Elisabetta48

Membro Senior
Salve a tutti. Grana attuale: per lavori condominiali, nel 2021, è stato accettato un certo preventivo e l'amministratrice è stata incaricata di sondare presso la ditta se era disposta ad accordare lo sconto in fattura. Per semplicità vi parlo solo della parte "bonus facciate", allora al 90% (c'è pure la storia equivalente per lavori al 50%). Ammontare dei lavori 21.565,50 €. In teoria 19.408,95 € scontati in fattura, 2.156,55 € a carico dei condomini. I lavori vengono fatti, pensiamo che tutto sia OK ma a marzo, al momento di approvare i bilanci, compare la voce "Interessi per sconto in fattura = 5681,50 €". L'amministratrice ci spiega che è giusto così per gli interessi da pagare alla banca, le commissioni, ecc... Ci diamo degli stupidi perchè non avevamo incalzato prima l'amministratrice per avere notizie certe e ingoiamo.
Ora ci arriva la richiesta di pagare pure l'IVA al 22% su questi interessi. La motivazione: "All’epoca dell’emissione delle fatture la prassi era emettere le fatture per oneri finanziari esenti IVA. Poi la risoluzione n. 243 del 4 maggio 2022 dell’Agenzia delle Entrate ha cambiato le cose e dunque abbiamo emesso nota di debito per IVA sugli oneri finanziari."

A me sembra che la cosa non abbia senso, visto che quella risposta riguarda il compenso di un professionista che vuole concedere lo sconto in fattura ma per l'attualizzazione del credito vuole chiedere di più di quanto gli spetterebbe. Non mi pare che venga toccata la normativa precedente sulla cessione del credito alla ditta.

Ci siamo finalmente fatti mandare le fatture e anche le "pattuizioni" tra ditta e amministratrice e sono veramente perplessa sulla regolarità del tutto.
Le pattuizioni erano: "Le opere ... rientranti nel bonus facciate 90%, hanno un importo, IVA inclusa, di € 21.565,50. Per queste siamo disponibili a praticare uno sconto in fattura di € 13.547,45, mentre € 8.018,05 resteranno a carico del condominio".
Il patto sembrava quindi prevedere la concessione di uno sconto in fattura parziale, senza l'esplicitazione che ci fosse una commissione da pagare. Invece poi, nella fattura dei lavori figurano tutti i 19.408,95 € come scontati e i 2.156,55 € a nosto carico. I restanti 5861,50 € sono in una fattura a parte di "interessi per sconto in fattura" con codice N4 riferito a spese accessorie, interessi sui quali ora ci chiedono il 22% di IVA

Chiedo il vostro aiuto per capire se l'IVA sugli interessi è veramenter dovuta o se semplicemente la ditta, avendo fatto questo mix di numeri tra quanto accordato e quanto fatturato, non voglia, pagando l'IVA, evitare controlli.

Grazie
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non sono un commercialista, ma partendo dal principio che l’IVA è trasparente per il percettore, non vedo come qualcuno intenda lucrare su questo fatto.
Il fatto che in conclusione abbia applicato lo sconto totale rispetto a quanto stabilito in proposta sembrerebbe un “vantaggio” per il committente, non una variazione a svantaggio.
Mi stupisce invece quanto citi: mai visto preventivi e contratti “IVA inclusa”: questo mi fa dubitare della esperienza fiscale del fornitore
 

Elisabetta48

Membro Senior
'Sconto totale' solo di facciata: la parte che restava a carico nostro poi è diventata solo il 10% ma ci sono rimasti sul groppone gli interessi, quindi lo sconto reale è diventato molto basso: in pratica il parziale della proposta. Con la differenza che, se fosse stato davvero uno sconto parziale, avremmo potuto usare il restante credito nell'IRPEF, mentre gli interessi non sono detraibili e ora pure ci dobbiamo pagare l'IVA al 22%.

So che l'IVA è trasparente ma sospetto che, avendo ora fatturato in modo difforme da quanto pattuito, col pagamento dell'IVA sperino di tenere lontani i controlli.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
So che l'IVA è trasparente ma sospetto che, avendo ora fatturato in modo difforme da quanto pattuito, col pagamento dell'IVA sperino di tenere lontani i controlli.
Non capisco cosa intendi.
La difformità rispetto alla pattuizione riguarda solo voi.
I controlli fiscali non riguardano le vostre pattuizioni.

Io invece dedurrei dalla tua descrizione, la conferma di quanto a molti non è chiaro: lo sconto in fattura, come tutti i finanziamenti e rateazioni, ha un costo non sempre palese: purtroppo i fornitori non sono disposti a differenziare. E per chi non avrebbe difficoltà a detrarre normalmente, sono una fregatura: purtroppo nei condominii bisogna andare incontro a chi non ha possibilità, capienza, ecc.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
capire se l'IVA sugli interessi è veramenter dovuta
Esprimo la mia opinione. Pur non essendo commercialista mi occupo di contabilità aziendale, e nel tuo caso rilevo quanto segue.

