letta l'altro ieri sul Messaggero riguardo all'Agenzia delle Entrate che metteva adesso a disposizione dei cittadini il suo nuovo sito : http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=124331&sez=HOME_NOSTRISOLDI

Ho letto anche che in Italia ci sarebbero circa 120 000 (!) norme fiscali : come puo' il povero, comune contribuente ritrovarsi in questa selva di leggi ? E soprattutto : sono esse tutte veramente utili od
attuali ?

Credo che il ministro Calderoli dovrebbe darsi da fare per semplificare e riassumere il riassumibile ancora di attualità... e per fare poi un altro grande falo'.

Aggiunto dopo 20 minuti :

Per quanto riguarda l'IVA non basta soltanto proporre ma anche ottenere che la Commissione Europea sia d'accordo, poiché, come tutti dovrebbero sapere, l'IVA è una imposta anche comunitaria (direttiva CEE del 1977 e ultima direttiva http:// 2006/112/CE del 2007 che tiene conto di tutto cio' che è stato modificato nel corso degli anni.
Gli Stati sono liberi di stabilire le percentuali che desidera sui prodotti/servizi che desidera entro i limiti stabiliti dall'UE perché lo scopo principale dell'IVA è di fare in modo che non ci siano distorsioni di concorrenza sul libero mercato UE.
Inoltre un abbassamento dell'IVA sarebbe una fonte importante di non entrate per l'UE (che ne ricava circa il 14% delle sue entrate) e per gli Stati, la cui percentuale di entrate varia da paese in paese secondo il tipo di tassazione scelto.
Qui, tutto sull'IVA, con anche le percentuali per paese Imposta sul valore aggiunto - Wikipedia
o anche qui : Europa - Search - Results o anche qui (per fare una petizione all'UE) Petizioni a meno che non si voglia contattare direttamente il proprio deputato al parlamento europeo I vostri deputati : Per nome

Tutto cio' per dire che gli Stati membri possono sempre proporre ma sono vincolati da quanto da essi deciso unanimamente in merito e sottoposto poi alla vigilanza della Commissione che puo' sempre deferire gli Stati alla Corte europea di giustizia per infrazione alle norme comunitarie.
 

Francesco Pigat

Nuovo Iscritto
Adriano la tua esposizione dovrebbe essere portata in consiglio dei ministri e votata subito.
Ci rendiamo conto di quanta evasione potrebbe essere recuperata se tutti i privati,fossero messi nelle condizioni di detrarre almeno il 50% dell'IVA,anche perchè in questo modo il rimanente 50% andrebbe allo stato.
Tante volte mi domando cosa fanno durante il giorno i burocrati del ministero delle finanze.
Saluti Francesco
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto