andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Salve a tutti,
la ditta che ha effettuato i lavori di rifacimento completo del balcone e parziale del sottobalcone, compresi nel capitolato, mi ha inviato una bozza di fattura non numerata con l'IVA al 22% e non al 10% come immaginavo.

Nel preventivo dei lavori era indicata la cifra pattuita "+ IVA di legge", tutti i materiali (mattonelle, guaine e quanto necessario) sono stati acquistati dalla ditta.

Prima di contattarla e discutere, chiedo a voi:

1) Per quale motivazione mi vuole fatturare al 22%? Forse perché la ditta acquista al 22%?

2) Quale figura professionale può dirmi esattamente se l'applicazione dell'IVA al 22% è corretta? Il commercialista?

3) Se emerge che l'IVA da applicare è del 10% e la ditta non intende modificarla, che cosa posso fare?

Grazie a chi mi risponderà!

Andrea
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
L’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 10% nel regime edilizio non è automatica.
È necessario che il committente presenti all’impresa che effettua i lavori di recupero del patrimonio edilizio, una specifica richiesta scritta, nella quale il committente dichiara, sotto la sua personale responsabilità, che l’intervento edilizio rientra nelle previsioni di legge.
 
Ultima modifica:

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
L’applicazione dell’aliquota IVA agevolata al 10% nel regime edilizio non è automatica.
Per poterla applicare è necessario che il committente presenti all’impresa che effettua i lavori di recupero del patrimonio edilizio, una specifica dichiarazione, con la quale il committente dichiara, sotto la sua personale responsabilità, che l’intervento edilizio rientra nelle previsioni di legge.
Grazie Nemesi,
essendo un proforma, secondo te sono ancora in tempo per l'autocertificazione?
Vi sono 2 moduli, manutenzione e ristrutturazione, la mia è chiaramente una ristrutturazione, vero?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Articolo 3, comma 6-bis della Legge di Bilancio 2018 che fa riferimento a Legge 488/1999 e al DM 29 dicembre 1999.
- IVA agevolata al 10% per manutenzione ordinaria e straordinaria
L’Agenzia delle Entrate, nella Guida sulle agevolazioni fiscali nelle ristrutturazioni edilizie, fornisce il seguente esempio di funzionamento del meccanismo. Costo totale dell’intervento 10.000 euro: 4.000 euro è il costo per la prestazione lavorativa (manodopera); 6.000 euro è il costo dei beni significativi (per esempio, rubinetteria e sanitari). L’IVA al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi: 10.000 - 6.000 = 4.000. Sul valore residuo degli stessi beni (pari a 2.000 euro) l’IVA si applica nella misura ordinaria del 22%.
- IVA agevolata al 10% per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione
Per quanto riguarda, invece, i lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, si applica l’aliquota IVA del 10% alle forniture dei cosiddetti beni finiti, vale a dire quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (per esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera). Sono invece escluse le materie prime e semilavorate (n. 127-terdecies, della tabella A, parte III, del DPR 633/1972). L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
Articolo 3, comma 6-bis della Legge di Bilancio 2018 che fa riferimento a Legge 488/1999 e al DM 29 dicembre 1999.
- IVA agevolata al 10% per manutenzione ordinaria e straordinaria
L’Agenzia delle Entrate, nella Guida sulle agevolazioni fiscali nelle ristrutturazioni edilizie, fornisce il seguente esempio di funzionamento del meccanismo. Costo totale dell’intervento 10.000 euro: 4.000 euro è il costo per la prestazione lavorativa (manodopera); 6.000 euro è il costo dei beni significativi (per esempio, rubinetteria e sanitari). L’IVA al 10% si applica sulla differenza tra l’importo complessivo dell’intervento e il costo dei beni significativi: 10.000 - 6.000 = 4.000. Sul valore residuo degli stessi beni (pari a 2.000 euro) l’IVA si applica nella misura ordinaria del 22%.
- IVA agevolata al 10% per restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione
Per quanto riguarda, invece, i lavori di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione, si applica l’aliquota IVA del 10% alle forniture dei cosiddetti beni finiti, vale a dire quei beni che, benché incorporati nella costruzione, conservano la propria individualità (per esempio, porte, infissi esterni, sanitari, caldaie, eccetera). Sono invece escluse le materie prime e semilavorate (n. 127-terdecies, della tabella A, parte III, del DPR 633/1972). L’agevolazione spetta sia quando l’acquisto è fatto direttamente dal committente dei lavori sia quando ad acquistare i beni è la ditta o il prestatore d’opera che li esegue.

Nel mio caso specifico ho difficoltà ad inquadrare in quanto trattasi di rifacimento completo del balcone.
Dovrei chiedere di inserire in fattura il costo del materiale al 22% (mattonelle, guaine e quanto necessario) e il lavoro al 10%?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie Nemesi,
essendo un proforma, secondo te sono ancora in tempo per l'autocertificazione?
Vi sono 2 moduli, manutenzione e ristrutturazione, la mia è chiaramente una ristrutturazione, vero?
Anche avessero emesso fattura "definitiva" esiste sempre la possibilità di annullata con una Nota di Accredito e dismissione di Fattura con aliquota corretta.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Dovrei chiedere di inserire in fattura il costo del materiale al 22% (mattonelle, guaine e quanto necessario) e il lavoro al 10%?

I materiali che descrivi non sono "beni significativi" quindi in teoria avresti la possibilità del 10% sull'intero imponibile...ma ho usato il "condizionale" perché bisogna verificare si l'intervento sia "agevolabile".
 

andfan

Membro Attivo
Proprietario Casa
verificare si l'intervento sia "agevolabile".
In che modo posso verificare "l'agevolabilità" dell'intervento?
Si tratta di un rifacimento completo (massetti, guaina, piastrelle) del balcone ed interventi nel sottobalcone a causa interventi su alcuni ferri scoperti.
L'intervento faceva parte di un capitolato.
 

Biz Consulting

Membro Attivo
Professionista
In che modo posso verificare "l'agevolabilità" dell'intervento?
Si tratta di un rifacimento completo (massetti, guaina, piastrelle) del balcone ed interventi nel sottobalcone a causa interventi su alcuni ferri scoperti.
L'intervento faceva parte di un capitolato.
Da come hai descritto gli interventi si tratta di una manutenzione ordinaria, poichè si configura come un mantenimento in efficienza/riparazione senza innovazioni e modifiche strutturali.
Per cui, se si tratta di una casa indipendente, non hai diritto al Bonus Ristrutturazioni, ma potresti fruire del Bonus Facciate (se l'immobile è situato nelle zone urbanistiche A o B e rispetta tutti gli altri requisiti previsti da questo incentivo).

In merito all'IVA, hai diritto a quella del 10% previa presentazione di esplicita richiesta scritta al fornitore il quale, in caso contrario, dovrà applicare IVA 22%.
Se non gliela hai consegnata e la fattura è già stata emessa, come ha detto @Dimaraz , potresti chiedere di farti fare una nota d'accredito per annullarla, con successiva emissione di nuova fattura con aliquota IVA agevolata.
Ovvio che questo passo dipende dalla volontà del fornitore, dato che no si tratta di un suo errore.
Confermo anche che, non essendoci beni significativi tra le forniture, hai diritto all'IVA 10% su tutta la fornitura.
 

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