lcapelli53

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Recentemente mi sono avvalso della possibilità di rivalutare il valore di un terreno edificabile che dovevo permutare e, fortunatamente, questa procedura mi ha evitato una ben più onerosa tassazione della plusvalenza che sarebbe inevitabilmente scaturita dall'atto di permuta.
Mia sorella, che possiede un terreno agricolo acquisito molti anni fa ad un valore nettamente inferiore a quelli di mercato corrente, si chiede se possa essere "conveniente" operare una rivalutazione entro il 30/6/2012 pur in assenza (per il momento) di ipotesi di vendita dello stesso.
Personalmente non so sciogliere il dubbio: da un lato vedo il "rischio" di pagare oggi il 4% per una rivalutazione che potrebbe rivelarsi inutile (la cosa più probabile ad oggi è che il terreno venga passato ai figli, con donazione o successione...); dall'altra non si può escludere a priori che fra qualche anno possa nascere una opportunità di vendita e, se non venisse rinnovata anche in futuro questa rivalutazione agevolata, l'onere fiscale sulla plusvalenza sarebbe prevedibilmente molto più pesante.
Cosa ne dicono gli esperti del Forum?
Ci stiamo complicando la vita per nulla o vale comunque la pena di "aggiornare" almeno in parte il valore di cartico del terreno di cui sopra?
Ringrazio sentitamente fin d'ora per i contributi che vorrete darci! :applauso:
 

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