Hug

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve. Nel nostro condominio c'è il riscaldamento centralizzato, da qualche anno dotato di contabilizzazione. Quest'anno è stata redatta da un tecnico la cosiddetta tabella dei nuovi millesimi, prima si usava la tabella dei millesimi e si fissava una percentuale (il 10%) per il consumo forfettario. Il manutentore, che presentò il tecnico che poi ha redatto la tabella, scrisse tempo fa che la stessa deve essere ricalcolata ogni anno. Ma è vero?
Grazie.
 

Andrea Occhiodoro

Membro Attivo
Professionista
La tabella viene redatta da un tecnico in base al fabbisogno energetico dell'edificio nel suo complesso e delle singole unità immobiliari. Se non vi sono variazioni in merito alle dispersioni termiche la tabella dovrebbe rimanere valida. In teoria invece se anche in un solo appartamento venissero sostituiti gli infissi riducendo in modo apprezzabile le dispersioni verso l'esterno si andrebbe a modificare il fabbisogno energetico con il conseguente ricalcolo delle tabelle. Non credo però che nella pratica questo avverrà frequentemente.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Concordo con @Andrea Occhiodoro ..ma l'influenza della sostituzione degli infissi su una sola unità sarà limitata proporzionalmente alla grandezza dell'edificio e complessivamente modesta e del tipo di impianto di misurazione.
Se migliora la dispersione di una unità questà dovrebbe automaticamente rilevare una riduzione sui consumi personali mentre resterà costante le quota "involontaria" comune.

Quanto al ricalcolo "annuale"...non mi risulta sia una obbligo di Legge...ma sarebbe corretto verificare per qualche esercizio la "bontà" del calcolo fatto...specie nei Condomini "variabili" (es. quelli non ad esclusivo uso residente o quelli appena creati o in corso di completamento).
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Come si può verificare in concreto? Grazie.
In linea teorica anche le dispersioni sono funzione del fabbisogno effettivo totale, quindi se nei vari anni si riscontrassero forti variazioni (seconde case abitate saltuariamente ed in modo discontinuo) anche la quota fissa (meglio , dispersa) inciderebbe in modo variabile. E' il limite dell'attuale normativa, che mi sembra sia appunto in corso di revisione.

E' il limite del tentativo di regolamentare legislativamente la contabilizzazione con metodi indiretti.

Come ricordava occhiodoro, dubito che i condomini si imbarchino in ripetuti interventi di ricalcolo, che finora sono spesso fatti "sulla carta"
 

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