PepeNica
Membro Attivo
Buongiorno,
in montagna (a 1400 mt s.l.m.) abbiamo un piccolo appartamento in un condominio di circa 16 appartamenti.
L'anno scorso, dopo delibera condominiale, e' stata sostituita la caldaia del riscaldamento centralizzato (la caldaia vecchia poverina aveva lavorato egregiamente per 30 anni !!!!) dopo opportuna delibera condominiale. A distanza di 1 anno, precisamente pochi giorni fa, a causa del freddo eccessivo, sono scoppiati i tubi del riscaldamento centralizzato (i tubi del riscaldamento nelle parti comuni, ed anche i tubi in alcuni appartamenti, nonche' alcuni elementi dei caloriferi in vari appartamenti).... insomma ... un disastro... La caldaia, prima che ce ne accorgessimo e provvedessimo a chiudere tutto... ha pompato acqua nell'impianto per almeno tre giorni ... potete immaginare il pasticcio.... Attualmente nel condominio non si puo' alloggiare, non si puo' aprire ne' acqua (meglio non farlo), ne' accendere la luce !!!! Rischio corto circuito !!!!
La mia domanda e' la seguente:
e' evidente (almeno per me che sono un profano ma ... con un po' di vita vissuta) che tale pasticcio sia dovuto al mancato inserimento del liquido antigelo (da parte della ditta che ha sostituito la caldaia). O almeno il liquido antigelo e' stato inserito ma NON in quantita' sufficienti per sopportare le temperature che normalmente si raggiungono a 1400 metri di altitudine. Ma ora, che si fa ? Chi e' responsabile di tutto cio' ? E' possibile per noi poveri condomini, citare in giudizio la Ditta che ci ha sostituito la caldaia ? (.... ovviamente dopo opportuna perizia che dimostra la mancanza/scarsita' del liquido antigelo nell'impianto ....?)
Quale e' il ruolo dell'amministratore in queste circostanze ? (... insomma cosa dovrebbe fare lui e cosa dovremmo fare noi ...?)
Grazie dei consigli
Roby & Enrica
(due condomini ... sigh ... )
in montagna (a 1400 mt s.l.m.) abbiamo un piccolo appartamento in un condominio di circa 16 appartamenti.
L'anno scorso, dopo delibera condominiale, e' stata sostituita la caldaia del riscaldamento centralizzato (la caldaia vecchia poverina aveva lavorato egregiamente per 30 anni !!!!) dopo opportuna delibera condominiale. A distanza di 1 anno, precisamente pochi giorni fa, a causa del freddo eccessivo, sono scoppiati i tubi del riscaldamento centralizzato (i tubi del riscaldamento nelle parti comuni, ed anche i tubi in alcuni appartamenti, nonche' alcuni elementi dei caloriferi in vari appartamenti).... insomma ... un disastro... La caldaia, prima che ce ne accorgessimo e provvedessimo a chiudere tutto... ha pompato acqua nell'impianto per almeno tre giorni ... potete immaginare il pasticcio.... Attualmente nel condominio non si puo' alloggiare, non si puo' aprire ne' acqua (meglio non farlo), ne' accendere la luce !!!! Rischio corto circuito !!!!
La mia domanda e' la seguente:
e' evidente (almeno per me che sono un profano ma ... con un po' di vita vissuta) che tale pasticcio sia dovuto al mancato inserimento del liquido antigelo (da parte della ditta che ha sostituito la caldaia). O almeno il liquido antigelo e' stato inserito ma NON in quantita' sufficienti per sopportare le temperature che normalmente si raggiungono a 1400 metri di altitudine. Ma ora, che si fa ? Chi e' responsabile di tutto cio' ? E' possibile per noi poveri condomini, citare in giudizio la Ditta che ci ha sostituito la caldaia ? (.... ovviamente dopo opportuna perizia che dimostra la mancanza/scarsita' del liquido antigelo nell'impianto ....?)
Quale e' il ruolo dell'amministratore in queste circostanze ? (... insomma cosa dovrebbe fare lui e cosa dovremmo fare noi ...?)
Grazie dei consigli
Roby & Enrica
(due condomini ... sigh ... )