pavoluccia

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buongiorno,
stiamo comprando casa, io e il mio ragazzo.

Per lui è la prima casa per me invece è seconda casa.
Intestandola al 50+50 io perderei le agevolazioni essendo per me seconda casa, non solo come spese di acquisto/mutuo, ma anche come detrazione delle spese di mutuo, anche se non ho usufruito di mutuo per l'acquisto della mia prima casa.

Ci è stata quindi proposta la soluzione di un'intestazione al 90+10 con una scrittura privata che però attesta che l'intestazione è finalizzata solo al godimento delle agevolazioni fiscali, ma che di fatto la partecipazione all'acquisto della casa e quindi il diritto su di essa è al 50+50.

Vorrei chiedere se la scrittura privata è al valida al 100% legalmente e se quindi mi tutela pienamente nell'acquisto, o se lascia al buon senso il suo valore.

Grazie
Mary
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Ciao,
la soluzione che ti è stata suggerita potrà soddisfarti, ma solo a metà.
L'accordo che voi due andreste a sottoscrivere vi vincolerebbe l'uno nei confronti dell'altra, ma non potrebbe spiegare alcun effetto nei confronti dei terzi.
Qualora il rapporto affettivo dovesse interrompersi (tocca ferro) e decideste di lasciarvi, tu molto probabilmente torneresti nell'appartamento di cui sei già proprietaria mentre il tuo ragazzo rimarrebbe lì, con l'accordo di liquidare la tua quota o di vendere l'immobile per poi dividervi il prezzo spuntato.
Ma qualora il tuo ragazzo decidesse (so che non succederà, si tratta solo di un'ipotesi) di vendere a terzi e di non riconoscerti l'intera somma che in realtà ti spetta, tu non potrai chiedere direttamente al compratore la tua quota e dovrai invece agire nei confronti del tuo ragazzo, facendo valere il carattere meramente fiduciario della intestazione.
Con tutto quel che ne consegue in tema di compensazioni che potrebbero essere opposte a detrarre la tua quota: il mutuo lo pagavo solo io, quando si è trattato di affrontare queste spese condominiali l'ho fatto io come da ricevuta.... e via di seguito.
Per la mia esperienza (e sono sicuro che qualsiasi altro legale non potrà che confermare) le situazioni più complesse sono proprio quelle aventi ad oggetto il dissolvimento delle unioni di fatto con immobili cointestati: si tratta di scelte di vita che in genere vogliono evitare i formalismi e le briglie tipiche di un rapporto matrimoniale, ma che poi in concreto possono far sorgere vincoli (economici) molto più stringenti e difficili da dissolvere.
 

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