Se si trattasse di interessi di mora sarebbe una voce non imponibile IVA (Art. 15 DPR 633/1972).
Se invece stiamo parlando di un'operazione di finanziamento, è esente IVA (Art. 10).

A quanto pare l'amministratrice e l'Impresa sposano la tesi dell'Agenzia delle Entrate e applicano l'IVA anche su quella somma:

si ritiene che rientri tra i compensi connessi alla prestazione professionale, e come tale assoggettato a tassazione ai sensi del medesimo articolo 54 del TUIR, anche l'eventuale corrispettivo pattuito con il cliente per "l'attualizzazione del credito ricevuto".

che comunque risulta essere la risposta all'interpello di un contribuente, non una risoluzione.

Secondo me è un'interpretazione molto prudenziale ma sostanzialmente corretta.
Perché chi emette la fattura non è un soggetto che eroga un finanziamento, ma un'Impresa edile che ha svolto i lavori e ha concesso al Condominio lo sconto in fattura addebitando gli oneri connessi.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
So che l'IVA è trasparente ma sospetto che, avendo ora fatturato in modo difforme da quanto pattuito, col pagamento dell'IVA sperino di tenere lontani i controlli.
Non capisco cosa intendi.
La difformità rispetto alla pattuizione riguarda solo voi.
I controlli fiscali non riguardano le vostre pattuizioni.

Io invece dedurrei dalla tua descrizione, la conferma di quanto a molti non è chiaro: lo sconto in fattura, come tutti i finanziamenti e rateazioni, ha un costo non sempre palese: purtroppo i fornitori non sono disposti a differenziare. E per chi non avrebbe difficoltà a detrarre normalmente, sono una fregatura: purtroppo nei condominii bisogna andare incontro a chi non ha possibilità, capienza, ecc.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se si trattasse di interessi di mora sarebbe una voce non imponibile IVA (Art. 15 DPR 633/1972).
Se invece stiamo parlando di un'operazione di finanziamento, è esente IVA (Art. 10).
Il burocratese è sempre fonte di interrogativi. È quall’invece che mi intriga.
Che differenza c’è tra:
-non imponibile IVA (art 15)
-esente IVA (art 10) ?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Le opere ... rientranti nel bonus facciate 90%, hanno un importo, IVA inclusa, di € 21.565,50. Per queste siamo disponibili a praticare uno sconto in fattura di € 13.547,45, mentre € 8.018,05 resteranno a carico del condominio".
c'è qualcosa che non quadra: 13.547,45 sono il 62,82% di 21.565,50 e 8.018,08 sono il 37,18% di 21.565,50.
Il 90% di 21.565,50 è 19.408,95; mentre il 10% di 21.565,50 è 2.156,55.
Ora 8.018,08 - 2.156,55= 5.861,53 questo risultato è simile alla somma richiesta come "interessi per sconto fattura" . Faccio solamente notare che tutti gli importi sono al lordo dell'IVA quindi l'IVA non va calcolata nuovamente.
Poi un'altra osservazione la banca che ha accettato di pagare l'impresa non gli ha pagato l'importo riportato in fattura ma sembra, come quando si portavano in banca le fatture da scontare, che la banca abbia calcolato degli interessi.
Nei 5.861,53 c'è tutta l'IVA dei 19.408,95 infatti il 22% di 19.408,95 sono 4.269,97 e probabilmente gli interessi della banca IVA compresa.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Forse non sono ancora "sveglio" ...ma il resoconto (un po' confuso) mi da l'impressione di una "porcata".


dell’emissione delle fatture la prassi era emettere le fatture per oneri finanziari esenti IVA

Se le fatture sono state già emesse secondo normativa vigente le eventuali modifiche successive di Agenzia delle Entrate non possono essere retroattive.
E mai ho sentito di imponibilità IVA su interessi specificati in fattura.


al momento di approvare i bilanci, compare la voce "Interessi per sconto in fattura = 5681,50 €". L'amministratrice ci spiega che è giusto così per gli interessi da pagare alla banca, le commissioni, ecc..

Solitamente cedti lavori si fanno con Contratto di Appalto nel quale vanno specificate tutte le "clausole" ed evidenziate le varie voci di costo.
Se l:amministratore non ha spiegato ha delle responsabilità.

Ps.
Credevo di aver spedito stamane
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
I controlli fiscali non riguardano le vostre pattuizioni.
E già...non essendo commercialista ...

So che l'IVA è trasparente ma sospetto che, avendo ora fatturato in modo difforme da quanto pattuito, col pagamento dell'IVA sperino di tenere lontani i controlli.

L'IVA sarà anche "trasparente" ma il pagarla non sana un eventuale irregolarità fiscale/normativa.

Agenzia delle Entrate può giustamente "pretendere" che i costi per la gestione amministrativa di accesso al bonus scontrino aliquota IVA ...ma se si conteggiano "interessi" questi sono esenti IVA a prescindere.

La questione comunque è verificare cosa si era stipulato in sede di appalto.
Già avranno calcato la mano sui prezzi (tanto col 90 o col 110 il committente non ci bada)... ora sospetto vogliano rifarsi dei problemini successivi ... che non competono al cliente.
 

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