ciaps

Membro Attivo
Salve a tutti sto ristrutturando un immobile i lavori finalmente vicini alla conclusione ma in tutto il periodo ho rilevato negligenze ed errori da parte del direttore lavori. La sistemazione dell'ultimo errore mi costa circa 5000 euro. Alle mie rimostranze il professionista mi ha minacciato di esonerarsi dall'incarico. Che cosa comporta? Il professionista è tenuto a motivare le dimisisoni ? quali documentazioni è tenuto a rilasciarmi?Penso che sulla quantificazione del dovuto nasceranno delle ulteriori motivi di dissenso visto che non ho intenzione di pagare gli errori che ha commesso e intendo trattenermi dal suo onorario quanto speso per il ripristino (almeno gli ultimi 5000 euro buttati) , posso comunque affidare immediatamente l'incarico ad un altro professionista e proseguire la ristrutturazione?
 

Certificatore

Membro Attivo
Professionista
Ciao, bisogna vedere se gli errori sono imputabili direttamente al DL, in ogni caso, se lui rinuncia, allora perde tutto il resto della parcella trattenendo sino ad oggi ciò che ha operato; se lo sollevi dall'incarico, per scelte motivate, sicuramente incrrerà da un legale ... e lì si vedrà, se invece non sono motivate, dovrai riconoscere il 30% in più della parcella.
A mio parere, farei recedere lui dal contratto e mi liquiderei il tipo, e li duscuterei gli errori; e se non gli sta bene, allora intima (tu) che vai dal legale e se poco furbo, allora accorderà... e qui ti sarai reso conto che la sua professione "sono i soldi".
Purtroppo, siamo pieni di professionisti che si improvvisano tali, solo per la questione soldi, ma senza alcuna esperienza per capire ciò che fanno... eppure questi lavorano sempre, e quelli che veramente sono seri, stentano a portare avanti la professione...
 

ciaps

Membro Attivo
grazie della risposta. A mio modo di vedere ci sono errori plateali e la scorsa settimana nell'ennesima discussione glieli ho imputati. L'effetto è stato che il giorno dopo mi ha annunciato la sua volontà di recedere dall'incarico. La mia preoccupazione che potesse bloccarmi il cantiere fino alla soluzione della diatriba anche attraverso le vie legali.
Credo che l'avvocato sarà necessario ma vedremo.
Un ultima domanda: per recedere dall'incarico mi deve scrivere ufficialmente? email? raccomandata?
 

Certificatore

Membro Attivo
Professionista
Un ultima domanda: per recedere dall'incarico mi deve scrivere ufficialmente? email? raccomandata?
Sicuramente ti deve fare un atto di recesso dell'incarico motivato e darti copia, e tu prima di accettarla devi guardare attentamente le motivazioni, altrimenti le contesti ...
Una volta che hai la rinuncia in mano, allora il tuo nuovo professionista potrà prendere ufficialmente incarico.
Scusa dovevo dirlo prima, ma è sfuggito.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La direzione dei lavori differisce dall'assistenza ai lavori. La prima è relativa al controllo saltuario dello sviluppo dell'opera e laddove dovessero essere riscontrate irregolarità, lavorazioni non a regola d'arte o, ancor poggio, in spregio dal progetto e dagli allegati contrattuali dell'impresa, deve emettere un ordine di servizio per far rimediare alle carenze riscontrate. La seconda prevede la continua visita del cantiere per seguire con assiduità tutte le lavorazioni. Come si intuisce, questa prestazione deve essere retribuita in base al tempo trascorso in cantiere e non solo.
Se viene meno il rapporto fiduciario fra il committente ed il tecnico, quest'ultimo può revocare dall'incarico e può chiedere il pagamento delle prestazioni fornite, che essendo parziali possono essere incrementate del 25% per incarico parziale. Fatta salva l'eventuale sua responsabilità nell'esecuzione irregolare dei lavori. Infine, il nuovo direttore dei lavori non può subentrare se il precedente non ha comunicato la sua revoca all'ufficio tecnico comunale ed al committente.
 

CAFElab

Membro Attivo
Professionista
Vorrei solo puntualizzare rispetto a quanto detto da @Gianco che la Direzione Lavori consiste nell'alto controllo di come le imprese realizzano il progetto approvato che deve essere
  1. in conformità con la legge
  2. in conformità con i desideri della committenza
in quest'ordine

L'incarico del DL è di controllare e in caso riferire al committente, è negligente se si accorge di una difformità e non fa nulla ma è l'impresa che si è presa l'incarico di fare i lavori secondo i disegni.

Se l'impresa non è capace di fare il lavoro puoi emettere tutti gli ordini di servizio del mondo ma se gli artigiani non sono capaci o non lavorano con la dovuta cura il DL non ha colpa, purtroppo ai giorni nostri l'utilizzo di mezzi punitivi non è contemplato nei piani di sicurezza e coordinamento :D
 

ciaps

Membro Attivo
Si ma se la DL effettua ordini non contemplati dal capitolato , impone variazioni al progetto (per esempio la riduzione della porta di ingresso ) senza preventivamente informare la committenza e l'impresa costruttrice? Non stiamo parlando di alto controllo ma di qualcosa di diverso ...(o sbaglio?)
il 25% in più credo valga solo nel caso in cui sono io che lo mando via non nel caso in cui sia lui che recede dall'incarico
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il tariffario professionale prevede che se una prestazione è parziale, non indica da chi dipende o perché lo diventa, deve essere incrementato del 25%.
Ciaps, certamente le disposizioni date dalla D.L., in contrasto con il progetto e tanto meno, non concordate con il committente, dimostrano poca serietà del professionista, so non disonestà se le scelte sono a vantaggio dell'impresa a danno del proprietario. A questo punto è difficile che riesca ad ottenere il riconoscimento della prestazione dall'ordine professionale e dovrà pagare i danni arrecati.
 

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