Michela805

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti.
L'anno scorso è venuto a mancare mio padre. Possedeva, cointestato con mia madre, un appartamento di edilizia popolare riscattato ed un conto corrente.
Ho 3 fratelli di cui due sposati con prole e uno disabile interdetto il cui tutore è ora mia madre.
Mio padre non ha lasciato testamento, almeno non che noi sappiamo. La volontà mia e dei miei fratelli è di lasciare tutto a mia madre. Come possiamo fare per evitare di ereditare la casa? La successione legittima ci assegnerebbe ovviamente una quota, che nessuno di noi vuole.
Personalmente ho anche altri problemi, che mi rendono sconveniente ereditare la porzione di casa. Io potrei fare la rinuncia all'eredità ma comunque questo non risolverebbe il problema ai miei fratelli, i quali in presenza di figli minori non possono farla.
Grazie a tutti per i consigli.
 
O

Ollj

Ospite
Salvo non si sia realizzato quanto indicato nell'art.485 CC (nel qual caso lei e i suoi fratelli sareste già eredi a tutti gli effetti), unica strada praticabile è la riuncia della propria quota; per i fratelli con figli minori, alla rinuncia del genitore dovrà seguire la "rinuncia del minore" (il genitore deve chiedere l’autorizzazione per la rinuncia all’eredità del minore al Giudice Tutelare del luogo di residenza del minore); non è detto che verrà concessa (temo anzi proprio il contrario)
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Tu potresti fare la rinuncia. La tua quota verrebbe suddivisa fra i tuoi fratelli e mamma. Poi lasciate le cose come stanno visto che comunque mamma ha il diritto di abitazione.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
A meno che non rinunciate anche allora e l'unico erede resterà tuo fratello interdetto e uno di voi fratelli verrà nominato tutore in sostituzione di vostra madre.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Salvo non si sia realizzato quanto indicato nell'art.485 CC (nel qual caso lei e i suoi fratelli sareste già eredi a tutti gli effetti), unica strada praticabile è la riuncia della propria quota; per i fratelli con figli minori, alla rinuncia del genitore dovrà seguire la "rinuncia del minore" (il genitore deve chiedere l’autorizzazione per la rinuncia all’eredità del minore al Giudice Tutelare del luogo di residenza del minore); non è detto che verrà concessa (temo anzi proprio il contrario)
Cosa succede se:
I quattro fratelli rinunciano all'eredità e si astengono dal farlo per i minori???(Quando mori mio padre...quattro figli +la moglie/madre rinunciammo all'eredità nella cancelleria della pretura di Cava d.Tirreni e senza spendere una lira...io con un altro fratello eravamo padri di cinque creature e nulla facemmo nella direzione indicata per i minori.Eravamo nel 1969 ed il codice civile era già in vigore...)
Cosa fa il cancelliere? Segnala la cosa al tribunale o si fa i Kaiser "sua" ...Visto fra l'altro che, come lei asserisce, il tribunale neanche concederebbe..Evviva, Evviva!
Tutto collima. " Se è così"... il mio consiglio è di imitare quiproquo del 1969 (ahimè...) escludendo la signora madre diventata erede responsabile di fatto...Quando anche la madre volerà al cielo se ne riparlerà...Magari i minori saranno diventati maggiori e sarà più facile addivenire ad un nuovo accordo.
Ringrazio Ollj per la consulenza. qpq.
 

Michela805

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Intanto grazie a tutti per le risposte.
Volevo chiedervi un'altra cosa. Ho chiesto ad un notaio per la pubblicazione di un eventuale testamento e mi ha detto che vuole € 1200 per la sola pubblicazione, più € 400 per la rinuncia all'azione di riduzione (facoltativa, diceva, utile per "blindare" il testamento in caso di legittimi esclusi) ed altri € 400 per l'accettazione. Mi sono sembrati un'enormità. Non sono andata da altri notai a chiedere perché non penso che si possano trovare grandi differenze, voi che ne dite? Grazie.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Intanto grazie a tutti per le risposte.
Volevo chiedervi un'altra cosa. Ho chiesto ad un notaio per la pubblicazione di un eventuale testamento e mi ha detto che vuole € 1200 per la sola pubblicazione, più € 400 per la rinuncia all'azione di riduzione (facoltativa, diceva, utile per "blindare" il testamento in caso di legittimi esclusi) ed altri € 400 per l'accettazione. Mi sono sembrati un'enormità. Non sono andata da altri notai a chiedere perché non penso che si possano trovare grandi differenze, voi che ne dite? Grazie.
Tanto per cominciare al posto del "pubblico" opta per il "segreto" che costa solo 250 euro. Per il resto non capisco la riduzione da chi e contro chi e chi sarebbe l'accettante e di che...E in che tempi...i dettagli sono importanti per bene incorniciare il topic e per la migliore comprensibilità da parte di tanti come
quiproquo.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Forse mi è sfuggito qualcosa o non ho letto bene tutti i post. Ma se tu che come hai detto, sei l' unico che può rinunciare all' eredità in quanto non hai figli, lo stesso non possono farlo i tuoi fratelli perché alla loro rinuncia subentrerebbero, per rappresentazione, i loro figli. Allora, meglio che solo tu faccia la rinuncia. Quando toccherà (il più tardi possibile) a mamma andarsene, farai una nuova rinuncia per la tua quota di eredità ed insieme ai tuoi frarelli fratelli penserete poi a come tutelare al meglio il vostro fratello meno fortunato.
 

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